Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 12 - 30 dicembre 1896

KlVISTA. POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI 231 « la corrosione morale esercitata dalla città di con- « tinuo sugli individui, s'aggiunge alla secolare di « ogni sorta di dolori, di miserie, di oppressioni ». (p. 34 e 35). * * * Con questo brano integralmente riprodotto dal libro del Ciraolo si può chiudere lo studio della delin• quenza femminile in Napoli; e si riprodusse perchè esso dimostra che le degenerazioni fi;iche e morali vengono prodotte da causa unica: dal fattore sociale, dall'ambiente: « facile in tal mezzo la colpa d'amore ; « facile l' inJiscrezione delle comari, pronte per un « nonnulla o per interessi minacciati a rivelarsi, rim- « proverandosele, passioni o tresche, ed a perdere « nell'ira, che ne consegue lo ben dell'intelletto » « (p. 36). Che sia misera la napolitana d~lin<]uente si argomenta da ciò che precede; ma la miseria se non è causa diretta dei reati contro le persone non è, però, meno efficace per la degenerazione morale e per la insensibilità che a lungo andare produce. L'usura, generante e generata dalla miseria, però, a me sembra che agisca direttamente nel provocare 1-isse, ferimenti, vendette. L'azione della miseria è più intensa adesso per la crisi economica, che infierisce da tempo a Napoli e da pertutto; e il parassitismo degli uomini aggrava la miseria delle donne. Dove manca il pane, i vestiti, l'ossigeno sufficiente e la pulitezza della casa non è a sperare istruzione e sopratutto educazione; la cui efficacia negata con soverchia facilità da certi positivisti viene affermata reciprocamente da un magistrato illustre, il Procuratore gene1•ale Borgnini, che ne ha studiato sul vivo l'azione. Che razza di educazione riceve la donna del popolo ce lo dice il Ciraolo: « la figlia del popolo « cresce quasi nella strada: se la sua famiglia non « è molto povera, vi ruzza semplicemente, o va a « zonzo. La condizione della donna napolitana, disse « Marcellin Pellet, è particolarmente dolorosa. Essa « non ha la scelta che tra un travaglio superiore « alle forze umane e la prostituzione resa libera e « facilitata dalla legge Crispi ..... Perciò a Napoli « l'individuo di ogni sesso, specialmente se appar- « tiene alle classi interiori, dalla fanciullezza in poi « riceve un' educazione in senso inverso alla normale; « la casa non lo migliora e la strada lo peggiora ; « la folla lo perverte e fa ch'eglè sommuova le pro- « fondità della sua psiche, mantenendovi in vita quei « mali germi che stanno in ogni creatura umana ». (p. 29 e 114). lnsoma: la donna vi è sottoposta ad una educazione al male. La influenza di questi fattori della criminalità è più forte in tutte le grandi città. A Napoli si risente maggiormente perché peggiori vi sono tutte le condizioni sociali e vi mancano o vi sono difettose quelle istituzioni, che altrove correggono l'azione di altre condizioni criminogene. L'addensamento della popolazione vi è spaventevole: in Kapoli ogni abitante non ha che 14 o 15 metri quadrati; a Londra 344.,. Chi non visito mai Napoli non può comprendere che cosa sia la casa per la borghesia povera e per il popolo misero. D'onda la impossibilità della educazione al bene e la conclusione legittima che nella delinquenza femminile per due terzi vi contribui• sce la città e per un terzo l'individuo ... « La città « tutta ha educato sin dalla fanciullezza la donna a « certi scioglimenti e la costrinege presto ad accet- « tare certi mazzi di eliminazione o di puniiione con- « tro l'amante infedele, contro la rivale fortunata, Se fossero veri quei caratteri antropologici, che si attribuiscono alla donna del popolo in Napoli, cioè il maggiore sviluppo delle mascelle e la maggiore virilità delle forme - ciò che non è affatto provato, e contestabilissimo, e può contraddirsi anche con ciò che lo stesso auto1•e dice a pag. 78 - è evidente ch'essi non avrebbero affatto quel valore che suole attribuire loro la scuola del Lombroso (1). E dopo la splendida ed esuberante dimostrazione data dalla genesi sociale del delitto in Napoli, in verità, soltanto i pregiudizi della scuola possono indurre alla indicazione di fattori antropologici. Così il Ciraolo avrebbe potuto lasciare in pace i Saraceni ai quali attribuisce la maggiore frequenza degli omicidi negli Abbruzzi e nelle Puglie, e i G1·eci ai quali la Campania andrebbe debit1·ice della minore ferinità. Santo Dio! A Napoli l'omicidio è il reato caratteristico; e di Saraceni non ci si hanno tracce. Perché calunniare gratuitamente quella razza che dette una splendida civiltà alh Sicilia ed alla Spagna quando l'Europa era immersa nella barbarie ? Al C1raolo può farsi in ultimo questo appunto fondamentale : a lui sfugge l'intima essenza del movimento della criminalità femminile, che consiste in questo : essa cresce nei paesi più ricchi e più socia,lmente progrediti, mentre decresce più o meno quella degli uomini. Ora questo movimento in senso inverso è prodotto da questi due fatti: diminuisce negli uomini per la, cresciuta civilta e ricchezza e cresce nella donna, e tende ad uguagliare quella dell'altro sesso perché in conseguenza della stessa civiltà la condizione politica, e sociale della donna tende ad uguagliare quella dell'uomo e perciò subisce quelle stesse influenze sociali, che agiscono sul sesso forte. Ciò eh' è naturale : l'uguaglianza della condizione non può dare che uguali risultati tanto nel bene quanto nel male (2). Napoli potrebbe sembrare un'eccezione perché vi è elevata la delinquenza femminile e scarsissima la civiltà nel popolo; ma c,1ntraddizione non c'è perché a Napoli la donna partecipa, attivamente alla qualsiasi vita socia le dell'uomo. . * * Non occorre occuparsi dei rimedi contro il male grave della delinquenza femminile napoletana, perchè c'è esemplare concordia tra coloro che se ne (I) Il lombrosismo cieco del Ciraolo si può desumere dalla sua ammirazione per • L' incremento del delitto•, il Jib..o più contraddittorio e meno scie11tifico dell'illustre psichiatra di Torino. rt;·~ (2) Il Prof. Alimena ncll'eccclJente sua opra sui « Limiti e i modilìca~o~·idell' imputabil~tà • dopo avere ricordato ~he la delinquenza femm,mle rappresenta il 3 0t0 del totale nell'Ame1'1Ca del Sud e il 20 nel!' America del Nord, il 14 in Francia e il 23 in Germania, il 16 in Italia e il 2.1 in Inghilterra arriva alla stessa conclusione e cioé la donna delin<]ue pila nei paesi in cui essa partecipA di pili agli affari e alla vita, ,·ale a dire nei paesi in cui socialmente si avvicina di più. all'uomo. (Voi. 2. Fratelli Bocca 1896. p. 337). Questa dimostrazione venne fatta prima dal Colajanni nel 2 voi. della .. Sociologia Criminale ...

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