Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 13 - 15 gennaio 1897

254 RIVISTA.POPOLA.REDI POLITICA.LETTERE E SCIENZESOCIA.LI Cronaca Politica. 10 Gennaio '97. Parole di pace e preparativi di guerra - La situa::ione in Oriente - L'arrivo dei prigionieri - Il trattato di pace e l' indenni::zo dei sacrifici di Menelik - 'l'umulti - Al Senato - Lo scioglimenlo della Camera di Lavoro e dei Circoli socùilisti di Roma - Il Don Chisciotte e la Tribuna. * Le manifestazioni fatte al l · dell'anno da i capi degli Stati, riconfermano l'interesse generale alla pace. Intanto cresce la febbre degli armamenti, e L'Europa che per prepararsi alla guerra spende 6 mili~rdi di lire ogni anno, sta per accrescere il suo tributo alla Distruzione. Francia e Germania aumenta.no il loro effettivo di pace, formando i quarti battaglioni. Al l · di Aprile '97 si calcola che la Germania. avrà 624 battaglioni e la Francia 729. L'oggetto fondamentale di queata riforma consiste nella. fusione delle truppe attive e di riserva. in modo da. poter subito riempire al bisogno i vuoti nell'esercito di prima linea. La Germania in oltre, che à speso 288.000.000 di marchi pel rinnovamento dell'artiglie1•ia, sta per spenderne altrettanti per rinnovare l'armamento della fanteria. La Francia alla sua volta introduce dei perfezionamenti in tutto ciò che riguarda l' a.rtigliel'ia da campo. In Austria si introducono cannoni a tiro rapido e- le spese per tale riforma nel!' esercito, si calcolano intorno a. 100.000.000 di fiorini. In Inghilterra. il Cancelliere dello Scacchiere, annunzia - in un discorso tenuto il 7 di gennaio a Bristol - che in principio della. prossima sessione parlamentare saranno chiesti « conside1·evoli crediti» per l'armamento delle stazioni navali, in modo che la flotta inglese non abbia. a teme1•e competitrici. L'Italia. aumenta di 7 milioni le spese della marina, riconduce quelle per l'esercito al limite d'onda era. stato necessario discendere, e sperimenta. un cannone a tiro rapido, di assai potenza distruggitrice, studiato da. un nostro ufficia.le. La triste scuola della vecchia Euro1·a. si estende. E Menelik, anche lui, pensa. di organizza.re un esercito all'europea, il quale - secondo il Memoria[ IJiplomatique - consterebbe di 200.000 uomini attivi, 300.000 di riserva. e 30.000 cavalieri galla. Fra. tutti codesti fatti guerreschi (in mezzo a tante parole di pace !) non manca però un intermezzo veramente pacifico, vogliamo dire il trattato anglo-americano che stabilisce un componimento arbitrale per le questioni cho possono insorgere fra i governi di Londra e ·washington. Se non che ..... da quel componimento sono escluse lo questioni che « riguardano l'onore ». Si può dunque dire che l'onore è una cosa talmente delicata, che si deve necessariamente rimetterlo alla forza brutale! * E paro che solo un feroce e lungo conflitto di forze brutali potrà rassettare l'Oriente. Per ora il 1896 :i. lasciato al 97 insoluta e grave la questione d'Oriente. Al Nelidoff, inviato russo al Sultano e pal'tigiano di un' occupazione militare di Costantinopoli, vien comandato da.I governo imperiale « di ottenere riforme in Turchia, ma solo mediante mezzi pacifici » Intanto la situazione della Sublime Porta si aggrava per la condotta dei Giovani Turchi, i quali da riformatori si mutano in ribelli e lanciano un manifesto rivoluzionario. Dicono in esso, fra l'altro: Che il Sultano Hamid sia pazzo è ormai noto a tutU noi. ... li partito dei giovani turchi che finora si è aste• nuto dagli spargimenti di sangue, ha ora deliberato di assumere il titolo di rivoluzionario, e nell'avvenire ado• pererà ·1e armi contro il Sultano e i suoi seguaci. II nostro dovere ora è quello di uccidere, di abbruciare, di abbattere quanto ha relazione col Palazzo e con Yldiz Kiosk. * L' Italia, in questi primi 10 giorni del nuovo a.nno, conta due fatti importanti, e principale il 1·itorno del primo gruppo di prigioniel'i dallo Scioa. Alle ore 20 del l gennaio arl'ivano a Napoli 250 soldati che furono prigionieri di Menelik dal marzo al novembre '96. Con essi è il maggiore Nerazzini che in una busta di cuoio giallo porta in Italia i documenti della pace negoziata con l' Imperatore di Etiopia. * I lettori rammenteranno, che a' 20 di marzo del 1896 il nostro ~overno spedì al generale Baldissera le condizioni della pace, che è utile riprodm·re, per apprezzare al giusto il trattato conchiuso dal 1erazzini ad Adis-Abeb:i, a.' 26 di ottobre '96. Le condizioni erano queste: 1. Il confine tra l'Etiopia e l'Eritrea è separato dal MarebBelesa-Mun?. 2. Restituzione in breve tempo dei prigionieri, e richiamo da Adigrat delle truppe italiane col loro materiJle di guerra. 3. Le parti belligeranti s'impegnano a non oltrepassare i contini stabiliti dall'art. 1. 4. I negozianti avranno libero passaggio. 5. Si conviene l'abrogazione del trattato di Uccialli, purchè l'Imperatore s'impegni a non accettare il protettorato di qualsiasi altra potenza. 6. ILcapo del Tigrè sarà designato dall'Imperatore ed accettato dall'Italia. E il trattato ora conchiuso, nei suoi punti principali è il seguente: Art. 1. - Lo stato di guerra tra l'Italia e l'Etiopia è cessato. Art. 2. - Il trattato conchiuso a Uccialli è defenitivamente annullato. Art. 3. - L'Italia riconosce l'indipendenza assoluta dell'impero Etiopico come Stato sovrano e indipendente. Art. 4. _ Le frontiere definitive saranno stabilite da delegati di fiducia del re d'Italia e dell'Imperatore d'Etiopia, nel tempo di un anno, e fin' allora le due parti si obbligano a non sorpassare il confine provvisorio determinato dal corso dei fiumi Mareb - Belesa - Muna. Art. 5. - Sino a che non saranno stabiliti i contini il governo Italiano s'impegna a non fare qualsiasi cessione di territorio a qualsiasi altra potenza. Nel caso che volesse abbandonare una parte del territorio che occupa ne farà consegna all'Etiopia. Oltre il trattato di pace, c'è una convenzione che riguarda i prigionieri della quale é interessante 1·articolo ::i, che riportiamo:

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