200 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI minuzione reaje della loro frequenza. Ora le nascite in Ita Iia son meno trequenti che non sarebbero, se alle cause del loro aumento non contrastasse coll'efficacia moderatrice sua propria l'istruzione popolare; in avvenire è probabile ch'esse effettivamante saranno meno numerose. » (Saggio 2° p. 47 e 48). Queste previsioni del obiaro professore dell'Ateneo genovese trovano piena conferma nella pubblicazione recen• tissima del medico provinciale di Milano Dott. Ravicini sulla Sanità pubblica e l'igiene nella provincia cli Milano nell'anno 1894. Si scorge che la natalità che nella provincia era del 38,76 per 1000 nel 1891 si ridusse al 35,50 nel 1894; e nella città di MilaÙoera appena del 28 p.mille. Prima di por termine a questa recensione vogliamo notare che giustamente il Prof. Del Vecchio accorda maggior importanza alle comparazioni tra singole regioni,, provincie e circondari di un stesso stato anzichè a quelle internazionali. Le comparazioni in Italia tra regioni, provincie e cir<'ondari vicini, spesso limitrofi, sull'argomento in quistione, conducono à stabilire che la natalità non risente alcuna influenza dal clima e dalla razza, ma è subordinata alle condizioni morali e sociali. C. GEROLAMO ROVETTA ; n tenente dei Lancieri. Milano, Omodei-Zorini, 1896. Le dolci sere, queste, mentre fuori piove e piove e piove, e iI fiume scroscia nel buio della valle sotto le fiJ• nestre, le dolci sere, queste, a passarle chiusi in casa, alla luce tranqulla _della lampada alta sullo scr)ttoio, leggendo annotando, scrivendo ! Ieri, per esempio, mi son ripassato tutto, quasi, senza volerlo e senza avvedermene, una pagina dopo l'altra, « Il tenente dei Lancieri» del buon amico Rovetta, al , quale m'aveva richi1mato, dopo più mesi dalla prima lettura, l'eco del successo trionfale, a Torino, del suo « Principio di Secolo ». Ab, un vero ristoro, questa facile e chiara prosa umana, dopo tant,J superumano stilismo falso ed accartocciato! Che refrigerio, sentire ancora parlare italiano, l'italiano vero che parliamo tutti, noi semplici mortali non tocchi dalla grazia divina ! Nel Rovetta, infatti, lo stile è davvero l'uomo: egli scrive sincero e bonario, come parla, come veste, come pensa, come vive: senza pose e senza ostentazioni d'alcuna specie. Ma appunto per questo ba uno stile, una torma, un'arte, un fare tutti suoi, costanti in tutta l'opera sua, caratteristici, inimitabili, che lo fan riconoscere alla prima pagina d'ogni ruo romanzo, alla prima scena d'ogni suo dramma: distinzione quasi superflua, del resto, quest'ultima: parchè anche i romanzi .non sono che drammi sott'altra !orma, di cui l'azione effettiva, la parola parlata, il movimento vitale son sempre la quasi sola materia, e il paesaggio, e l'ambiente, e lo sfondo non occupano quasi posto maggiore che le indicazioni per la messa in scena in un lavoro esclusivamente destinato al teatro. Eppure, in questo, come negli altri romanzi suoi, il Rovetta, senza descrivere quasi mai, senza ricorrere ad aggetti"vi preziosi, a sostantivi rari, a verbi inusitati, ad avverbi lungamente premeditati, raggiunge una potenza di evocazione così sicura, una magia così viva di suggestione, che noi vediamo come nella realtà le stanze e le vie in .cui si svolgono gÙ avvenimenti e s'agitan le passioni, conoscilfho come de1rli esseri che abiamo abitualmente di attorrio, 1è flsonomiee le voci dei personaggì ch'egli à creato. Non si tratta di un romanzo a tesi: l'autore non si è certo proposto di dimostrar nulla; ma quanta filosofianon vien fuori, ad ogni pagina, dai fatti, dalle passioni, dai dialogbi ! Che topi caratteristici, che figure vive e reali, queste della signora Trebeschi, la ,san,i,e valente padrona del fondaco, energica e laboriosa, sicura ed esatta, che tutti ainano e tutti temono; del marito timido, brutto, devoto, sottomesso, che non vedernon .sente, non pensa che con gli occhi, coi nervi, col cervello di lei ; del figliuolo prediletto, Giacomino, il bel ragazzo fine ed aristocratico che tiene nella famiglia un posto a parte, su tutti gli altri, subito dopo la madro e quasi a paro di lei, che bazzica con gli ufficiali, che in tarsia i discorsi di interiezioni e di paroline francesi, che, disinvclto ed ardito, giuca, fa debiti, intreccia un amoretto con una cavallerizza alla moda...; e, via via, di tutti gli altri personaggi di questo romanzo, anzi di questo frammento di realtà condensato e ferinato come per arte mag.a in parole! E il contino di San Marsilio, l'elegante tenente dei Lan cieri, la cui memoria, sepolta lunghi anni sotto il livore muto e tenace della bottegaia sedotta da un breve momento di debolezza, balza fuori ad un tratto alla luce del sole, buttata fuori da lei in un altro momento fugace, di collera e di disprezzo! E la psicologia, così vera, così mesta, cosi.dolce, del padre putativo, che non vuoi credere alla rivelazione furibonda di sua moglie, che non vuol rinunciare a ritener suo quel figliuolo così bello, cosi distinto, così scapestrato, che pre• dilesse, che predilige, che prediligerà sempre sugli altri! .. Triste, in fondo, questo romanzo: com' è triste, sempre in fondo, la realtà. Triste, ma bello: com'è bello, sempre, il mondo, quand'è visto come lo vede il Rovetta, con occhio equanime ed indulgente, per quanto ben aperto ed aguzzato su tutte le cose, tristi o liete, piccole o grandi che siano. M. P1LO. Dr. Napoleone Colajanni, proprietarido,irettore-resRonsabile Roma, Tip. Tiberina, Via de' Gigli d'Oro 16. 7-V \....7'V"V"V"\~V'~~~V"V'V'V'V"V'~ VilfredoPareto. La Riforma Sociale Conrsd'economie p lit qneprofessè al'UniverdseitLéansanne Rivista di Politica e Scienze Sociali Tome Seconde Direttori: F. NITTI - L. ROUX. Rrliteur F. Rou_qe - Lausa.nne. Anno L. 20 - Semestre L. 10. Pasquale Guarino. IL CAVALIERE Napoli 1896. Prezzo Lira una. Rivolgere domanda all'autore: fermo in posta a Napoli. Doti. Heinz Starkenburg. LAMISERSIAESSUADLEINOSTRTIEMPI Lire 1.50 Editore R. Sandron - Palermo. Mario Rapisardi. Voi. 4.0 GIOBBE E LE POESIE RELIGIOSE Catania - Giannotta Editore. SulCommissario oivipleerlaSicileiasullAe utonomie Regionali DISCORSO dell'on. Napoleone Oola.janni alla Camera dei Deputati. Cent. 50.
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