Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 4 - 30 agosto 1896

74 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI * * La società 1•ussa, come vi dissi, s'interessa oggi più vivamente e con passione ali' istruzione e alla educazione del popolo; e molto spesso i suoi sforzi vengono appoggiati dai «: zemstvo ». In Russia le scuole elementari di campagna dipendono dai « zemstvo »; e solo in questi ultimi dieci anni sono sorte le così dette scuole delle pa1•rocchie esclusivamente dipendenti dai «: pope » (preti). Chi voglia oggi aprire una scuola in campagna deve sottometterla o alla dipendenza relativa del rispettivo «: zemstvo > o della parrocchia. Già da parecchi anni molti proprietarii insieme alle persone colte hanno, a loro spese, aperto nelle campagne delle scuole dove essi stessi insegnano ai contadini, pe1·ò non ricorrendo ai preti che nei casi di assoluta necessità. Non pertanto i preti e le autorità imperiali, qua e là, dove hanno più paura e odio, fanno opera per arrestare in tutti i modi e con ogni mezzo lo espandersi della generosa propaganda. Il fatto della Signorina Steven, ebbe un seguito rumoroso nella società russa e su pei giornali. La Signorina Steven, una ragazza piena di energia e di cuore, che aveva compiti i suoi studi supe1•iori in Svizzera (il fatto non è straordinario io. Russia, poiché qui quasi tutte le maestre di campagna hanno compiti gli studi superiori, provenendo la più gran parte dalle scuole di medicina, di matematica, ecc.) era 1•iuscita a impiantare una cinquantina di scuole nel « governo» (dipartimento) di Nigni-Novgorod. Insieme ad altri maestri invitati da lei, essa faceva pure in està dei corsi speciali preparatori ali' insegnamento, per crearsi fra gli stessi suoi allievi dei futuri maestri ; cosicchè le scuole erano frequentate e affidate allo stesso elemento paesano che usciva come impastato dalle mani della Steven. I preti locali non erano evidentemente molto contenti sul principio, ma poi, vedendo estendersi un'influenza estranea e non amica accanto alla loro, e per di più, assistendo al rapido maraglioso espandersi della ist1•uzione fra i contadi»i, non perdettero più tempo. Accusarono allora quella brava e generosa donna delle più nere colpe, cioè di idee liberali e di socialismo; e con l'intervento del famoso Pobedonoszef, ebbero il piacere di far chiudere buona parte delle scuole della Steven, cui fu interdetta ogni attività pedagogica e tolta ogni influenza, attività ed influenza che furono sostituite, nelle rimanenti scuole, da qut Ile dei preti. Non pertanto, continua persistente nel suo cammino, questa nobile propaganda di luce nelle masse campagnuole; e s'apre tutte le vie pur di arrivare in qualche modo ad attingere anche la minima parte dei suoi intenti. In questo la soccorrono i « zemstvo » liberali; non certamente quelli che la mania reazionaria spinge fino a sostenere gli spacci di « vodka » (specie d'acquavite tratta dalla segala, dalle patate ecc.). Pur non essendovi obbligati, anzi contrastando al noto e feroce oscurantismo del governo imperiale quei « zemstvo » provvedono liberamente alle scuole più difettose di mezzi ; apprestano lanterne magiche ai maestri, libri, disegni, carte, ecc. Così è che in molte campagne sono anche istituite delle buone biblioteche circolanti, e non difettano per nulla i mezzi di educazione morale e intellettuale. Sonvi pure commissioni apposite per le letture popolari che vanno facendo letture per le campagne, illustrandole a mezzo delle lanterne magiche, e d'altro. E queste commissioni ricevono continuamente doni e appoggi d'ogni natura e da ogni parte. Per esempio, nel « governo» di Tambof un ricco proprietario, morendo, lasciò una molto cospicua somma per far sorgere anche colà delle commissioni per le letture popolari, che oggi sono fra le più ricche e meglio organizzate della Russia. La preoccupazione amorosa della società russa per l' istruzione e l'educazione del popolo, estende i suoi benefizi in più larga misura che può. Essa ha già messo in opera altri mezzi di cultura e di educazione intellettuale e morale. Son quasi due anni che s'è fatta strada in Russia una nuova tendenza: quella della cultura estetica nel popolo, che di unita ali' istl•uzione propriamente detta, oltre che svegliare ed allevare lo spirito intende ad allontanare il contadino dai funesti «: Rabak » (spacci di liquori). Dei generosi (signori e signore) educano poco a poco i giovinotti e le ragazze del villaggio a recitare delle commediolc, fino poi ad osare anche i drammi classici. Si mettono in scena dove in una scuderia, dove in una sala signorile, le commedie di Ostroski e i drammi di Puschkin ; si introduce anche così la letteratura russa presso il popolo. Ma, ultimamente, come se tutto ciò non fosse già molto, la Signora Serc11f,moglie al noto compositore, madre di uno dei più distinti pittori russi ed essa stessa compositrice, à voluto andare più in là ancora. Ha organizzato nella sua campagna, aiutata anche dal figlio e da altre persone, una vera e propria scuola musicale e teatrale. Essa comincia dallo scegliere fra i contadini le voci, insegna il canto, si compone i cori, si crea un tenore, un baritono, un soprano ecc. Poi mano mano educa questi artisti-contadini alla scena, e infine lavora pure a crearsi un'orchestra servendosi più che è possibile dell'elemento stesso contadinesco. Si può quasi dire che la Signora Serolf è riuscità a creare un teatro dove cori, soprani, tenori, ecc. e la più gran parte dell'orchestra sono forniti dai contadini. Con questi elementi ella à potuto far eseguire qualche atto dello spartito noto del marito « La forza infernale» (una delle più rimi.rchevoli opere della musica 1·ealista russa) tratto da una commedia di o~trovski e il cui soggetto è giusto un quadro della vita dei contadini; e qualche atto di Glinka. Forse il governo imperiale non troverà molto a dire e ostacolare su questi innocenti divertimenti; o forse troverà anzi di accusare di liberalismo il solfeggio, la voce, lo strumento, la musica. come le idee direttrici della buona signora Serolf. E sarebbe un vero peccato; poiché, infine, questi ultimi felici esperimenti sono pure fra le poche buone cose permesse e... permettibili con qualche libertà nel no1;tro paese, dove gli studi inferiori non fanno meno paura dei superiori, e dove perfino la

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