Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 1 - 15 luglio 1896

R[VISTA POPOLA.RE DI POLirICA LETTERE E SCIENZE SOCIALl avvenimenti, che confermarono le loro previsioni nella politica economica, interna ed estera. Si spiega, quiudi, che quanti amano il quieto vive1·e e non Yogliono affrontare i pericoli di un mutamento violento e profondo, attendano la salvezza dalla Estrema sinistra; e ciò mentre i partiti pii1 decisi - repubblicani e socialisti - ne proclamaròno la imminente scomparsa, perchè la credono sorpassata dalle loro aspirazioni, che scambiano colla realtà. Sembrami, adunque, opportuno dire rapidamente cieli' Est1·ema sinistra: della sua storia, del suo programma, della sua azione in Parlamento e nel paese, della sua p1·esente posizione, e del possibile suo avvento al governo. Accennerò, senza svolgere e senza documentare; chè troppo senza dubbio dovrei dilungarmi in caso diverso. Agostino Bertani, uomo raro per le sue svariate qualità - cittadino bene definito da Bovio: con dizionatamente nionarchico e condizionatamente 1·epubblicano - tenne a battesimo l'Estrema sinistra e la trasse dal seno della sinisti·a, 'colla quale per lungo tempo si era confusa. L'Estrema, da principio composta di pochi deputati - non arrivavano alla diecina - ad ogni nuova elezione vide crescere le sue forze a danno degli altri partiti. fu calunniata e derisa dai govervatori che divenuti opposizione l'accarezzarono; e in ciò si distingue dagli altri l'on. Sonnino, che continua ad odiarla da deputato come l'orliò da ministl'O. Pu quasi empre combattuta da tutti i ministeri - eccettuato foese il primo di sini'.Ytra e quello Cairoli-Zanarclelli; ciò che le giovò: la persecuzione agì eia fuoco purificatore. Deprctis fu dei più mutevoli a suo riguardo; Crispi imece fu il più feroce nell'avversione e il pit'.1 in istente nei tentativi di demolizione. Se altro non potern contrn i suoi uomini gridava irato: siete pochi! non vi temo! E ali' indomani di Abba Cari ma nel momento in cui apparecchiaYasi a scomparire per ·empre dalla scena· politica, tutte le sue energie concentrò nel prorncarla udando e minacciando .come uno ossesso coi pugni levati verso la « montagna»: rimm-ro al gourno pe1· mantenere l'o1·- dine pubblico! E l'avrebbe mantenuto di gran cuore facendo ma. sac1·are gli uomini, che lo aveYano schiacciato sollernnclo la inesorabile quistione morale, Tra C1·ispi e l'Estre111asi,1islra ci fu sempre insuperabile incompatibilità. Pii1 volte con gioia manifesta o dissimulata si annunziò la scomparsa del gruppo radicale dal Pai-larnento e se ne cantò il Deprofundis; e più volte esso si riaffermò vivo e vigoroso. Oggi conta nel suo seno uomini, che mostrano competenza nello studio delle cose economiche, finanziarie e mi]itari; ebbe sempre valenti oratori e possiede un' insieme di energie e di competenza, che la fa ritenere matura per il governo. Come la Est1°ema usciva dalla indistinzione della sinistra nel 1876; così dal suo seno, lentamente da principio e con moto eccelerato oggi, si è venuta verificando la secessione da un lato del gruppo schiettamen\e repubblicano e dall'altro di quello socialista. Il distacco di elementi preziosi non l'ha fiaccata; non l'ha diminuita cli numero e di vigoria. II. Chi guarda alla superficie e pensa che nella fenomenologia sociale esistano distinzioni recise e tagli netti sentendo che dall'Estrema si sono staccati repubblicani e socialisti può immaginare che il programma suo sia anti-repubblicano e anti-socialista. Se così fosse essa sarebbe da un pezzo al governo. Per la parte economica e per la politica, nella .l'sti·ema sinistra non vi sono contorni precisi ; c'è del vago e dell'indeterminato; vi sono delle zone intermedie assai vaste. L'inconveniente, se tale è, lo ha comune con tutti gli altri partiti politici italiani - meno col neonato socialista. Potrebbe considerarsi come anti-socialista se essa seguisse rigidamente le teorie individualiste ed ortodosse. Invece essa è anti-marxista nella sua grande maggioranza; ma veri individualisti tra i suo membri non conta che l'on. Diligenti - che lo è con coscienza -, cui si avvicinano più o meno gli on. lmbriani, Vendemini e Antonio Gaetani di Laurenzana. Gli altri sono intervenzionisti; cioè: p1·0fessano la dottrina sull'azione dello Stato eh' ebbe a Destra un g1°ande propugnatore nello Spaventa ·e che più si avvicina alle vedute <lei socialisti. L'intervenzionismo, anzi, mi pare che equivalga al p'rogi·amma 11iinimo del partito socialista intemazionale che rappresenta la parte della dottrina marxista destinata a trionfare in un avvenire non troppo remoto. È anti-repubblicana la Estrema sinistra? Meno che mai. Tutti i suoi membri - non esclusi, forse gli frregolari - hanno in cuor loro la repubblica; nel suo avvenimento non scorgono che una quistione di tempo e di modi. Ciò spiega perchè riescono sospetti ai monarchici convinti ed invisi ol· tremoclo alla Corte. Sicchè rispetto ai socialisti e ai repubblicani l'Esti·ema si può consirlerare come un'acqua madre nella quale si precipitano i p1_-imi nuclei c1·istallini. Accennai agli iri·egolari, che in ogni tempo fecero parte della Estrenia sinistra; e tali sono quelli uomini fieri ed onesti, che disgustati per gli

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