Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 15 - 15 febbraio 1897

296 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI gioni sentimentali - dallo spettacolo delle sofferenze umane, che per sua. fortuna egli non conosce; egli, solitario studiosissimo, vi perverrà a forza di meditare sulla storia e sulla questione sociale. Ma Benedetto Croce non si limita a dare la sua adesione e il suo contributo intellettuale alla r,ropaganda delle nuove idee; ha fatto e sappiamo che farà di più. Da milionario qual'è si è fatto editore prima dei due saggi del Labriola ed ora si propone di far tradurre e pubblicare a sue spese alcuni capolavori delle letteraturà socialista straniera. Dopo il dovuto omaggio all'uomo, che sa fare un uso eccezionalmente buono delle sue ricchezze, veniamo ai lavori, di cui vogliamo dare notizia ai lettori della rivista senza dime separatamente. I nostri lettori ricorderanno che coi numeri 4 e 5 del primo anno della rivista ci siamo occupati con molta benevolenza - non gradita dall'autore perché ci rermettevamo qualche osservazione - del 1 ° Saggio sulla concezione materialistica della Storia del Labriola. A distanza quasi di un anno è venuto il 20 Saggio presentato modestamente come una dilucidazione preliminare. Non esitiamo a dire che l'ultimo scritto non è meno importante di quello consacrato al Manifesto dei'·Comunisti. Vi è una esposizione lucida e serratasenza ostentazione di erudizione, come di chi ha digerito un copiosissimo materiale, se lo è assimilato e se ne espone il prodotto dopo un interiore laYorìo critico. Ed a critica vigorosa sottopone: la cosidetta psicologia sociale nel sens:i esagerato in cui la intende lo Schaffle; le applicazioni del darcinismo alle scienze politiche e sociali, che considera giustamente come un epidemia fraseologica; il concetto della formazione della coscienza sociale etc. etc, Notiamo a questo proposito che il Croce, osserva al L<1briola 51he l'idealità e l'assolutezza della morale, nel senso filosofico della parola, sono un presupposto del Socialismo. Ora a noi sembra che la correzione n~n sia del tutto meritata, perché lo stesso concetto, sebbene esposto in forma alquanto involuta, c' è nelle pagine del Labriola consacrate alla formazione della morale. E mentre siamo a lodare la parte prevalentemente critica del saggio avvertiamo che l'A. per non venir meno alle sue abituali manifestazioni di smisurato org"glio se la prende coi criticaslri volgari, che lo fraintesero - dice lui - sulla esistenza dei precursori di Marx e di Engels nella sistemezione del socialismo scientifico. Pare, p9rò, che non sia stata inutile l'opera dei criticastri, perché lo hanno costretto a dichiar.J.zioni, che se fossero state superflue certamente il Labriola, conciso e sintetico com' è, avrebbe omesse. Questa quistione dei precursori di Marx e di Eogels si connette intimamente con quella dei loro plagiari; e quale un plagiario il Croce tratta il prvf. Loria adoperando una sever;tà che non rag. giunge l'intento, perché ingiusta per quanto sia suffragata da acute considerazioni. Del resto a noi non dispiace del tutto questa mordacità, che quasi sempre si accoppia, alla sincerità delle convinzioni; e conveniamo col Croce che sarebbe desiderabile che il Loria oi dicesse che cosà. sarà il ritorno dell'umanità alla ten·a libera. Ma la domanda allora non si potrebbe rivolgere ad altri, perché ci dicano che cosa sarà. il collettivismo o il comunismo critico ? Il Croce esaminando il materialismo storico consiglia di chiamare la dottrina relativa : concezione realistica della storia per evitare gli equi voci e le erronee interpr_etazioni cui si presta la parola mate· rialismo; e che ci siano gli uni e le altre lo dimostra il Labl'iola che protesta contro coloro i quali tanto a lui, quanto ai sistema.tori della teoria attribuiscono la intenzione di negare ogni valore a ciò che non rappresenta direttamente ed esplicitamente una condizione economica un fatto economico. La dilucidazione, per quanto ristretta dalle successive spiegazioni, era necessaria; i-oichè n:on i soli avversari del socialismo, ad esempio il Tarde e il Ferraris, si ribellano a questo esclusivo dominio del momento economico; ma anche molti eminenti sociacialisti, specialmente francesi - Malon, Rouanet, Jaurès e l'illustre direttore attuale della Revue sottialiste, il Renard, ecc., vogliono tener conto degli altri fattori dell'evoluzione sociale. Perciò opportunamente aggiunge il Labriola che per scrivere la storia non basta mettere in evidenza il momento economico e buttare giù il resto, ceme un non enie: la storia, con Goethe, bisogna intenderla integralmente perché in essa nocciolo ·e scorza fanno uno - con che ci sembra che si risponda a coloro che bizantinemente sep ..rano la forma dalla sostanza; e nella storia banno la loro efficienza lo Stato e gli uomini eminenti. Questa concessione, certo, non giustifica il culto degli e1·oi di Carlyle o il superomismo; ma tiene conto della rea}tà, riconosciuta da secoli. Passiamo sopra all'avversione ingiustificata - e che potremmo dimostrare contraddetta da altre sue pagine - del Labriola alla comoda, espressiva ed accettata dizione: fattori sto1·ici, per segnalare tutte le inte1•essantissime osservazioni sul concetto di progresso e sul modo d'intenderlo e sulla conclusione accettante l'attitudine in tutti gli uomini a pl'ogredire, che elimina i pregiudizi sulla distinzione tra razze superiori e razze inferiori. E fermiamoci in ultimo sulla vaexata quaestio dello avvenire della società. umana. Il nostro A., come tutti coloro che si dicono sostenitori del socialismo scientifico, non scende ad alcun dettaglio sulla futura organizzazione, ma ammette in generale che la forma sociale attuale sarà superata e si avrà allora (( una tal forma di convi• (( venza, che dia luogo allo sviluppo cooperativo ed « integrale di tutte le attitudini, in guisa che il « progresso ulteriore della storia divenga vera ed « effettiva evoluzione; sarà possibile l'umanizzazione « di tutti gli uomini; infine, eliminate nel comunismo « della produzione, le antitesi, che sono ora causa (( ed effetto delle differenziazioni economiche, tutte (( le energie umane acquisterebbero un grado altis- « simo di efficacia ed intensità negli eff.itti coopera· «: tivi e al tempo stesso si svolgerebbero esse con

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==