280 RIVISTA POPOLAREDI POLITICA.LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI dall'esodo doloroso dei nostri contadini verso l' America. L'agricoltura pagò le spese della follìa, dell'ignoranza, delle disonestà dei nostri gove1•nanti e delle nostre classi dil•igenti I Non ci fermiamo sulle conseguenze di altro genere, non meno tristi delle precedenti, che produsse sul nostro paese la lotta doganale e l'ostilità politica e che il Girelli mette in evidenza, e cioè sulle conseguenze finanziarie derivate dal ritiro dei capitali francesi sul mercato italiano; invece affermiamo che mentiscono sfacciatamente coloro che dicono che se tornassimo alle buone relazioni antiche oramai l'Italia nulla avrebbe più da guadagnare e da ripigliare s"ul perduto. Il Giretti prova che anche colla tariffa minima, consentita dal sistema meliniano, l'Italia nei suoi principali prodotti avrebbe molto da ottenere. La menzogna di coloro, che dicono che la Francia non ha più bisogno dei nostri vini, percbè essa basta a sè stessa colla ricostituzione dei vigneti suoi, risulta evidente da questo dato statistico: La Francia nel 1895 importò 6,052,198 ettolitri di • vino, dei quali soli 17,736 ettolitl'i provenivano dall'Italia e .2,91~494 ettolitri dalla Spagna. La Francia comprò in Ispagna per oltre novànta milioni di vino, che in altri tempi avrebbe comprato in Italia l Ma c'è da sperare che si venga ad un accordo utile ai due paesi? Il movimento verso l'acc01•do è forte in Italia - meno nel torpido mezzogiorno che ha maggiore in• teresse ad ottenerlo l Comincia ad esserlo in Francia e oltre che dal tono dei giornali lo rileviamo dal voto delle Camere Sindacali e di Commercio riunite a Congresso in Parigi: « Il Congresso, considerando che l'Italia manifestò « il desiderio evidente di riprendere le relazioni « comme1•ciali colla Fr•ancia, firmando ultimamente < il trattato com'merciale italo-tunisino, esprime il voto « che una convenzione basata sui bisogni di una « giusta reciprocità venga elaborata e realizzata « senza indugio dai due governi ». Noi ci associamo di gran cuore a tale voto e speriamo che i rappresentanti delle due nazioni rinsaviscano e tornino a quei buoni rapporti, che riuscirono pel passato tanto proficui ad entrambi. Notizie Varie. L' oro - Un giornale americano à calcolato la quantità di moneta d'oro che si trova in circolazione nelle diverse con1r.i,de del mondo. Un calcolo difficile a fare, sopratutto perchè la stessa. produzione annua dell'oro è poco nota e diversamente apprezzata. L' Hazells Annual la stima di 495,099,800 lire; l' American Almanack di 508,357,000; il direttore della monetazionè di Washington dà una cifra ancora più alta. Se poi compulsiamo i documenti ufficiali publicati da questi differenti paesi e se accettiamo come esatti i dati della statistica mineraria di Francia arriviamo a una produzione di 166,255 Kg. di un valore di 249,200,000 lire. · La differenza tra queste estimazioni, è, come si vede, considerevole. Tuttavia un fatto importante si dichiara. Malgrado l'aspra ricerca alla quale si danno gli arditi avven• turieri nei punti più lontani e più selvaggi del globo, malgrado le estrazioni sistematicamente prescritte e organizzate dai governi, il rendimento delle miniere aurifere tende a decrescere. I giacimenti cosi ricchi del Perù della Colombia del Chili sono quasi esauriti, allo stesso modo come si esaurirono le miniere antiche della Marna e del Limousin che furono la California dei nostri avi. La Francia può anoora contare sul suo territorio una quarantina di miniere d'oro, ma t~nto povere che la spesa d' estrazione sarebbe maggiore del valore del minerale. . Lo stesso si dica dei giacimenti di Spagna, d'Italia, della Gran Bretagna. Le stesse cause che ànno agito in Europa, agiscono in America del Sud, e l'espressione ricco come il Perù sarà - fra poco - priva di senso. Oggi sono gli Stati Uniti che producono _più di or~. In media i sei Stati del litorale del Pacifico : CJahfornia, Montana, Névada, Orégon, Colorado, Idaho, producono 50,000 Kq. di metallo che vale sul posto 170,851,000 lire. . Viene in seg-uito la Russia che produce 33,000 Kg. di oro per un valore di 115,272,000. Poi in Australia si trovano masse d' oro per una superficie di 10,000 metri quadrati, e le vene di quarzo delle vecchie rocce di Ardesia racchiudono ricchezze incalcolabili. Più si scava nelle vene di quarzo, più l'oro é bello. Nel 1888 l'Australia à dato 27,726 Kg. di oro per un valore di 112,000,000, ma questa produzione è certamente per crescere. Dopo l'Australia la China, le republièhe del Sud d'Africa, la Nuova Zelanda., il Chili, la Colombia, la Guyana, il Canadà, la Ungheria. . . . In tutto si può valutare a un massimo di 25 miliardi di lire il valore dell'oro che si trova in circonlazione nel mondo intero, in moneta, verghe, o oggetti. ~ È assai probabile che malgrado lo sviluppo del commercio e la moltiplicazione degli scambi, questa cifra non sarà mai raddoniata. Una cosa si oppone, che noi abbiamo segnalato avanti ed è l'esaurimento progressivo delle miniere. L'estrazione d'oro segnò il suo culmine nel 1851, e fu di 200,000 Kg. Poi, costantemente, è venuta decrescendo. L'anno passato fu di 150,000 K<J. e tra ventiquattro anni sarà caduta a 100,000 Kq. Invece da quasi trent' anni, la produziomi dell' a1•- gento aumenta e tutto fa prevede~e, che t:a un se-;- colo - se questo movimento contmua '- ~i estrarra una quantità di argento 100 volte maggiore della quantità di oro. _ . Del resto, poco importa la somma d1 moneta che possiede una nazione. La vera ric_chez~a sta nel lavoro, nell'intelligenza, nelle materie p_r1me. , . L'l Spagna insegni. Le tonnellate ?1 oro c~e a u:~- portato da tre secoli dalJe sue_ colo~~e, non 1m~ed1scono eh' essa rimanga la nazione p1u povera d1Europa. Nel fascicolo prossiIUo la "La Rivista,. pubblicherà un articolo di Olindo Guerrini (L. Stecchetti). La Rivista Popolare di politica lettere e scienze sociali, si vende anche a numeri sepa rati al prezzo di Cent. 20, il fascicolo. Per cambiamenti di indirizzi rivolgersi al Sig. G. M0NTALBAN0: Via S. Nicola da Tolentino Num. 45, Roma. Dr. Napo/,eoneColajanni, proprietariod,irettore-responsabile. Roma, Tip. Tiberina, Via de' Gigli d'Oro 16.
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