Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 13 - 15 gennaio 1897

242 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIALI Coloro che conoscono da vicino gli .on. Di Rudinì e l'on. Sonnino, dicono e sostengono che en.. trambi sono due veri galantuomini nella vita privata e che se essi si affidano alla reazione non lo fanno per raggiungere fini personali disonesti; essi si accomoderebbero ben volentieri ad una vita politica all'inglese, ma si sono lanciati nelle braccia della reazione l'uno per mantenersi al potere e l'altro per riafferrarlo, e da supremo duce. Si aggiunge che l'ui1. Di Rudinì memore della nomea di buon minchione affibbiatagli dai nipoti di Macchiavelli nel 1892, quando per eccesso di loyalism andò a farsi battere alla Camera per non iscoprire la Corona - allora e' erano ancora questi scrupoli ! - oggi voglia provare di non esserlo, e per neutralizzare - vano tentativo ! - alte antipatie alimentate dalle antiche sue peoposte di riduzione delle spese militari e dall' attuale sua politica africana e semi-francofila, fa il reazionario a tutta forza. Noi comprendiamo perfettamente l'on. Di l{udinì: non volendo pa,sare nelle file del partito repubblicano e non voÌendo del pari ritirarsi completamente dalla vita pubblica egli non ha altra via da seguire, per rimanere sulla scena, che tramutarsi da conservatore in reazionario, perchè sa che questo è il solo titolo che può se non fare 'cancellare la sua scenata almeno renderlo tollerabile in certi luoghi. L'attitudine dell'attuale Presidente del Consiglio spiega qualla dell'on. Sonnino. Se quest'ultimo si contentasse di tornare al Tesoro, si riprenderebbero certe antiche trattative fra i due e la pace sa,~ebbebella e fatt?; ma l'on. Sonnino vuol'essere lui a .comandare e perciò deve sorpassare l'on. Di Rudinì nelle proposte e nelle promesse reazionarie; perciò da uomo che sa prendere le sue risoluzioni con un coraggio e con una franchezza che l'onorano, vuole che i poteri veri vengano concentrati nelle mani del Re e che il Parlamento - come gli antichi Parlamenti di Francia, - sia ridotto al compito di votare le imposte. È naturale che questa funzione potrebbe anche essere sopp.res;a se i deputati si mostrassero restii alle domande di quattrini del goyerno ; non sarebbe certo l' on. Sonnino, che sentirebbe scrupoli nel ricorrere ai suoi prediletti Decreti-legge. Francamente, alla reazione nuova dell'on. Di Rudini, che si risente delle incertezze, che sono nel temp<:,ramento dell'uomo, preferiamo la reazione vecchia dell'on. Sonnino. La preferiamo perchè più sincera e radicale, la preferiamo perchè non darebbe luogo ad illusioni ed a mistificazioni:oggi il Parlamento e i ministri sono balocchi inutili o como~i strumenti di esecuzione. Non è bene che il diritto si metta all'unisono col fatto? La vecchia reazione, quale risulterebbe dall'edizione riveduta dall'on. Sonnino, se non altro sarebbe educativa perchè eliminerebbe dalla nostra vita pubblica la menzogna e l'ipocrisia. Noi non abbiamo da rimproverare all'on. Sonnino che una sola cosa: il titolo dell'articolo pubblicato nella Nuova An(ologia; lo consigliamo di far dell'articolo una tiratura a parte sostituendo al: Torniamo allo Statuto un: Torniamo alla verità. LA RIVISTA. _ Contrasti economici reg onali Il processo di aggregamento e .di fusione eh' è riuscito alla costituzione dei popoli e delle nazioni, con maggiore o minore unità etnica, linguistica e religiosa, non ha potuto eliminare i contrasti inter1·egionali per diversità d'interessi economici tra le varie parti di un organismo politico sociale. Questi contrasti hanno le loro cause nella storia e nella natura; derivano da diversità di cultura, di istruzione tecnica, di capitalismo etc., hanno una base forte e salda nella configurazione geografica, nelle condizioni telluriche delle diverse regioni. Più che altrove queste cause agiscono in Italia; dove a parte la differenza grande nel grado di coltura, di istruzione tecnica, di sviluppo capitalistico e di sue esplicazioni .nella vita economica abbiamo, secondo il savio giudizio del Senatore Jacini, tutte le varietà di coltivazioni che si possono riscontrare in Europa dall'Estremo Nord alle contrade della Spagna separate dall'Africa dallo stretto di Gibilterra. Gli statisti dalla lunga vista tennero sempre conto di queste diversità regionali, che negate e trascurate prendono la rivincita subdolamente, colla frode, inquinando tutta la Yita pubblica di un paese. Se ne tiene conto colla cosidetta politica sperimentale - eh' è politica di provvedimenti li mitati pel tempo e per lo spazio, - le cui migliori applicazioni si ebbero e si hanno nel colosso americano e nella microscopica Svizzera, nella libera Inghilterra e nella dispotica Russia e che costituiscono l'essenza del regime federale. Chi non guarda in faccia alle realtà crea gravi pericoli al proprio paese e i contrasti terminano talora in conflitti sanguinosi e in guerre civili. La grande guerra di secessione negli Stati Uniti ebbe la sua causa vera in uno di questi contrasti economici; e la quistione doganale e monetaria che ha costituito la piattaforma delle ultime elezioni presidemiali non rappresenta uno di questi contrasti economici regionali, che può dar luogo in un avvenire non remoto ad una seconda guerra di secessione ?

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