RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI vertil'e le sfumature dell'emozione estetica. A queste condizioni potrete affidarle tutte le funzioni sociali possibili ed immaginabili, ma a voler trovare in essa la panacea. universale correrete il rischio di soffocare questa creazione ideale che nella gloria del pensiero passa trionfante nei secoli - e non è ancor detto debba finire meschinamente. LUIGI ALBERTO VILLANIS, SPERIMENTALISMO SocIALE. Scioperi e boicottaggio; L'arma classica dei lavoratori inglesi per migliorare la prop1•ia condizione fu ritenuta per molti anni essere lo sciopero ; e lo sciopero infatti, se impose agli operai non lievi sacrifizi rese alle loro Trades Unions segnalati servizi. Ma alla unione e alla solidarietà tra i lavoratori si è contrapposta la solidarietà e l'unione tra i padroni e i capita.listi, eh' è tanto più facile ad ottenersi ed a mantenersi : essi allo sciopero hanno coutrapposto il l'ock-out, la generale sospensione del lavoro in tutte le loro officine per impedire che gli operai occupati venissero in soccorso di quelli in isciopero. Sicché allo sciopero è venuto meno, per così dire, l'alimento e gli operai non possono contare per intraprenderlo che sui risparmi antecedentemente accumulati e che vengono rapidamente esauriti. Lo sciopero perciò rimane condanna_to oramai come un arma spuntata; ciò che viene dimostrato chiaramente dalle statistiche -pubblicate negli Stati Uniti. Gli scioperi e i lockouts hanno secondo il ~ Dipa_rtimento del Lavoro » colpito in un periodo di tredici anni e mezzo (dal 1 ° Gennaio 1881 al 30 Giugno 1894) 75,234 stabilimenti industriali, e 4,071,096 operai. Lti perdite dei salari si sono elevate a 190,493,382 dollari. I danni subiti dai padroni a 94,825,837 dollari. I due terzi delle spese della guerra industriale sono state dunque sostenute dalla classe lavoratrice. E disgraziatamente la vittoria non è sempre restata agli scioperi. Il 32 °/o solamente di essi è pienamente riuscito; il 12,46 °lo parzialmente allarmanti gli è che la proporzione di quelli che riescono va sempre più indebolendosi di anno in anno. Se la riuscita si fa sempre più rara, non se ne può però accusare la mancanza di tenacia degli operai, poichè le cifre ci indicano ch'essi si mostrano ognora più ostinati nella lotta, e che la durata media degli scioperi aumenta sempre, imponendo a quelli che vi partecipano sagrifici sempre più grandi. Sembra dunque che lo sciopero diventi un mezzo d'una riuscita sempre più incertà, e il cui impiego impone alla classe operaia sagrifici di volta in volta più dolorosi. Più la concentrazione capitalistica si compie e più la lotta diretta delle agglomerazioni di capitali diventa incerta a difficile. La statistica infatti ci apprende che è nei più grandi stabilimenti che i conflitti finiscono col vantaggio del padrone. Complessivamente pel periodo scelto per lo studio che analizziamo la popolazione media degli stabilimenti in cui gli scioperi hanno avuto una riuscita completa è di 38, 6 operai. In quegli altri in cui essi sono interamente finiti male è di 67, 4. Ma se vengono meno gli scioperi gli operai bene organizzati e coscienti nella grande 1•epubblica ricorrono ora con successo all'uso delle mai·che di fabbrica, e di altre forme di boicottaggio. Le « marche di controllo » oggi largamente in uso in Germania e introdotte nel Belgio dai sigarai di Anversa, sono una specie di boicottaggio, non sotto la sua forma diretta e brutale, ma di una maniera latente e pacifica. La « marca di controllo » è applicata sui tessuti, sui cappelli, sui sigari, avendo· per iscopo di segnalare all'attenzione e raccomandar dei prodotti fabbricati in quegli stabilimenti che adibiscono operai sindacati, o che, pel' lo meno, fanno lavorare alle condizioni stabilite dai sindacati. I «: circle-checks » mirano allo stesso scopo e sono d'un maneggio più facile. · Togliamo tutti i dettagli del loro funzionamento al Dr. Lux che li ha tradotti nel « Popolo » di Bruxelles, dal Blue Label Bulletin. Le marche di controllo consistono in tùckets del1' importo di 5, 10 o 25 soldi, o d'un importo più elevato, smessi dalla federazione dei sindacati, e mandati da queste ai negozianti che s'impegnano a vendere mercanzie prodotte dagli operai sindacati. X Ogni qualvolta un operaio o une persona devota 8lla istituzione delle trades-unions compra presso uno di quei commercianti, si fa dare in cambio del suo danaro e contemporaneamente agli oggetti che ha acquistato delle marche rappresentanti il valore di essi. Inseguito rimette questi circle-checks al sindacato di cui fa parte, o a cui s'interessa, il quale, a sua volta, li trasmette all'unione federale. • In questo modo l'unione federale esercita un controllo sui commercianti e sui sindacati. Essa sa quali sono i negozianti - i quali devono segnare col loro sigillo gli checks che mettono in circolazione - che sostengono gli operai nelle loro rivendicazioni, e può mism•are gli ~forzi che ogni trade-union sviluppa per fare trionfare la causa dei lavoratori. Da parte sua ogni commerciante vede, dalle domande di ma1•che che gli vengon fatte, in qual proporzione gli operai suindicati intervengono nei suoi affari. Più queste domande sono importanti, più è tentato di mettere in vendita dei prodotti fabbricati nelle condizioni di rimunerazione e di durata di lavoro stabilite dai sindacati, e più contribuisce a far maturare le rivendicazioni di questi ultimi. È inutile dire che le unioni federali esercitano il controllo più rigorvso su 'la provenienza delle mercanzie messe in vendita dai negozianti che dispongono dei circle-checks. Oggidì che il sistema è appena al suo inizio non si esige che i commercianti non vendano che delle mercanzie prodott,e dagli opel'ai sindacati. Transitoriamente questa condizione si esige per un certo numero di prodotti, il pane, la birra, i ~igari, i cappelli, per esempio ; si spe1•a che
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