Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 16 - 28 febbraio 1897

RIVISTA POPOLARE DI PQLITIOA. LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI 307 RevisidoenlterattadtoiFrancofort~. (La pace per mez.z-odella giustizia). IV. -- Applicazione. 22, - Per essere equa ed efficace, la revisione del trattato di Fr.mcfort deve avere per oggetto: A) Di determinare la sorte delle provincie contestate, conformemente al voto, liberamente dato, della maggioranza degli abitanti ; B) Di assicurare, nella maniera più largamente bel}.evola, i diritti della minoranza, bene regolando le situazioni legittimamente acquistate nel paese sulla fede dei trattati ; C) Di fornire alla Germania un compenso equo, nel caso che questo territorio cessasse di far parte dell' impero ; D) Di mettere fra le provincie legami di una amicizia dnratura. 23. - Sul punto A, : La. popolazione dell'AlsaziaLol'ena dovrà essere consultata nel suo futnro destino, così definito: Francia, Germ2nia, o Indipendenza. Riguardo alle precauzioni destinate ad assicura.re la sincerità del voto ed a. restringere l'agitazione provocata. nel paese (corto periodo preparatorio, voto di domenica, etc.), vedere l'opera l' Alsace-Lorraine devant l'Europe, p. 434 e se.;uenti. (1) Il solo punto, in quest' ordine d'idee, che possa presentare una difficoltà relativa, è la definizione delle c,i.tegorie di abitanti che godettero ùel voto (questione degli emigrati e degl' immigrati) ; ma non v'è perciò ragione di arrestare seriamente dei negoziatori animati da un sincero desiderio di venire ad una tr,msazione, avendo saputo troncare la gl'ande difficoltà da principio. B) Qual:1nque sia la risoluzione imposta dal voto della maggioranza, i membri della minoranza potrebbero restare nel p1,ese consuvando la nazionalità di loro scelta, se 5 uendo il principio l,berale cr.::ato dalla Francia in Sa voi a e a Nizza nel 1860; essi godranno sotto tutti i riguardi del trattamento della nazione più favorita, come i loro figli nati e nascituri ; forse si potrebbe tutto al più per la. terza generazione rimasta nel paese dopo il cambia.mento di regime, considerare l' ipotesi d' una procrastinazione per farsi naturalizzare. Questo dettaglio è d' altra parte conforme alla legge francese : è francese ogni fanciullo _ nato in Francia da genitori stranieri, na.ti essi pure in Francia. Date le circostanze, l'esistenza d' una. simile colonia straniera non presenterebbe nessuno degl' inconvenienti che si sartlbbe tenta.te di attribuirle ( velere su questo punto l'opera citata). CJ Il compenso eventuole da d.irsi alla Germania potrà consistere in un territorio coloniale, o una indennità pecuniaria, o una combinazione di tutte e due queste cose. Esso sa.rà determinato prima del voto degli abitanti, in vista dello due i11otesi che potrebbero dargli luogo, cioè, sia pel caso di ritorno alla (I) 1-'aris. Ollendorff, 18~4 (sotto il pseudonimo Patiens). Francia, sia pel casa. di formazione di uno Sta.to indipendente. D) Qualunque sia la situazione risulta.nte del voto, la Francia e la Germania « disarmeranno » ognuna una parte di territorio lungo la sua nuova frontiera, cioè che invece di accumulare in queste regioni, l'una in faccia all'altra, dei veri eserciti pronti a entrare in linea., esse si limiterebbero a tenervi le forze riconosciute di comune accordo sufficienti pel mantenimento dell'ordine, e tutte le fortezze sarebbero sma.ntellate. Insomma, questi territorii sarebbero resi inoffensivi. (Vedi ancora l'opera succitata, pei particola.ri di questa proposta). D) Dietro queste zone, le due potenze poti·anno conservare lo stato militare che loro converrà, ed è evidente che esse si limiteranno, al principio, a fare retrocedere alla distanza convenuta, le loro formidabili truppe di difesa attuali. Ma è non meno chiaro r,he dopo alcuni anni passati così senza ostacoli, esse ridurranno da sè, progressivamente queste difese riconosciute inutili, e che il disarmo risulterà così logicamente dalla logica dei falli. E) La Francia e la Germania conchiuderanno un'alleanza, o, per usare un'espressione che non possa. inspirare dei timori a nessuno, un trattato di amicizia, di cui tutti gli ai·ticoli saranno pubblicati, e la cui tendenza nettamente pacifica sarà stabÙita secondo le disposizioni seguenti: 1. Conclusione fra loro d' un trattato d'arbitrato permanente; 2. Alleanza economica completa (Zollverein); 3. Alleanza militare difensiva escludente ogni possibilità d'una politica aggressiva riguardo ai terzi. A questo effetto, ciascuna delle due potenze si obbligherà di faccia all'altra a proporre l'arbitrato per ogni litigio che possa sorgere fra essa ed una terza potenza; ed esse si dovranno aiutare se la terza potenza rifiuta. l'arbitrato, o non si sottomette alla sentenza data, o, a più forte ragione, in caso d' aggressione inopinata, ma solamente in questi tre casi. In fine, mantenimento a spese comuni, in Strasburgo, d' una Università-modello franco -alemanna, destinata a. rendere l'Alsazia alla sua missione naturale d'intermediaria e di linea d'unione fra le due grandi civiltà dell'Europa centrale. (I) Mi permetto di attirare l'attenzione su questa clausola, che, come quella delle « zone disarmate • io credo nuova. I trattati di alleanza difensiva conchiusi fino ad oggi han,10 sempre costituito una minaccia contro i terzi, più o meno· felicemente mnscherata: almeno i terzi 1i giudicherebbero sempre così. I loro stipulatori avevano in vista solamente lo stabilire in comune una certa prepondCranza, o il mantiemimcnto d'una situazione acquistata, non il rispetto della giu ... stizia ed il mantenimento della pace nei limiti del possibile, cioè a dire coll'aiuto mutuo in caso di legittima difesa. La forma del contratto che io ho proposto nel mio libro Alsaee-Lorraine devant l'Europa, visibilmente inspirata dalla Triplice alleanza, non sfuggiva a a questo rimprovero. ùa allora. ho immaginato questa clausola che vincola il casus Joecle,•is al rifiuto dell'arbitrato da parte dei terzi. Spero che vi si vedrà una base accettabile per I a stipulazione cl' un trattalo-tipo di alleanza difensiva rra due Stati pacifici.

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