Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 5 - 15 settembre 1896

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 87 e sa, secondo le circostanze e i temperamenti permettono. L'opera assidua ed amorevole di ed~cazione e di preparazione farà si che a ?ata ora il l?·ar:ionto se non assolutamente placulo, quale lo delu,cava bellamente Alberto Mario, lo avremo meno violento, meno sanguinoso - quale l'ebbero i Lor~na in Toscana e Don Pedro di Braganza nel Brasile, quale l'avranno i paesi ~can~inavi e l' lnghilter:a. Tale opera, quandochesia, c1 darà una repubblica non apocrifa, con una costituz!one eh~ non sarà scritta dai monarchici, come m Francia. Perciò oggi, come molti anni or sono, co1~c~iud~ coll'eccitare gli amici a tener fede al ~ons1glto d1 Agostino l3ertani : alere fiammam ! aln~entare la fiamma dell'ideale - l'ideale della repubblica - per attendere sereni gli avvenimenti. D1•. NAPOLEONE CoLAJANNI. TURCHIAESPAGNA. Le notizie che vengono dal!' Inghilterra ci narrano ohe a protesta. contro l'efferatezza turca l'agitazione si estende vieppiù ogni giorno in tutti i grandi centri del Regno Unito. Giorni fa. Gla.dstone gittò al mondo civile, sonnecchiante e inerte, la civile protesta del vecchio uomo di Stato che ebbe sempre una parola severamente sdegnosa contro tutte l~ tirannidi. Il vecchio statista rinnovò jeri la stessa protesta, condannando l'ingannatrice azione passiva del così detto concerto europeo, e definendola u1ia miser<1bil commedia : insistere nelle semplici rirnostrc1,nze, già provate vane, è stato mor.ilmente un delitto, politicame1,te uno sproposito. Alcuni governi hanno dato e danno il loro appoggio all'assassino scellerato; la presenza delle ambasciate a Costantinopoli è per sè medesima, nelle presenti condizioni, un vero favoreggiamento per i delitti del governo sanguinario. Queste che sembrano ingiurie di demagogo violento, sono le parole austere dt un uomo di governo dai capelli argentei, che la grande onestà e il sapere e la pratica del pubblico arringo, hanno reso celebre e tanto amato, non solo al di là della Manica. E il vecchio statista è uomo d'ordine. Appunte', io credo, perchè egli è uomo d'ordine appunto egli parla così. I peggi0ri nemici della pace europea e dell'ordine sono quelli, io credo, che parlano di pace tuttodì mentre tuttodì si sgozzano i popoli reclamanti il proprio diritto. Il popolo inglese risponde ali' invito di protesta, come un gentiluomo di antico stampo ad un a.tto di cavalleria delicato e generoso, come un antico crociato al Jusingbiern appello che già gli additava la 'l'erra Santa. Le differenze di p1rtito colà scompaiono: tutti unisconsi per eccitare il governo all'azione. I grandi dignitari della chiesa e gli umili operai dell'officina si dànno la mano. Si sentono uomini - prima di sentirsi conservatori o socialisti - prima di curvarsi, ado1·ando, al passato, o di affrettare il secolo venturo che deve portare un po' di giustizia al (I) N. Colajanni e Corruzione politica.• 2. Edizione. Catania 1888. mondo, se la profezia de' sommi poeti moderni e lo studio de' sommi scienziati non è ciarla di cabalisti. Noi, qui in Italia·, stentiamo a raccoglier poche lire per Candia o per Cuba. Siamo costretti a unirci in pochi dello stesso partito soltanto perchè questo partito ha con l'altro dei rancori, e quello teme il contatto dell'altro come di lebbroso, e questo ha sue invidie e gelosie ed egoismi speciali, e quello vuole pensarci sopra per sapere cosa ne pensi il gove1•no o pure la Massoneria, e questo fa questione di nome e quello di parole, e se nessuno ne parla, tutti, benchè muti, condannano qual viltà il silenzio, e se alcun parla, tutti ridono dell'audace che osa., se non l'azione, la protesta. verbale. Abbiamo nell'animo un immenso ingombro di sensi partigiani e abbiamo in bocca un fiume di parole pettegole. Critichiamo soventi e americani e inglesi, ma non conosciamo nemmeno in sogno le grandi reali proteste che quelli fanno per Cuba, questi per l'Armenia e per Candia. Nacquero, visse1•0 e morirono qui Mazzini e Garibaldi, ma poco dell'anima loro in eredità ci lasciarono. Il governo italiano provvede a che vi siano degli incrociatori a Rimini e in alt1•i porti dell'Adriatico a impedire imbarcazioni per Candia e !'on. Ministro della Marina parla delle nuove e grandi prove patriottiche che dà la nobile nazione spagnuola ammazzando con alto pensiero civile e commerciale i già liberati e tanto amati figli della. magnifica perla delle Antille. Abbiamo, nell' intelletto e nell'anima nuove teorie e nuovi sentimenti, dimenticate le belle tradizioni, le "'lorie domestiche che ci fecero tanto stimati nei o h" giorni dell'oppressione. Chi inneggia alla forza. c 1 fa consistere l'onore e la potenza di un popolo nelle conquiste non può sentire tutto che vi sia di giusto in una ribellione, e di santo nel sacrificio di popoli macerati e torturati fra le ca.tene. Siamo cristiani, così per modo di dire, e figli della rivoluzione tanto ... per procedere contro chi solo ne parla. Sia.mo gesuiti politici. Conosco un diplomatico che afferma essere arte di Stato accomodarsi con tutti i governi. E con i popoli no? gli fu chiesto. ~oi, egli rispose, non conosciamo che i governi. - E per questo che oggi si stringe la mano allo czar e domani al sultano con la stessa effusione. Chi ricorda le lunghe file di esuli per le nevose vie della Siberia, morenti e maledicenti, o chi fa la monotona statistica degli S"'ozzamenti armeni, non è uomo di spirito. Una bella o . idea : si potrebbe invitare qui in Roma anche 11 sultano insieme allo czar per le prossime feste: un mio amico che fu già alla. corte di Nikita I, mi dice che le relazioni del principe col sultano sono ottime. E non so, d'altronde, che sia stata smentita la. notizia delle congratulazioni inviate dallo czar al sultano. Certo è che da molti anni l'Europa assiste allo spettacolo di stl'agi inaudite. Il Papa, fra tante encicliche, non ne fa una sola che fulmini gli autori o l'autor massimo di sì orl'ende stragi. Si vuol sopprimere la stessa Armenia, come la si é cancellata dalle carte geografiche ; e l' Europa tace. L' Europa tace, o inganna. Il trattato di Berlino fu irrisorio. 11 Sul-

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