352 RlVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI Così il biasimo del Loria, per ciò eh' egli nota di insufficienza nel Lafargue, di povertà nella sua analisi e di lacune nella sua esposizione, è fondato e ragionevole. Però il biasimo - io non posso confondere questo con la Critica - è condotto con tale preconcetto antiscientifico verso la dottrina del comunismo e con un tono di così corrente dileggio e sarcasmo che i difetti dell'autore vengono soverchiati da quelli del critico. resi questi più evidenti e gravi da una grande sicurtà di credenza e da una disinvoltura di affermazione, magnifica. E come io non debbo rispondere per il Lafargue, scelgo a illustrazione un luogo della critica dove ella si volge più tosto alla dottrina del comunismo: un luogo fondamentale perchè rivela quanto questa dottrina sia intesa dal Loria. « Come mai - dice - dal carattere collettivo (\he assumono le manifestazioni più esterne della vita può trarsi la conclusione che dunque noi si tenda al comunismo? Ma allora anche la società romana doveva movere al comunismo ... E di più; .... può credersi veramente ch'egli (l'uomo moderno) si adatterebbe ad una socializzazione che fosse coattiva e che tutte assorbisse fra le sue innumere spire le manifestazioni dell'attività umana? » Par di sognare I Ma dunque la concezione materialistica della storia non riesce che all'utopia di una socializzazione coattiva? Ma d1mque la democratica socializzazione che è la previsione del comunismo critico, non già risguarda i mezzi di produzione ma « tutte le manifestazioni dell'attività umana» ? Dunque la società romana - citata a paragone - aveva le condizioni della società capitalistica? i nostri strumenti di produzione e la libera concorrenza e un unico mercato - mondiale -, e l'anarchia della produzione, e la produzione sociale con l'appropriazione individuale del prodotto, il salariato, la crisi coronamento e autocritica spietata del sistema di produzione a capitale privato? Oh! il paragone è di molte cose rivelatore. E la scemenza di quei socialisti che dcri vano la tendenza al comunismo dal fatto di pubbliche amministrazioni che si sostituiscono a' privati, sembra - di fronte al1' argomento oppostole - una meditazione davvero profonda. Eppure I una rivista di socialisti italiani potè scrivere che la critica del Lo ria integra il .-lavoro del Lafargue. Par di sognare: e che povera visione di molti socialisti italiani I B. SALEMI. ERNESTO SETTI : Il Lamarckismo nella Sociologia. - Società Editrice Ligure. Genova, 1896. L'A. principia a svolgere la sua tesi facendo cenno dei punti principali che suscitarono polemiche fra darwinisti ad oltranza e socialisti. Osserva che ambe le parti si aggirarono sempre nel circolo vizioso del darwinismo organico e darwinismo sociale obliando o per lo meno trascurando molto gli altri importantissimi fattori sostenuti da Lamarck. Secondo il Setti se si confronta l'organismo sociale coll'organismo biologico, le applicazioni del lamarckismo risultano molto più ovvie che non le applicazioni del darwinismo propriamente detto. La tendenza di sostituire alla lotta brutale nel senso darwiniano la lotta fra gli organi e l'ambiente sostenuta dal Lamarck, va sempre più accentuandosi e « si esplicherà sempre maggiormente nell'avvenire quando il sentimento di solidarietà non più vincolato in un vi°zioso organismo sociale potrà esercitarfl liberamente la sua influenza civilizzatrice». « Nella società umana i fatto1•i intellettuali agiscono nell'evoluzione sociale in senso contrario al darwinismo e favorevole al lamarckismo ». Queste le linee generali della interessante per quanto breve opera del Setti che potrebbe non mancare di indicare agli studiosi dei rapporti esistenti fra le scienze biologiche e le scienze sociali, una via diversa e migliore da quella fin qui seguita. G. T. ~~r--..r--..r--..~ LIE:R.I :R.IOEVUTI IN DONO Descamps: Essai sur l'organisation de l'arbitrage intemational. Bruxelles. E. Guyut. 1896. Prof. Jéhan de Johannis: Sui rapporti t1·a capitale e lavoro. Firenze, 1896. Vilfredo Pareto: Cours d'Économie politique professè à l' Universitè de Lausanne. Laussanne. Rouge 1896. ' Enrico Seletti: Se il socialismo abbia fondamenti scientifici. Parma. L. Batti, 1896. L. 2. Av. G. Geraci: Ai caduti d'Africa. Caltanisetta. Ing. E. Boccafurni: Socialismo e massoneria. Reggio Calabria, 1896. L. Hennebicq: Leçon d'ouverture aux cours de Droit Naturel et de philosophie du Droit. Bruxelles 1896. Ministero di Agricoltura Industria e Commercio: Relazione sulla colonizzazione dell'ex bosco Montello. Roma, 1890. /'-../ '-../'-./'-./'../'-./~~'-./'-./'../"-/~ RIVISTA TECNICO- LEGALE per gl' Ingegneried Architetti La rivi;;ta comincierà le sue pubblicazioni col 1 ° Luglio 1896 e si pubblicherà in seguito oo-ni due mesi in fascicoli di 32 pagine con copertina~ L'associazione è annuale e decori·e dal 1 ° fascicolo di luglio di ogni anno, anche fatta in qualu~·qne mese dell'anno. L'abbonamento non disdetto nel mese di · maggio s'intende rinnovato per l'anno successivo. Il prezzo di associazione è di L 6. - Redazione e Amministrazione, Palermo, Piazza Stazione Num. 2. LA RIFORMA SOCIALE Rivista di Scienze Sociali e Politiche Direttori: F. NITTI - L. ROUX Anno Lire 20 - Semestre Lire 10. La Rivista di Politica e Scienze sociali si vende anche a numeri separati. Prezzo di ogni numero Cent. 30. Per cambiamenti di indirizzi rivol_qersi al sig. G. M0NTALBAN0: Via S. Nicola daTolentino Num. 45, Roma. Dr. Napoleone Colajanni, proprietario,direttore-responsabile. Roma, Tip. Tiberina, Via de' Gigli d'Oro 16. ...
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