RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 51 in 50 anni pel valore primitivo del fondo cl>e naturalmente dev'essere quotato su base giusta, esso od essi prenderanno il loro dividendo come tutti gli altri, cioè tante volte L. 5 per quante centinaja di lire il fondo fu quotato all'inizio dell'operazione. Con oiò si viene a ripartire nel modo più equo possibile fra i vari cooperatori il frutto del lavoro comune in proporzione della massa di lavoro da ciascuno impiegata. Ben s'intende che non è detto che tutte queste somme si dovranno rimborsare in denaro alla fine dell'esercizio, il che porterebbe delle difficoltà alla cassa sociale nonchè l'altra difficoltà di dover convertire in moneta i generi fuori stagione quando essi valgono di meno. Egli è evidente che dm•ante l'annata ciascun colono in base alle ricevute, cioè ai titoli di credito e di lavoro, diremo cosi, che possiede, potrà. ricevere degli anticipi in generi e vettovaglie dal magazzino sociale sino alla concorrenza di 113 almeno del suo libretto di massa, diremo così, eh' è la ricevuta sulla quale verrà annotata in base al prezzo della giornata la somministrazione fattagli. Ciò mette il colono al coperto dei bisogni durante l'esercizio, e mette la cassa sociale in condizione di poter far fronte ai suoi impegni, eseguito il raccolto. Perché è evidente che la colonia deve provvedere pi(1 che sia possibile a sè stessa, e solo il sopravanzo della produzione sarà smaltito noi mercati vicini, o magari in quelli esteri per alcuni articoli privilegiati che potranno es,ere prodotti a buone condizioni. Non è qui il caso di entrare in altri dettagli circa il funzionamento di questo originale per quanto ingegnoso sistema di colonizzazione proposto dal Girio. La serietà e la praticità del sistema stesso resta affe1·mata da questi due fatti: 1 ° li Girio à bandito a prop1·ie spese un publico concorso con premio di L. 500 a chi riuscisse a dimostrargli l'inattuabilità del suo sistema : questo concorso, giudicato da una commissione presieduta dall'on. Luigi Luzzatti, è riuscito negativo, non essendo stato il premio aggiudicato ad alcuno dei concorrenti. 2° Il Ciriu stesso, e tutto a proprie spese, prima in Puglia ed oggi più estesa.mente a Terracina sta attuando sul terreno le sue idee. Infatti egli ha recentemente ottenuta dal Comune di Terracina (Roma) la concessione di ci1·ca tremila ettari di terreni completamente incolti ed abbandonati lungo la duna marittima, ch'egli è deciso di ridurre in breve tempo a coltura impiantandovi parecchie colonie cooperative secondo il suo prediletto sistema. Riuscirà questo grandioso esperimento ? Noi ce l'auguriamo, perchè questo grandioso esempio di bonifica agraria alle porte di Roma fra l'agro pontino e l'agro romano - due delle zone più infelici d'Italia - potrà esser seme fecondo di un benefico risveglio in questo va$tissimo campo che dovrebbe attrarre tutte le buone volontà tutte le energie che ancora per avventura in questa morta gora in cui ci siamo impantanati restano al popolo italiano. Imperocché per. ora emerge chiaro che o l'Italia riesce a risolvere il prohloma di provvedere colle risorse del proprio suolo alla sussistenza della propria popolazione accresciuta, ed allora noi potremo forse uscire da questo stato di profondo malessere; o non riusciamo a risolvere quel problema, e allora noi siamo destinati ad una di quelle decadenze che pur troppo non sono state rare nella storia del nostro paese. lng. 0AMILLO MANCINI. "LA MONARCHIASOCIALISTA.,, A Luigi Arnaldo Vassallo è capitato un caso vera.mento strano: ha pubblicato un opuscolo - La Monarchia socialista - e gli sono venute lodi così unanimi che egli sotto lo p3eudonimo di Gandolin nel Don Chisciotte se n'è mostrato stufo. Son sicuro, perciò, di acquistarmi un singolare titolo di benememerenza indirizzandogli in questa chiacchierata alr,une critiche ; e sono tanto convinto di ciò, che ho quasi paura di vedere diminuito l'effetto lodandone alcune parti e manifestando il mio pieno e completo assentimento alle pagine belle da lui consacrate alla difesa nazionale, all'amministrazione della giustizia, alla condanna di quell' « anticlericalismo ufficiale ch'è « una volgarità dannosa e ciarlatanesca, che ha fatto « il suo tempo )). Per fortuna il consenso cade su poche e secondarie quistioni ; laonde spero che esso non riuscirà ad alterare la buona im1r.!ssione, che all'A. produrranno i miei giudizi. -;-;;otoanzitutto che il t~tolo dell'opusculo lascerebbe sospettare che fosse propugnata la risurrezione di quel Cesarismo, che fece le sue pessime prove nell'antichità e nei tempi mode1ni. La supposizione è naturale in questo triste momento che attreversa l'Italia, quando anche a fine di bene per guarirla da i mali che l'affliggono, La Gazzetta di Torino si è messa alla ricerca di un superuomo che possa consigliare e sappia t1seguire un buon colpo di Stato, ed un altro ottimo giornale popolare - Il Messaggero preceduto e seguito da altri - quasi gli tiene bordone in odio al parlamentarismo. Nella Mona1·chia socialista di Vassallo, però, 1i Cesarismo non c' è traccia, nella forma di esso sistematica e duratura e vi fa capolino, come vedrassi, soltanto in forma transitoria. Se gli uni pensano al colpo di stato e L. Vassallo escogita la Monarchia socialista egli è che l'Italia è realmente ammalata: moralmente, politicamente ed economicamente. Se per guarirla l'A. desidera che la monarchia divenga socialista, ciò dipende dalla constatazione fatta dello sviluppo rapido del socialismo, che suppone di facilissima contentatura: tanto da credere di poterlo disarmare e vincere affibbiando puramente e semplicemente l'epiteto di socialista alle presenti istituzioni. Perchè poi affidarsi a una monarchia e non ad una repubblica? Probabilmente per l'amore del quieto vivere, per non guastarsi col meticoloso Regio Fisco'; un po' anche per fare dell'ironia - forse incoscien-
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