Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 8 - 30 ottobre 1896

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI 155 LaBancarotta dellaScienza. Il Bourget a pagina 7 del suo simpatico libro « Oltre Mare » secondo la traduzione italiana pubblicata testè dalla Casa Editrice Galli, scrive: « Un più « destro rimaneggiamento della natura, alfine esatta- < mente conosciuta: ecco il certo beneficio della scien- < za, ma a che prezzo pagato I se è vero che il nichili- « smo filosofico sia il risultato ultimo di quel gigantesco « sforzo di indagine senza conclusione possibile! Vin- < colatata oggidì all' inconoscibile, e costretta a con- < fessare che il suo metodo sarà impotente per sem- « pre a scoprire le cause dietro i fenomeni, e la so- < stanza dietro gli accidenti, che alimento porge mai < all'anima questa scienza, se non è un pane d'ama- < razza e una bevanda. di morte? Sviluppando ener- « gicamente nell'uomo moderno lo spirito di esperì- < mento e di critica, essa ha reso quasi impossibile « alla innumerevole legione delle coscienze medie la < fede nel soprannaturale: ed è la somma di queste < coscienze medie che forma ciò che chiamasi una « coscienza nazionale ». Ora, quando i preti gridano contro la scienza, io stimo che sia bene lasciarli gridare; chè il loro mestiere è quello (di buona o di mala fede) e se non lo facessero, non sarebber preti; ed essendo, non è chi creda che possano fare altrimenti. Così pure; se gridano contro la scienza gli ignoranti, non è da farne gran caso, essendo eziandio chiarissima cosa. ed evidentissima che, se ignoranti non fossero, non gridare bbero cosi; e che cosi gridano e devono per forza gridare perché sono ignoranti. Nè il danno è molto, non avendo essi nè potendo avere altra autorità, nè potendo perciò esercitare altra influenza che fra loro, e che veramente paiono fatti gli uni apposta per gli altri. La civiltà conviene che sperda quelli e che questi si trascini dietro lentamente e pesantemente; spoltrendoli ed illuminandoli, il che non impediscono essi al tutto di fare. Ma quando uomini intelligenti e colti gridano contro la causa del vero, urge dar loro sulla voce e combatterli; perché la loro parola, che suona autorevole sulle masse, potrebbe acquistar credito ai loro traviamenti, con danno non già della. scienza ma. dei beni che da essa devono scaturire: messe che niuno potrà mietere in fiore, ma di cui pur giova non ritardare la fiol'itura. La massa. della borghesia francese, e non esclusa la gioventù, come accennava. con mal dissimulato scontento Emilio Zola agli studenti di Parigi, nel discorso che ad essi rivolgeva nel banchetto annuale del 1893, ripiega verso l'ordine di idee ortodosso al quale aveva voltato da un pezzo le spalle. Ripiega, dico, non già per insuccesso reale della filosofia scientifica, che non La mai indietreggiato, né indietreggia in quel nobile paese, nè altrove; ma per quello sfinimento che la vecchia e sfruttata ed esten~ata classe assalisce e vince (quivi non solamente) dopo i nobili sforzi da essa durati da oltre un secolo per la conquista della verità, framezzo alle agitazioni volitiche che ne hanno esaurHe principalmente l{l energie e spezzato la tempra. E la moda, come tutte quelle di Francia, attecchisce in Italia, dove molti cui non torna comodo lo studiare, nè facile forse, e i quali hanno bisogno per debolezza di loro spirito di- una facile dottrina che spieghi illusoriamente quante passano loro fantasie per il capo, gridano an· ch'essi che la scienza non basta. A capo di questo movimento regressivo, determinato da degenerazione psico-fisica, più che da ragion filosofica, trovansi, per mala ventura della buona causa, uomini che scorati dalla immoralità sociale che temporaneamente emerge dalle tramutanti basi delle morali dottrine, disertano il campo, e tornano ad inginocchiarsi agli altari, ad inchinarsi alla nera sottana del prete, non credenti e non atei, ma tiepidi nella fede e nella scienza e irresoluti intimamente loro malgrado: tristi soldati di Cristo e di Satana. Bisognosi d'un ordine di cose superiore che cercano invano ancora, in che possano serenamente rifugiarsi, avidi di un ordine completo che determini indiscutibilmente il valore d'ogni umana azione, incapaci di attingere con intuitiva potenza una meta che noi possiamo solo contemplare da lungi non mai raggiungere, tentano di riafferrare il lido che si pentono di avere abbandonato illusi, a torto, di approdare presto ad una riva in cui a molte generazioni ancora non sarà dato di mettere piede. E il loro errore non è lieve, perchè quella morale altamente umana e puramente civile alla quale si educheranno in avvenire i popoli lentamente passando dalle vecchie alle nuove e più salde dottrine, non è aperta ancora alle mabse, ma è intellettualmente schiusa già agli spiriti illuminati che dovrebbero pur gridare con vera fede al popolo: « Tu pure verrai dov' io sono, tu pure giungerai dov' io ti precedo ». E gli sforzi di costoro sono del resto vani, perchè niuna fede è mai risuscitata; e sul campo disertato dalle schiere stanche e non vinte, altre più balde schiere sorgeranno dalla terra; un'altra più sana, più fresca classe sorgerà dal seno del popolo, fonte inesausta di quante mai classi hanno tenuto e terranno il dominio del mondo. Uno di tali uomini è Paul Bourget. Spirito eletto e gentile, .finemente analitico, altamente meditativo, sensibile quant'altro mai all'abborrimento d'ogni turpitudine ; bisognoso di ordine, ideale e reale; egli non trovò niente di tutto questo nella disorganizzata società odierna; e non lo sperò e non gli parve che lo potesse sperare dal nuovo e decantato indirizzo scientifico. E se la scienza non ci dà ciò che pur ne occorre, se la scienza è impotente, torniamo alla fede, alla religione ; rigeneriamo 1.1. Francia col cri· stiancsimo, mostriamo che la morale non può fondarsi sopra princip'ì scientifici, ma che le occorre in ogni modo il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo. E perchè non crcJdere anche ali' infallibilità del Papa? Perchè non anche al diritto divino che i principi hanno sui popoli, che ad essi furono infeudati dallo stesso Padre Eterno come a suoi degnissimi rappresentanti e comm\ssari?

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==