· RIVISTA POPOU.RE Dl POLlTCCA. LE rTER!i: E SCIENZE SOCIALI 59 Il daltonismo al Giappone. - Un medico della marina americana, à constatato che su 1200 soldati dell'armata Giapponese, l, 58 per 100 non distinguevano il rosso e 0,832 per 100 non distinguevano il verde. Su 373 fanciulli 1 per 100 non vedono il rosso e in 270 fanciulle la proporzione era del 0,4 per 100. Infine su 596 abit.mti di Kyoto 5, 45 per 100 hanno un visione difettosa dei colori. Queste notizie sono inter~ssanti per intendere alcune tinte della decorazione giapponese. Un nuovo parassita della vite. - Nell'America del Sud si è scoperto un nuovo parassita della. vite, il Margarodes vitium, che distrugge la vite europea ·come la .filossera, dalla. qua.le non è molto dissimile per costituzione; aderisce alle radici in forma di un granellino di sabbia. Nell'Argentina. il Marga.rodes ha cagionato gravi guasti. Gli studenti di Parigi. - L'associazione generale degli studenti conta. oggi 6500 membri atti vi; essa offre loro biblioteche ben fornite, sale di giornali e di conversazione, serate artistiche; assicura il lavoro in cJmune, la buona. intelligenza fra gli studenti, li soccorre in caso di bisogno; e dà. anche delle feste di mi-careme dove le dame sono .... stiratrici e sartine. I progressi della Russia. - Il bollettino russo di statistica. finanziaria. e di legislazione, mostra i progressi realizzati in trent'anni dalla Russia, ne' diversi rami della sua attività agricola industriale e commerciale. Premettiamo che la popolazione della Russia da 78 milioni ch'era nel 1864 è ascesa a 125 milioni. Esportazionedicereali(18,3) Lire 160.700.000(1895)894.100.000 Prodotto delle foreste( 1866) » 1,1,200.000 » 76.400.000 Prod. di carbon fossile 11 Tonn: 455.400 (1893) 7.585.600 » di nafta (1870) 24.600 " 5.638.000 1, di ferro (18S5) " 185-100 (1895) 499.600 » di arciaio » " 3.300 n 630.600 » di zucchero (1864) " 81.900 » 599.500 » di cotone (1831) » 94.500 » 133.300 Valore della esport. (1864) Lire 510.000.000 ,, 1.779.200.000 Sconti e prestiti della BancaJi Russia (1864) Lire 191.400.00J(1895)999.100.ooo Strade ferrate (1864) Km. 3.187 (1896) 36.811 Poste e telegrafi (1866) Lire 30.700.000(1895)103.300.000 RECENSIONI. ENRICO SELETTI. Se il socialismo abbia fondamenti scientifici. Parma.. (s. d.). Socialismo vuol dire rivoluzione, riforme, carità cattolica, e anche reazione. -Di quale socialismo parla il signor Seletti ~ Nell'ultimo capitolo soltanto dice che socialismo non è sinonimo di collettivismo, ma già da tutto il libro s'era visto come per socialismo l'A. intenda un ideale di giustizia e di miglioi·amenti umani. Conclude: « se il collettivismo dovesse fallire alla prova non perciò la stella del socialismo impallidirebbe o perderebbero di fulgore di iridescenza <li fascino le sue idealità, o di attendibilità le sue promesse; non perciò il socialismo rallenterebbe la sua corsa fatale, sorretto e portato com'è da quell'onda di pensiero e di sentimento che sgorga ognora più copiosa, gagliarda e impetuosa dalle viscere del presente.» Ora in quale scienza cerca l'A. i fondamenti di questo suo socialismo 1 Perchè a me pare che al di fuori dell'utopia - sia essa rivoluzionaria, riformatrice o reazionaria - non resti che una previsione: la previsione del comunismo. Per aver la qu~le bisogna, prima di tutto, studiare e intendere la genesi, la struttura, il funzionamento della società presente, com'è nei paesi che ànno raggiunto un alto grado nella forma di produzione capitalistica. Ciò vuol dire che quella previsione à fondamento ne' fatti che si svolsero e che si svolgono. Da questi fotti, in questi fatti, per questi fatti cioè, si prevede che all'attuale debba succedere un altro modo di produzione della vita sociale, nel quale i mezzi di produrre saranno proprietà comune. Dunque io direi l'he la scienza, qua)e imlagine, conoscenza di quei fatti, può avere ed ha veramente in tali fatti il suo fondamento; ma ricercare, al contrario, se il socialismo abbia fondamenti scientifici non vuol dire altro che concepire il socialismo, ancor oggi! come una escogitazione dell11ragion ragionante degli autori su queste o quelle astrazioni e ideoalogi. Ora abbattuti dall'esperienza i presupposti teologici metafisici e via discorrendo, la scienza non è più arte di pensiero, ma arte di pensare intornc, al ritrovamento, alla genesi, alla funzione e al processo dei fatti - da i più materialmen~ e immediatamente apprezzabili, ali' idea e alle ideologie. Il sociaìismo inteso come un idealedi giustizia non può avere spiegazione da nes,una teoria scientifica, nemmeno dall'astranomia e dall'idraulica, dato che il signor Seletti si' ostini a crederlo una stella, sorretto e portato non so da quali onde. M. L. PATRIZI: Saggio psico-antropologico su G. Leopardi e la sua famiglia - Torino, Bocca. 1890. L. RONOORONI: Genio e pazzia in T. Tasso - 'l'orino, Bocca. 1893. Le relazioni ira genio e nevrosi sono un quesito allo stato attuale della conoscenza, e fu già opportunamente osservato che, a sviscerarlo, bisogna bandire preconcetti di scuola o artificiose classificazioni, e riedificare intorno a ciascuna eccelsa personalità l'ontogenesi la genealogia il clima storico, sottoponendo ogni grand'uomo e la sua opera a un esame scrupoloso che non trascuri un carattere, un documento, un fatto. Or entl'amhi questi lavori del Patrizi e del Roncoroni, i quali cercano di penetrare il meccanismo fisiologico e psicologico di due uomini indiscutibilmente grandi nell'Arte, costituiscono un nuovo contributo (e a me pare notevole) della psicologia normale e patologica alla storia naturale del genio. Si potrebbe dire, figuratamente, che gli Autori sviluppino le fotografie del Leopardi e del Tasso con i reagenti della bioloitia. Scrutano essi anzitutto l'uomo fisico, nel soggetto del loro studio e ci mettono nelle condizioni necessarie a poter vedere come da e su quel terreno vivano i particolari fatti sentimentali voliti vi intellettuali, offrendoci così i dati psichici indispensabili per arrivare a intendere criticame:ite il pensatore e l'artista: un tesoro di chiarimenti per l'intelligenza dell'opera d'arte. 11Patrizi, non solo raccogliendo copiose notizie generiche su irr<'golarità e disordini psichici di parenti materni e paterni del Leopardi, ma anche talvolta esponendo la espressione nervosa e cerebrale della degenerazione propagatrice di isterismo di misticismo e di follia morale tra gli avi del Poeta, scopre il fondo degenerativo sottostante alla sua nevrosi, e dopo questo e l'indagine sui fattori
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