RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI vita possa risorgere là onde passò già il soffio della morte; e che nessuna potenza di spirito o suo traviamento possono vincere un senno naturale non anco per infermità degenerato. Nè questo può credere che volesse dire lo scrittore, chi lo conosca. E tale difetto parmi di ordine eminentemente estetico; come quello che contraddice al punto di vista dal quale ci appariscono rappresentati i fatti. E non che essi siano sforzatamente p .•eparati ! Che anzi è pregio dell'opera la naturalezza del loro procedere e svolgersi: ma per quanto naturalmente si palesi, ,il punto di vista è pur semrre evidentissimo; e compiuto il dramma, vorrebbesi veder compiuta anche l'idea che lo anima. O se non altro vorremmo vederla rimanere al tutto insoluta, qual riproduzione di un fatto e proposizion di un quesito che ne costituisca il ·significato intimo, e che lo scrittore non possa o non voglia. risolvere, come non è suo debito. Anzi qui, per eccezionale attitudine della concezione, c'era forse modo a lasciare in piena. luce l'altissimo bisogno che lo spirito ha della religione e dimostrare così la tesi, lasciando insoluta la situazione col partirsi del marito per la guerra e il rimanere sola e disperata la moglie. E quando pure pienamente e logicamente fosse sviluppata la tesi, nè con danno dell'arte, che se ne cave1•ebbe di utile e di possibile? Il mondo checchè se ne dica, addietro non torna. Il progrediente cammino può solo far paura ai deboli e timorosi, che non hanno occhio che sappia intraveder l'avvenire, nè cuore capace di sostenere lo sgomento di un primo riconoscersi soli nell'universo; e preferirebbero rinculare verso confortevoli illusioni, a procedere coraggiosi nella via del vero. E a seguire altra via doVl'emmoci mettere a studiar la natura della quale c' importa d' impadronirci, e l'uomo che dobbiamo reggere e correggere ; però non in sè stessi e quali realmente sono, ma fuori di essi, e in guanto essi certamente non sono: consicler.i.ndoli attraverso una illusione teleologica che li supponga preordinati a un fine, piuttosto che dall'aspetto disteleologico, come semplici prodotti di forze puramente naturali. Sicchè leggi, e istituzioni ed educazione e giudizii ; tutto quanto insomma si va or ora appena rifacendo, resterebbe fondato ab eterno sull'errore. E l' uomo, che solo conoscendo la sua vera natura può attendere a migliorarla, reste1•ebbe imprigionato fra i ceppi delle dottrine ontologiche. Ma, via, buona gente I Il mondo cammina, e voi non siete buoni da buttargli bastoni fra le 1•uote: il mondo cammina, ed andrà molto più lontano che non credete, senza lo aiuto del padre, del figliuolo e dello spirito santo: perchè gl' istinti sociali (leva gigantesca che spinse l'uomo fuori dello stato di semplice bruto, e ne fece un ordine al quale appartennero Dante, Copernico, Newton) lo spingeranno più oltre ancora che non osi egli stesso desiderare. Ma con tutti i difetti che vi comunicano gli errori della tesi, lo ripetiamo, il libro è bello e riesce caro anche agi' increduli, perchè fra mezzo le chimeriche venustà del romanzo simbolistico, da canto alle mistificazioni di una psicologia tutta sofistica, sulle contorsioni di stiracchiati morbi passionali, sulle più o meno stentate apoteo3i del priapismo, sorge alto semplice puro ed umano. Gumo ANDREA PINTAOUDA, SPERIMENTALISMO SOCIALE. Il minimo del salario nel Belgio. Il bollettino dell'Ufficio del Lavoro belga annunziava nel '94 come il consiglio provinciale della Fiandra orientale avesse tentato delle esperienze, introducendo, a titolo provvisorio, l'obbligo di fissare un minimo di salario, la durata del lavoro, e anche l'assicurazione contro gli accidenti, ne' quaderni d'oneri delle aggiudicazioni pubbliche di lavori. Per ciò che riguarda i salari, gl'impresari dovevano indicare il minimo di salario che fissavano tanto per gli operai quanto per gli apprendisti e per gli aiuti, e il numero massimo di questi che avrebbero potuto impiegare. L' amministr.a.zione provinciale poi assumeva l' incarico di veri1ìcare se il tasso del salario e la proporzione degli aiuti proposti risrondessero alle condizioni comunemente ammesse nella regione. Poi il bollettino dell' Ufficio del Lavoro tornando di nuovo sull'argomento annunziava che le esperienze han dato risultati incoraggianti, e che i provvedimenti sul minimo di salario e sulla durata del lavoro sono adottati a titolo definitivo da i 6 consigli provinciali delle Fiandre orientali e occidentali ; e il consiglio comunale di Gand pensa di applicare quelle misure nelle imprese dei lavori municipali. Ora la Camera dei rappresentanti, al 3 di giugno scorso - su proposta di un deputato di destra - votò durante la discussione del bilancio dei lavori pubblici, una risoluzione che tende all'inscrizione della clausola di un minimo di salario nei quaderni d'oneri per le aggiudicazioni publiche èlei lavori eseguiti a conto dello Stato. Scioperi e lockouts nella Gran Bretagna, Secondo il resoconto annuale publicato da.Il' Ufficio del Lavoro inglese il numero de' conflitti operai avvenuti nel Regno Unito, è stato di 1061, tra scioperi e lockouts, con 324.245 operai ridotti alla disoccupazione, e 9.322.096 giornate di lavoro perdute. Il numero degli scioperi fu di 1.040 nel '90, di 906 nel '91, di 700 nel '92 e di 782 nel '93, e in questo ultimo anno furono colpiti 636.386 operai, con 31.205.062 giornate di lavoro perdute. Nel 1894, 230 conflitti avvennero contro una riduzione di salari; 233 per un aumento di salario; 8 per una diminuzion~ della giornata di lavoro; 219 pro o contro una modificazione del regolamento di fabrica; 74 per la difesa della causa sindacale (unionism), ecc. La maggior parte de' conflitti accaduti nel '94 furono composti per via di conciliazione o in ssguito a trattative tra le parti; però per 147.044 operai (ciò è più di un terzo del totale degli operai in isciopero durante l'anno) i conflitti terminarono con la loro sottomissione, pura e sem_E,lice.
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