Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 12 - 30 dicembre 1896

238 RIVISTA. POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI Notizie Varie. Le studentesse italiane. - Le donne ricevono in ltalia generalmente l'insegnamento negli asili infantili, nelle scuole elementari, nelle scuole Normali e negli Educatorii o Convitti femminili. Vi sono pure, per le fanciulle speciali scuole professionali di arti e di mestieri. Le donne sono ammes,e agli studi artisLici e m"usicali negli Istituti di Belle Arti. Le donne in Italia sono più specialmente occupate nello insegnamento infantile ed elementare.· Sono pure impiegate come maestre effettive e maestre assistenti nelle classi preparatorie alle scuole Normali, nelle scuole elementari di tirocinio e negli asili d'infanzia annessi alle scuole normali. Possono, avendone i titoli legali essere nominate direttrici e profc:ssori nelle scuole normali stesse. Le donne trovano pure impiego nell'insegnamento che fa seguito a quello delle scuole elementari e che si impartisce in alcuni Educandati femminili; possono infine insegnare negli Istituti a1•tistici e musicali. Le donne in Italia possono essere ammesse a frequentare le scuole di insegnamento seconda1·io classico e tecnico e conseguire le relati ve licenze. Sono pure ammesse a frequentare le Università e g!i altri Istituti superiori ove possono conseguirvi le lauree. Ecco dei dati : Studentesse iscrhte nelle Università ed Istituti superiori nel 1894-95 secondo il diploma di studi secondari col quale furono iscritte: 1.° Con licenza liceale 8L 2.° Con licenza d'istituto tecnico 15 3.° Con altro diploma di studi secondari. 2 Totale 98 Studentesse nelle Università ed altri Istituti superiori nel 1894 e 1895 ripartite secondo le facoltà: Facoltà di scienze . 24 Id. di filosofia e lettere 54 Id. Id. di giurisprudenza . di medicina e chirurgia 4 16 Al Polo Nord. - Dopo l'insuccesso di Andrée e di Strindberg per arrivare al polo nord, si poteva credere che l'idea di un viaggio in pallone verso quelle regioni ancora inesplorate perché fin oggi inaccessibili, sarebbe stata abbandonata. Niente di tutto ciò. Ecco due ingegneri aereonauti, due francesi, Luigi Godard e Edoardo Surcouf, si preparano a costruire un pallone di 10,000 metri cubi che porterà oltre il eh-colo polare sette passeggeri. L'equipag-gio sarà composto (sotto la direzione del Godard e del Surcouf) di due altri aerenoauti, un metereologo chimico, un esploratore dato dalla società geografica, un medico di marina pratico di navigazione circumpolare dato dal ministro della marina. li pallone à 27 metri di diametro ; e questo aereostatico gigantesco sarà gonfiato per mezzo di gas idrogeno. Quale parte avrà il vento in questo progettato viaggio? Godard e Surcouf non dovranno come Andrée e Strindberg, ritorna.re verso il Sud per mancanza di brezze favorevoli? Gli arditi aereonauti dicono: « Supponiamo un vento d'una velocità di 4 metri a secondo; sono 15 Km. l'ora cioè 360 Km. per giorno. 360 Km. moltip'.icati per 60 giorni di cammino, sono 21,600 Km. di percorso ». Ora dallo Spitzberg d'onde si propongono di partire al termine del viaggio: Bbering, non ci sono che 3300 Km. Resta dunque ai viaggiatori del polo un margine più che sufficiente perché possano sin d'ora contare sulla riuscita. I viaggiatori domandano al governo francese un ti-asporto fino allo Spitzberg. Gli snobs. - li letterato Jules Lemaitre parlò intorno agli snobs nella tornata annuale delle cinque accademie all' Istituto di Francia. . La parola snob - disse - è molto usata da qualche tempo; io la p1•ende1•ònel senso lato nel quale piace ai pa1•igini di intenderla. Noi abbiamo avuto successivamente gli snobs del romanzo naturalista e documentario ; quelli della scrittura artista; quelli della psicologia del pessimismo, della poesia simbobolica e mistica; gli snobs di Tolstoi e dell'evangelismo russo; quelli d' lbsen e dell'individualismo norvegiano; quelli di Botticelli, di S. Francesco d'Assisi e dell'estetismo inglese ; gli snobs di Nietzsche, quelli del culto del!' « io »; gli snobs dell'intellettualismo, dell'occultismo, del satanismo, della murica, della pittura, del socialismo, della eleganza, dello sport, dell'aristocrazia ... Lo snobismo è l'alleanza d'una solidità di. spirito quasi commovente, con una ridicola vanità. Lo snob non si avvede che l'essere ciecamente per l'arte e la letteretura dell'avvenire, è una cosa alla portata di tutti gli sciocchi, non s'a vvede che è tanto poco originale il seguire per partito preso ogni novità, quanto l'attaccarsi per partito preso a ogni tradizione ; e che l'una cosa non chiede più sforzo dell'altra, perchè - come disse il Ln Bruyère due - cose contrarie ci si impongono ugualmente : l'abitudine e la novità. · Per questo· contrasto tra la sua banalita e la pretensione dell'originalità, lo snob fa ridere. La sua docilità vanitosa, la sua falsa arditezza di spirito mediocre e vuoto, questo ardore per le novità unicamente perché esse sono delle novità, o perché si crede che lo siano, tutto ciò è molto umano. E per questo, se la parola snobismo è recente, nel senso nel quale noi l'intendiamo, la cosa stessa. è di tutti i tempi. Dopo aver dimostrato che in ogni tempo sono esistiti degli snobs, il Lemaitre aggiunge: Invero, perchè non onorarli? lo credo veramente che alcuni degli avvenimenti più belli della nostra letteratura, per esempio l'epurazione e il raffinamento della lingua nella prima meti del secolo XVII e l'entrare delle scienze naturali e politiche nel dominio letterario del XVIII, e il movimento sentimentale provocato dal Rousseau, e l'evoluzione romàntica seguita dall'evoluzione realistica, seguita poi dalla reazione idealista alla quale noi assistiamo

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