116 RIVISTA. POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZESOCIA.LI chè i loro versi, in cui, dopo tutto, domina la lingua volgare, sono spesso scritti in puro kapar. La lingua volgare fu subito illustrata da Berbe1·ian e Tourian, poeti elegiaci, e da Dzerenz, autore di romanzi che si svolgono a Bisanzio, in Cilicia e a Sassoun. Con A1·pias Arpiarian, il cui stile ha la forza e la chiarezza di quello di Jehiché, essa diventò un'arma di combattimento. A sua volta Tchobanian _il poeta di Vibrazioni e Poemi Còrti, la rende suscettibile di esprimere le idee affettate e desolate. Mentre la letteratura armena progrediva a Costantinopoli, rinasceva a Tiflis con novello vigore. Tiflis è come un terrazzo sporgentesi sulle vallate in cui si svolgeva il dramma della distruzione degli armeni. Il partito fanatico di Stamboul avea risoluto di fare dell'Anatolia una provincia musulmana dalla quale gli Armeni sarebbero stati esclusi per via dei saccheggi kurdi, di tasse senza misura, e di supplizi nelle prigioni. ln fondo alle vallate i contadini armeni si facevan spogliare, imporre, massacrare. Tali spettacoli animarono e fecero sçrivere Apovian, Nalbandian Raffi e Kamar-Katiba. Era l'epoca in cui lo gioventù russa organizzava banchetti in onore di Fourier, e piangeva d'emozione, nelle riunioni segrete, or sui principi di Rousseau, or su quelli di Proudhon, e sulla miseria e l'ignoranza della massa russa. Con tutti gli studenti, gli scrittori, gli ufficiali russi, gli armeni furon presi da una febbre di idee umanitarie, alle quali le giornate di dicembre diedero un'aureola di lutto. Nel 1845 comparvero le Piaghe delt'Arm,enia di Apovian. Nararian, nella Stella del Nord, combattè senza quartiere il carattere dei preti e la loro lingua morta. Nalbadian, alunno di Dorpat, divenne subito il campione delle idee di emanci. pazione individuale con delle poesie di una tale semplicità ch'e le s'insegnano ai fanciulli a mo' di preghiera. Amico di Herzen e di Balwunine Nalbandian accompagnò quest'ultimo a Londra. È notoriamente da quell'anno che datano i suoi migliori scritti teoretici, e il suo libro sull'agricoltura. Le idee di Bakounin1:,, tempe1·ate da Nalbandian, soddisfecero i risentimenti d'una nazione sulla quale pesava il duplice dispotismo della Persia e dei Turchi. j\'albandian estendeva anche il suo odio alla tirannia russa. Gli armeni non lo compresero mentre fu vivo: nuovamente liberati dalla oppressione persiana, essi si abbandonavano - senza ricordi - interamente alla gioia di non essere piu massacrati. Naltanclian uscì moribondo dalle prigioni di Petropavslok: la sua fine tragica, la beltà della sua figura, e le sue poesie gli crearono, sino nelle infime classi, una popolarità a cui non sarebbe arrivato con le sue sole dottrine, a cui egli attribuiva gran pregio, e che esercitarono grande influenza sulla gioventtì armena. Perchè questa popolazione resta passiva ed inerte? Raffi ne trova le cause nell'influenza esercitata su di essa dalla famiglia, dal prete, dalla scuola. Questi principi di Raffi noi li troviamo espressi con maggior violenza nei Canti della liberta, che all'indomani della guerra russo-turca pubblicò Kama1• Katiba. Il giorno 30 settembre gli Armeni presentarono alla Porta una petizione che, in sostanza, chiedeva questo: cessazione dei cattivi trattamenti in Ar menia, e convocazione di un assemblea, in cui - eliminate le distinzioni religiose - tutte le nazioni del!' impero avrebbero trattato liberamente dei loro interessi. Sin dall'indomani, mentre il palazzo, la soldatesca, e i fanatici concorrevano al macello che fu continuato in tutta l'Asia minore, i giovani turchi, destatisi subitamente, si riunivano in comitati. Essi invitarono il popolo a solleva1·si insieme agli armeni, conformemente al versetto : « Val meglio .accordarsi con gl' infedeli che coi tiranni». Così preparata dal carattere nazionale, e da una letteratura che ha servito agli Armeni di linea di congiungimeto e di scuola di energia, la rirnluzione armena è un feno111eno la cui apparizione importa al benessere dell'Oriente. XY. SPERIMENTALISMO SOCIALE I sindacati agrari in Francia. Niente all'Italia - paese essenzialmente agricolo - può interessare più dell'tisperienza che altrove si compie di quelle istituzioni che sono destinate al progresso dell'agricoltura. Il Wolff, scrivendo dei Sindacati Agrari di Francia dichiarò che è impossibile non ammirare i grandi benefici da essi prodotti, e che ai medesimi si deve una vera rivoluzione nell'agricoltura francese. Il Deuzy aggiunge che g1·azie al movimento dei sindacati, l'agricoltura di Francia, rimasta indietro per tanto tempo, si era di un tratto messa allo stesso livello dell' industria e deI commercio. Vediamo quale è ststa l'opera dei Sindacati. Il 21 Marzo 1884 veniva promulgata i[! Francia la legge sui Sindacati professionali la quale concedeva alle persone esercenti le stesse o consimili professioni, di potarsi liberamente associare, per difendere i comuni interessi economici industriali commerciali e agricoli. La legge era destinata agli operai dell'industria, ma ne profittarono anche i coltivatori. Prima che finisse il 1884 si erano costituiti dodici Sindacati Agra-
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