72 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI tile l'invocarla. Se la voce rimarrà come nel deserto, senza eco e senza effetti, non sarà per questo meno vera, e l'ingrossarsi funesto della crisi le darà in avvenire ragione. CESARE CASTELLI. L'INCHIESTA FERROVIARIA. I L' inchiesta sull' esercizio ferroviario ordinata con Decreto 30 Luglio u. s., mira ad « accertare se i « rapporti fra le Società ed i loro funzionarii si svol- « gano in modo normale, se siano i regolamenti os- « servati e osservati i reciproci diritti e doveri anche « in relazione alle esigenze del pubblico servizio. » Il mandato della Commissione, così definito nella Relazione ministeriale, è meno chiaro di quel che sembri. Quali i Regolamenti, che dovrebbero essere osservati? - Per gl'Istituti di Previdenza si hanno Statuti di cui il R. Ispettorato ha consentita, senza entrare nel merito, la provvisoria applicazione, e che nella sua grande maggioranza il personale, profittando del diritto di opzione, ha rifiutati. - Alla carriera degli Agenti si provvede (?) con ruoli organici, che si affermano presentati dalle Società al Governo nel 1893, ma che i ferrovieri non conoscono. - •La disciplina amministrativa è tutelata dalle Norme del 188(), che il Senatore Finali, nel Marzo del 1889 Ministro dei LL. PP., dichiarava incomplete e solo provvisoriamente in vigore, non volendo il Governo prenderle in esame, se prima, le Compagnie, adempiendo a formale promessa, non le aves,ero completate. E in difetto di regolamenti, quali c1•iterii seguirà la Commissione, per giudicare se i rapporti fra le Società ed i loro funzionarii si svolgano in modo normale? - A nostro avviso quelli soltanto che scaturiscono dalla lettera e dallo spirito degli art. 35 e 103 del Capitolato annesso alle Convenzioni della Mediterranea e dell'Adriatica e degli Art. 91 e 98 di quello della Sicula. Da dieci anni questi due articoli affaticano la magistratura italiana, ed è da credere che il presente Ministero, consentendo nei concetti del defunto Genala., nell'interesse sopratutto delle classi dirigenti, si proponga coll'inchiesta un giudizio imparziale ed equanime, atto a sopire quel malcontento che le sentenze non sono riescite e non riesciranno a soffocare. Dell'Articolo 35 (31 della Sicula) Camera e Senato dovranno occuparsi di proposito quando ottenga l'onore della discussione il progetto dei « Provvedimenti « a favore degli Istituti di PI"evidenza del personale ferroviario» concretato dagli on. Colombo e Perazzi, d'accordo coi Direttori delle Società. E poiché in tale progetto nessun conto si fa del danno derivato alle Casse di Previdenza dalla gestione antistatutaria delle compagnie, sarà opportuno che la Commissione verifichi se e con quali espedienti siano stati indotti Agenti capaci, vivi e vitali a domandare il collocamento in quiescenza. Più vasto ne sembra il compito che alla Commissione s'impone per l'articolo 103 (98 della Sicula). - Gli organici, le norme del Personale, gli orari i imposti negli Uffici, nelle Stazioni, nelle Linee, negli Opificii, i turni del personale viaggiante, gli aumenti di stipendio negati, ritardati o ridotti a misura irrisoria, le competenze accessorie falcidiate, tutto insoman. questo complesso organismo, di cui colle Convenzioni venne affidata la cura alle Società esercenti, dovrà essere oggetto d'indagine tanto più diligente in quanto la stessa Relazione lVIinisteriale lascia comprendere ch'esso ha cessato di funzionare regolarmente. La Lega dei feuovieri, col riassumere in un Memoriale a stampa i lagni del personale, ha fornito alla Commissione una guida che potrà facilitarne il lavoro. - Alla Lega oggi incombe il dovere di fornire le prove delle asserite lesioni di contratto , al Governo, alla Commissione, quello di render possibili tali prove, coll'impedire che per ragioni di o,·dine pubblico o per esigenze di se1·vizio i reclamanti venga110, colle loro famiglie, sbalestrati dall'uno all'altro capo del bel paese. Nè a queste indagini dovrebbe arrestarsi l'opera della Commissione; nella mente del legislatore cogli articoli 35 e 103 (31 e 98) del Capitolato, si è provveduto alla tutela del perJonale assunto fino al 1885 È ovvio che un personale com enientemente retribuito, senza preoccupazioni per i giorni dell' impotenza rivolga ogni cura a che le esigenze del pubblico servizio sieno soddbfatte. - Ma appunto perchè si insiste nello attribuire al ferroviario il carattere di servizio pubblico non possono la Commissione ed il Governo disinteressarsi della sorte degli Agenti assunti dopo le Convenzioni. La misura del salario vuole essere commisurata alla durata del lavoro, alla responsabilità della cal'ica. Come può interessarsi al buon andamento del servizio il cantoniere cui si affida la sicurezza della linea, retribuì to con una lii•a e mezzo per quattordici ore di lavoro effettivo, privato dei sussidi di malattia, senza speranza di assegni nella vecchiaia ? Come il Manovale ed il Commesso, dai quali esigonsi oggi le prestazioni più disparate, retribuiti con due lire al giorno, (12 a 16 ore di lavoro), colla prospetti va dei conti individuali escogitati nel pr()getto di Provvedimenti per gli Istituti di Pl'evidenza; come i frenatori cui si nega, per anni ed anni, a risparmio di spesa, la promozione a guardafr,mi - come i conduttori ed i fochisti, obbligati al lavoro ed alle responsabilità di capotreno e di macchinista, senza compenso di sorta ? - Se tanto preoccupa l'idea di uno sciopero a cui nessuno ha forse qui seriamente pensato, se anzi dello sciopero si nega da taluni il diritto ai ferrovieri, è dovere dell'ente moderatore interporsi fra capitale e lavoro ottenere ai ferrovieri, nuovi as,unti, un trattamento umano. In questa btta decennale, esempio nuovo per l' Italia, tutte le vie hanno tentato i ferrovieri : la ge• rarchica, la parlamentare, la giudiziaria e quella delle Assemblee degli azionisti. - É stata sempre fino a ieri, la voce di chi grida al deserto. - Pure, forti dei loro diritti hanno seguito una condotta che è esempio di m()derazione, non sempre imitato dalle Compagnie esercenti. - E a questo spirito di mo-
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