Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 24 - 30 giugno 1896

374 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI socialisti. Ora se la sua realizzazione Yiene ritenuta proficua perchè non adottare i mezzi adatti per raggiungere il fine? E mezzo adatto è quello degli accordi e delle alleanze cogli altri partiti sulla base di reciprocità di aiuti o di mutue concessioni. In Italia, in ispecie, s'impongono queste alleanze perchè qui mancano o sono povere le condizioni economiche e intellettuali, che favoriscono lo s,·iluppo della pianta del socialismo; sono necessarie in Italia, pove - specialmente nel mezzogiorno e nelle isole - le file scarse del partito vengono composte dagli elementi della borghesia ed anche dell'aristocrazia contro le quali si dovrebbero appuntare le armi sue. Alle alleanze si deve veni1·e specialmente in Italia dove, forse, non un solo socialista entrerebbe a Montecitorio senza il concorso dei repubblicani e dei radicali. E non un solo socialista penetrò nel Parlamento Inglese nelle ultime elezioni perchè prevalse la tattica dell'isolamento prediletta dagli intt ansigenti italiani. Di che oramai si mostrano cominti e il Turati e il Marchesano e il Colnago e cento altri (1). L'alleanza coi repubblicani e coi radicali in Italia e altrove viene consigliata dalla intrinseca dottrina dagli ultimi professata. I 1·aclicali, dice l'amico Rouanet - uno dei più colti e pili stimati socialisti francesi - sono intervenzionisti dalle idee profondamente umanitarie e che costituiscono un partito prezioso, nel quale il socialismo può 1·eclutare molti adepti. E che altro rappresenta r intei·venzionismo se non il prog1·amma minimo del partito socialista che accetta e propugna la dottrina di Marx? Perciò Jean Jaurès, il pili geniale dei deputati socialisti francesi, non ostante la rottura brusca avvenuta col radicalismo al momento delle dimissioni del Gabinetto Bourgeois non ha esitato a scrivere che se i 1·acticali tomassero al potere con un programma vigoroso e ardito i socialisti li appoggiereb bero. Ma i socialisti francesi non sono forse abbastanza ortodossi? Ebbene sovraggiungc opportuno l'esempio dei socialisti del Belgio: a Bruxelles poco fa si riunì la federazione socialista per discutere sulla alleanza coi progressisti ; ed essa, venne esplicitamente approvata da 2261 voti sopra 291G votanti. Terrà conto il Congresso di Firenze di questo lodevole esempio, che gli viene da un paese dove il socialismo è bene organizzato, forte e cosciente? Poco vi si può sperare ; fortunatamente le sue de- (1) Acutamente ba trattato della convenienza delle alleanze e della moderazione,oltre che il Turati in parecchi numeri della Critica sociale, A, Giardina nella Riscossa di Palermo. cisioni, con o senza scomuniche, nella 1·ealli\ non Yerranno ri.-pettate. 3° Ed ora un'ùltima parola su di un er,·ore che intacca tutta la tattica del partito socialistn italiano. Questo è troppo corriro a ,·olere rigidamente imitare ciò che si pensa, si seri ve e si fa in Germania ed è altrettanto corriYO a volere imporre una tattica rigidamente identica in tutte le regioni d'Italia tanto e profondamente diYerse per le condizioni economiche, morali, intellettuali e sociali. In questa mania di uniformità essi non Yengono uguagliati che dalla maggioranza dei monarchici nostrani, che hanno messo in pericolo l'unità della patria a forza di volere far violenza alla natura. Il par·tito socialista italiano ci tiene ad essere ritenuto seguace del positirismo ; ma esso dimentica che il positivismo è essenzialmente relatiYista nel senso che si deYe tener conto sempre e in tutto di tutte quelle rnrietà e differenze l'egionali, che come si osservano nel clima fisico, del pari si impongono - e. forse con maggrore intensità - in quell'insieme di condizioni sociali che il Trezza bellamente chiamò clima stoi·ico. E conchiudo notando che comprendo la intolleranza e la intransigenza in coloro che si dichiarano Yolgarmente rirnluzional'Ì, che respingono ogni azione parlamenta,·e e che credono nelle improvYise e miracolose trasformazioni integrali delle vigenti istituzioni con un colpo di bacchetta magica. Questa intransigenza ebbe iu Italia i uoi rapprc ·entanti nel mazzinianismo tra quelli elle Alberto Ma,·io derideYa col nome di bl'am.ini e dei quali furono campioni Dl'UscoOn,·ris e Soro Pi1·ino. Questi bramini ridussero agli sgoccioli il partito mazziniano che pure in Italia avrebbe tanta ragione di essere. Ma francamente la intransigenza in un partito nuoYo, che vuol vivere nel mondo della realtà, che accett.a l'azione parlamentare, che si dichiara es··enzialmente rositivista ed evoluzioni:;ta, non mi pare logico e sopratutto non mi pare utile. Cui giovi tale intransigenza abbiamo u11criterio sicuro per giudical'!o: ogni ,·olta che se ne ha una manifestazione a Montecitorio i pilt calo1·osi nell'app1·0· rnrla sono gli amici sinceri e fedeli del passato ministero. Se altro non vi fosse, dov1·ebbe bastare questa sintomatica a1)p1·ovazione per condannare l'intransigenza. Dr. :\. COLAJA~:-.1 Dr. Nar;oleone Colajanni - CONSULE CRISPì=. Auto-Difesa (fu sequestrato durante il periodo elettorale). L. 1,25. L'alcoolismo: Sue C0'1.seguenzemorali e sue cause, L. 3. La Sociologia cri>r.inale: Due volumi di 1300 paginP, con una grande tavola. L. 13,50. 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