RIVISTA. POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIALI 143 LA PROPAGANDAPER LA PACE (Da Ginevra a Buda-Pest). L'idea della pace, propugnata solennemente in tanti Congressi, fa ogni anno nuoYi passi e nuove conquiste; essa si afferma serena e fiduciosa nel trionfo finale anche quando, come in questo momento, si erge minaccioso lo spettro della guerra e il militarismo prosegue le sue devastazioni tremende. Contro la guerra, e contro il militarismo in favore della pace, in quest'anno si ebbero tre manifestazioni, varie d'importanza. Quella dei socialisti in Londra - la prima in ordine di tempo e pel suo grande significato, venne qui stesso incidentalmente asaminata ( Gli ultimi congressi nella Rivista del 15 Agosto l8P6). Ritorniamo oggi sull'argomento prendendo occasione dai due Congressi contemporaneamente tenutisi sul finire del Settembre in Buda - Pest : il Congresso delle società per la Pace e la VII Conferenza Interparlamentare per la Pace. Imprendendo a dire di proposito della grande utopia, come viene per decisione designata l' idea della pace, non intendo farne la storia, che può agevolmente apprendersi da varie pubblicazioni, tra le quali ottima una del nostro Prof. Scarabelli ( Cause cli guer1·a in Europa e rimedi. Ferrara, Tipografia sociale). Se a quest'articolo bo apposto il sotto-titolo : Da Ginevra a Buda -Pest, che potrebbe fare sospettare 111 me l'intenzione di accennare, anche sommariamente, a tale storia egli é per indicare in quale senso desidererei si svolgesse il movimento in favore della pace ; e in quanto a questo esporrò in ultimo il pensiero mio. Nè tratterò della guerra e della pace dal punto di vista generale dei loro rapporti collo sviluppo della civiltà e quale esplicazione della darwiniana lotta per l'esistenza, applicata alle società umane (1). Più modesto è il mio intendimento e non voglio guardare ali' importantissimo problema che sotto l'aspetto dell'interesse attuale e quasi esclusivamente europeo . .. * * Abbandonato ogni criterio sentimentale che si presti ai sogghigni beffardi, è giocoforza riconoscere che l' idea <lella pace progredisce rapida per la percezione chiara dei grandi danni che arrecano alla società umana il militarismo e la guerra, l'organo e la funzione. Questi danni enormi, talora incalcolabili, sono di vario ordine : a) Morali. In un lungo capitolo della Sociologia criminale dimostrai che guerra e milita- ( I) Della guerr/\ con•ide..at/\ sott, questo aspello mi sono occu-• pato nei miei sci-itti : il Soeialis,no, La Soeiolonin criminale, e Le due utopie nella Rivista Italiana del soeialismo, anno 1887).
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