Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 24 - 30 giugno 1896

RIVIS1'A DI POLITICAE SCIENZE SOCIALI 381 Il concetto della lotta clelle classi ha ugualmente subito una erronea semplificazione. Questa formola, destinata a riassumere in breve e con evidenza un tutto complesso di fenomeni sociali, ha finito, per rispondere, agli occhi di coloro che la ripeto.io incessantemente, ad una adegùata realtà: il loro spirito insensibilmente ha incarnato il simbolo. Ed é que,ta creazione della loro fantasia, che e,si ci presentano qual bise del socialismo scienti(i,~o. Riesce impossibile dividera la societa in capitalisti e la vorato1·i, in sfruttatori e sfruttati: in ogni cittadino noi distinguiamo uno sfruttatore e ed un_osfru~tato. Chiunq~e impiega danaro concorre alla c1rcolaz10ne del cap1t.Lle. Quegli che non vorrebbe sottoporsi a quest > ordinamento capitalista resterebbe fuor della legge. Meno ancora è concepibile l'esistenza d'un individuo che non fornisca alcun lavoro; egli non sarebbe neanco uomo ! Dal più opulento al più povero, dall'oppressore all'oppresso, si passa per gradazioni insensibili: fra inélividui posti agli estremi della scala sociale, vi ha completo antagonismo; se ci avviciniamo al centro, le disuguaglianze diminuiscono; la rivalità degli interessi scompare. Se fosse altrimenti il lavoratore non potrebbe divenire capitalista che per via d'una trasformazione repentina, violenta, della sua posizione: egli non si ar1•icchireùbe giammai a rilento. Altri elementi vanno complicando maggiormente la lotta delle classi; come a dire, il grado di coscienza, il genere d'occupazione dell'individuo, anche la natura dell'ambiente dove egli si trova. Per non aver tenuto conto di tali elementi, il partito socialista ha incontrato gli ostacoli ai quali io facevo testè allusione, e unicamente preoccupato dagl' interessi dell'operaio industriale, fallì nel suo intento quando volle estendere alle campagne la sua propaganda : il collettivismo divenuto la meta suprema dei suoi sforzi, è contrario alle aspirazioni dei contadini. Da ciò lotta in seno ai partiti. Ora, non vi sono che due a;lternative ugualmente temibili: o assolntamente cedere, rinunziare al collettivismo, e allora, foss'anco l' idea· lontana, niente v' ha più che possa distinguere questi socialisti dai democratici borghesi. o assolutamente sac1•ificare il contadino; dichiarare che egli dovrà sottoporsi, ed allora il partito riconosce esplicitamente come essso non difenda la causa del popolo, ma quella d'una classe speciale di lavoratori. In Germania simile quistione arreca dissensi profondi fra i socialisti democratici : essa ha formato il punto culminante delle discussioni al congresso di Breslavia. Nel Belgio il partito socialista trionfa nelle regioni dei carbonaggi e delle industrie ; nei paesi agricoli esso non progredisce punto, e purtuttavia il contadino agogna il miglioramento della sua condizione ed esige delle riforme, come lo prova il successo dei democratici cristiani in Fiandra. In Italia, il partito socialista si sviluppa nel nord industriale; il suo centro d'azione è Milano. Il mezzogiorno sfugge alla sua disciplina. Il proletariato intellettuale tende piuttosto verso l'anarchia, non essendo pòsto per lui nelle preoccupazioni del partito socialista. Finalmente la magra borghesia, soffre del movimento di concentrazione del capitale, il quale è favorevole alla soluzione collettivista. In riepilogo, dopo di aver constatato come la lotta delle classi non sia bilateràle ma multipla, noi abbiamo riconosciuto che in questa lotta il partito socialista rappresenta di pròferenza gl' interessi dell'operaio industriale. Ecco il lato economico della quistione. Mi resta a considerarla completamente nelL1. sua realtà immediata, per come essa si rivela praticamente dall'azione del partito del quale abbiamo visto quale è l'elemento che ne costituisce la maggioranza. Esiste, però, una minoranza considerevole venuta da classi differentissime. Gli oratori, i deputati socialisti, sono per la ma11:gior parte, borghesi che continuano a vivere da bor1<hesi; dunque economicamente parlando, conforme alle teorie socialiste medesime, essi sarebbero in antagonismo di interessi con gli operai, che p1•etendono rappresentare! Che ne è qui della lotta di classe? Questi signori si sono t1·asformati maggiormente in proletari, solo per aver pronunziato dei discorsi socialisti? No, essi rimangono borghesi come per lo passato, e sovente lo sono, tanto per i loro costumi, quanto per le loro sostanze. A dir breve, in ultima analisi, la lotta delle classi significa questo : tutti coloro che appartengono al partito socialista, che aderiscono al suo programma e lo sostengono nelle elezioni. sono in lotta con con quelli che lo combattono. Non è per mera deduzione di logica che io attribuisco questo significato quasi triviale, ali' insegna del partito socialista. Ecco a conferma dell'esattezza della mia definizione alcune confessioni sfuggite agi' ingenui : « Di anno in anno il movimento del primo maggio venne determinandosi ed ampliandosi fino a divenire una vera _ed egclusiva manifestazione socialista » val quanto dire dire destinata a reclamare l'attuazione del programma socialista. E ad altra parte : « Il suffraggio universale non è utile allo classi lavoratrici che fino a quando il partito socialista insegni loro l'arte di farne buon'uso ». E ciò chiaro abastanza ? La manifestazione del primo maggio non può dirsi lo slancio di un intiero popolo che chiede la sua liberazione: essa deve essere diretta dal partito socialista e aver per scopo d'indurre il parlamento a concedere la giornata di otto ore di lavoro, il suffragio universale, e giù di lì. Questo suffraggio universale non é, a sua volta e per se stesso, una buona istituzione, destinata a permettere ai cittadini di far sentire ai governanti la loro volontà, essa non otterrà felici risultati fino a che il partito socialista non l' interpetri. Alla buona, tutti questi dirnorsi vanno riassunti in queste parole « Prendete il mio orso! » ~li è, che tutti i partiti politici ripetono questa arguzia! Ognuno di essi possiede l'unico ed infallibile rimedio che deve scongiurare la crisi. Che si dia loro il potere e la nazione sarà salva! ( Continua) J. MESNIL. ./"'\.~"-..,/""\..~'\../"\._/'\../°'\J'..../'-/ /'-./'\.../'-../'-../'\../~ Tutti gli abbonati nuovi o antichi che faranno pervenire l'importo dello abbonamento entro il mese di Luglio riceveranno GRATIS l'elegante volume edito da Remo Sandron: Gli avvenimenti di Siciliae le lorocause. Aggiungere al vaglia postale o alla cartolina-vaglia centesimi 60 per le spese di posta. ~ RIVISTA TECNICO-LEGALE per gl' IngegnereidArchitetti La rivista comincierà le sue pubblicazioni col 1° Luglio 1896 e si pubblicherà in seguito ogni due mesi in fascicoli di 32 pagine con copertina. L'associazione è annuale e decorre dal 1 ° fascicolo di luglio di ogni anno, anche fatta in qualunque mese dell'anno. L'abbonamento non disdetto nel mese di maggio s'intende rinnovato per l'anno successivo. Il prezzo- di associazione è di L. 6. - Redazione e Amministrazione, Palermo, Piazza Stazione Num. 2.

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