Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - - anno II - n. 2 - 30 luglio 1896

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 29 generando il trionfo dell'egoismo da un lato, e l'umiliazione degli sfruttati e servili dall'altro, non sono condizioni necessarie, ma bensì contingenti e occasionali, create dall'incoscienza e deficienza di attività psichica della classe oppressa, che fino al dì d'oggi fu sempre la più numerosa, quella che soffre e lavora. Ma la rinunzia da parte di essa non è e non fu, perchè non poteva essere, spontanea giammai. Ed è per questo che tutte le umane istituzioni fin qui, non solo furono instabili e passeggiere, ma inoltre suscettive di regresso e di' decadenza. Il dualismo o l'antitesi assoluta fra la materia e lo spirito, fra il reale e l'ideale, non è un fatto positivo, ma fittizio, anzi a bella posta creato dalle caste sacerdotali. Ond' è che chi accetta codesta ipotesi del dualismo, sia pure per pregiudizio ormai reso ingiusto, e quindi non di rado con ingenuità, deve ritenere necessaria alle istituzioni la fede religiosa propriamente detta. Ma ancor più, egli deve ricorrere a qualche cosa di soprannaturale per ispiegarsi le ragioni di essere della Società e dello Stato, come d'ogni altra istituzione organica, avente carattere formale, cioè ideale. Pertanto ai tre stati: religioso, metafisico e posiitvo, che si possono ammettere in ogni umano consorzio, secondo i portati della vecchia filosofia più o meno ontologiC\a ed ortodossa, ma dualistica in ogni caso, si debbono sostituire i seguenti: fede, disciplina, azione. Ai quali termini corrispondono nel i.enso i,ratico proprio dell'odierno determismo scientifico: Coscienza, aclattamenlo, lotta. In guisa che a nostro modo di vedere la formola trinitaria, che in sè racchiude i termini principali del progresso umano, designandone le reciproche attinenze nel senso duale, è: Fede: disciplina: azione- Coscienza: adattamento: lotta. Per fede intendiamo qui la fede nella scienza, che genera la coscienza.. Cotesta fede nella scienza è sorta dai luminosi fatti di questa; dal cumolo infinito di mezzi già offerti e preparati nel doppio senso meccanico e chimico, per favorire lo sviluppo dell'industrie e dei commerci ; dalla facilità e rapidità onde possono scambiarsi le loro vedute ed aspirazioni gli uomini di ciascuna nazione e di tutte le nazioni fra loro. Lo spirito di disciplina è una immediata conseguenza della convinzione, cioè della· coscienza acquisita dalla collettività di una regione, o di più regioni limitrofe, consentanee fra loro, e rese certe che il metodo adoperato per la realizzazione dell'ideale, di cui hanno coscienza, ed in cui hanno fede, perchè dimostrato dalla scienza, devesi conseguire con mezzi già determinati dalla stessa sciema. Disciplina nel senso etico, ed adattamento nel senso fisio-psichico, estesi all'ente collettivo, si corrispondono ·realmente nel modo più chiaro e palese. L'azione è la forma reale e positiva, che avrà pur sempre carattere di lotta nel doppio rapporto umano e cosmico; in virtù della qual forma sistematica eù organica, !'energie individuali fondendosi quali componenti nella risultante colletti va, fanno si che la potenza ùi vonga atto. Questi sono i termini coucomitanti, dai quali zampillano le sorgenti, che vanno ad ingrossare e ravvivare la fiumana più o meno continua del progresso umano. Se ben si considijra, questo processo organico delle istituzioni, quantunque nei suoi inizi od in germe non possa che concepirsi come confuso ed imperfetto, ha sempre almeno in parte presieduto implicitamente alla loro primi ti va costituzione. È il largo e bene inteso principio della cooperazione (veggasi a questo proposito il mio articolo « Cooperazione e Collettivismo » Rivista di politica e scienze sociali del Colajanni, Gennaio 1896), dal Rousseau nel senso politico elevàto al concetto altissimo della. volontà generale, che al dì d'oggi campeggia. in tutte le istituzioni sociali, in forma sempre più esplicita e cosciente• E questo processo teorico e pratico della cooperazione, lo ripetiamo, assunto ed applicato in modo largo, bene inteso e sincero, deve necessariamente condurr.e in modo graduale, ma non meno raoido e continuo, al deciso trionfo del collettivismo. E già i primi albori del!' Internazionale, dal!' eroe Garibaldi salutata qual sole dell'avvenire, trenta. anni fa illuminando la coscienza collettiva nei due mondi, assumendo una più concreta trasformazione nel senso politico, mercé il nuovo ed immenso partito dei lavoratori, è palese indizio di risveglio cosciente, più che sufficiente a presagirne il pieno e completo non molto lontano trionfo. * * L'evoluzione sociale per tanto, concepita ed attuata sulle solide basi dell'odierno determinismo scentifico, .frutto del m,itodo razionale-sperimentale, è sinonimo di vero e reale progresso. Cotesto progresso, come ha felicemente non a guarì dimostrato il Kidd (Socia! evolution), in un notevole libro di sole 360 pagine, va subordinato a certe condizioni. perchè possa assumere reale attuazione nello estrinsecarsi. I Governi e le classi dirigenti ,Ai tutti i paesi, e peggio anzi nella civile Europa, non soltanto restii ma in gran parte avversi fino all'idrofobia al movimento ascendente, seguito dallo sviluppo della coscienza collettiva dei lavoratori, s'adoperano con ogni arte ma indarno per impedirlo. È vero per tanto ciò che lo stesso Kidd osserva circa le condizioni favo• revoli, che debbonsi verificare perché il progresso di una società od istituzione umana abbia ad agevolarlo e favorirlo. Prescindendo dalle distinzioni di 1•azza ed ambiente, · e dalle ulteriori circostanze, che più influiscono a disegnare i peculiari profili d'un paese, e le vie di progresso, che in conseguenza esso deve proporsi di percorrere, nelle presenti condizioni d'ogni nazione anche la più progredita del mondo civile, la causa precipua, idonea a favorire o ad impedire, per lo meno a rallentare ogni progresso ulteriore morale ed economico, è riposta nella volontà generale o colletti va, c nel suo adeguato e necessario sviluppo. Vi è però anche al dì d'oggi un elemento piit o meno sop1•apposto in ogni na,,ionc ed é il suo Governo; e ove tjuosto iavorisca lo sviluppo dello atti viti più

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