RI'VIS'l'A Dl l>OLITICA E scrnr-1·zE $OèlALt 350 PACE O PATRIOTTISMO? (L'ultimo scritto di Leone Tolstoi) Leone Tolstoi continua la sua propaganda contro il pat1·iottismo e le istituzioni che dal pat1·iottismo pigliano origine o vita. Curiosissima propaganda, assolutamente fuori, anzi contraria alle idee ed ai sentimenti che nell'occidente eu1°opeosuscitano manifestazioni analoghe. La condanna della patria è spesso sulle labbra dei socialisti, ma Tolstoi si schierò contro i socialisti e condanna la patria in nome del cristianesimo perchè il cristianesimo è la pace, mentre il patriottismo è la guerra. Quest'idea che il patriottismo sia il termine contraddittorio della pace egli sviluppò novellamente in un lungo scritto pur mo' venuto alla luce, tradotto in tedesco sul manoscritto russo, col titolo appunto: Patriottismo o pace ? Patriottismo o pace ? segnate bene a caratteri grossi qnell'o avversativo! In esso 1·iposa l'essenza della tesi Tolstoiana : - Se si domanda ad un bambino, scrive l'apostolo russo, quale di due cose contrarie desidera di avere, ci risponde quasi sempre: Tutte e due. - Per esempio: Che cosa vuoi tu? - Andare a passeggio o giuocare in casa? lo voglio andare a passeggio e giuocare in casa! - Ebbene la stessa risposta noi abbiamo quando interroghiamo i popoli cristiani : - Che cosa volete? Il patriottismo o la pace ? - Essi rispondono : Il patriottismo e la pace - sebbene la concordanza del patriottismo e della pace sia appunto così impossibile come andare a passeggio e restare ·nello stesso tempo in casa a giuocare. Tolstoi parte dalla considerazione della recente contesa anglo-egiziana a proposito dei confini del Venezuela. Salisbury non fu capito, Clevelaud scrisse un messaggio al Senato, da tutte e due le parti scoppiarono patriottici gridi cli guerra, alla borsii. si generò il panico: taluni ci perdettero milioni di sterline e di dollari. Edison dichiarò che egli voleva inventare cannoni coi quali uccidere in un'ora piu uomini che non ne abbia mandati Attila al1' altro mondo, ed i due popoli cominciarono aprepararsi energicamente alla guerra. Fortunatamente stavolta si levarono di mezzo taluni uomini di miglior senso che dimostrarono cl1e l'oggetto della contesa non valeva il giuoco al quale andavano incontro i due popoli fratelli, parlanti la stessa lingua, pl'aticanti la stessa religione, ecc. ecc. e il conflitto fu composto. Ma non occorre una grande perspicacia per comprendere che le cause di guerra permangono e che se non oggi, domani o posclimani, fatalmente, diventerà inevitabile uno scontro fra l'Inghilterra e l'America, l'Inghilterra e la Germania, l'Inghilterra e la Russia, l' Inghilterra e la Turchia, ed allora la guerra scoppierà. Perchè? Se abitano l'uno accanto all'altl'o due uomini armati, a cui fin dell'infanzia si è inculcato, che Potenza, Ricchezza e Gloria sono virtù ,e che perciò è cosa lodevole acquistare Potenza Ricchezza e Gloria con l'aiuto dei fucili ai danni di tutti i proprietari vicini e, inoltre, se sopra questi due uomini non si impone nessuna limitazione morale, nè religiosa nè politica, è evidente che questi due uomini dovranno essere sempre in guerra fra di loro ed i soli rapporti che si potranno fra loro stabilire, saranno rapporti di guerra. Se poi fra di loro interviene una tregua questa interverrà soltanto, come dicono i francesi, pour mieux sauter, cioè per potersi scagliare l'uno contro l'altro con maggiore violenza. Gli egoismi privati. individuali non sono armati e stanno sotto il controllo della procura di stato e dell'opinione pubblica. S'e un uomo col fucile alla mano, vuol portarsi via la vacca del suo vicino o i suoi finimenti viene consegnato alla polizia e cacciato in prigione; inoltre la pubblica opinione lo vitupera come ladro e malandrino. Invece con gli Stati la cosa va in modo affatto differente: tutti sono armati, e non esiste sopra di loro nessuna autorità; il tentativo di convocare Congressi internazionali è comico perchè questi Congressi evidentemente non verranno mai dagli Stati più potenti riconosciuti; e ciò appunto perchè questi si armano per non obbedire a nessuno, ciò significa voler pigliare l'uccello col classico grano di sale sulla coda. Ma sopratutto - e questo è il caposaldo - la pubblica opinione c_he si solleva a condannare ogni atto di violenza dei privati, ritiene virtù di patriottismo ogni tentativo di ingrossare con la proprietà altrui la potenza della propria patria. Percorrete i giornali : voi troverete sempre un punto nero - le cause di guerra: ora è Corea, ora è il Pamir o le colonie africane, o l'Abissinia, o la Turchia, o il Venezuela, e il Transwall. Il lavoro cli latrocinio non cessa un istante ed or qui or là., continuamente, si conduce una piccola guerra. Perchè l'americano eia un canto vuole che l'America stia sopra a tutte le altre nazioni e dall'altro lo stesso si propongono l'Inglese, il Russo, il Turco, l'Olandese, l'Abissino e magari anche il cittadino del Venezuela e del Transwal e l'Armeno e il Polacco e il Boemo - e poichè tale sentimento non solo non viene celato, ma ognuno lo vanta con orgoglio e lo suppone negli alti-i - e poichè infine la grandezza e il bene di una nazione non puo essere raggmnto che col danno di un altra o di
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