350 ·-· RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI gli articoli ricevuti dall'Inghilterra alle cifre seguenti: macchino 20,063,'750 lil'e; cotonine 15,G40,000 lire; lanerie 6,5i0,000 lire. Ma i I depreziamento delle mercanzie inglesi importate in Russia è ancora più notevole. La Russia importava nel 1876 400,000 tonnellate di metalli inglesi al prezzo di 150 milioni di lil'e, ma nel 1884 la medesima quantità non la pagava che 85 milioni di lire soltanto. E simile depreziamento si l'iscontra in tutte le mercanzie, sebbene non sempre nelle medesime proporzioni. Sarebbe un errore grossolano quello di attribuire la diminuzione dell'importazione alle tariffe protezioniste e credere che i Russi paghino tutto a più caro prezzo degli Occidentali. Il diminuire della importazione si spiega molto meglio con lo sviluppo delle industrie locali. Le tariffe protezioniste, come altre cause, hanno contribuito a fare emigrare in Russia ed in Polonia un numero di operai tedeschi ed inglesi. Lodz, la Manchester polacca, è una città tedesca e non si sentono pronunziare che nomi inglesi e tedeschi nei bui-eaux delle compagnie. Dei capitalisti inglesi e tedeschi, degli ingegne1•i e dei direttori inglesi hanno introdotto in Russia le filature perfezionate dei loro paesi d'origine: essi sono all'opera ora per perfezionare anche le filature di lana fd inventare delle nuove macchine; ma è certo' - e questa opinione non è più da discutere - che le industrie manifatturiere fanno parte oramai dell'organismo russo e che delle misure libero scambiste non cambiarebbero nulla al loro sviluppo ulteriore. Immaginiamo per un istante che l'a~solutismo venga abolito e che la Russia acquisti una certa libertà politica. Il movimento industriale p1•enderebbe tosto un nuovo slancio. Questo cambiamento può compier~i più o meno pacificamente; ma per quanto differente possa esserne il rbultato definitivo per la massa dei lavoratori - restando la produzione nelle mani dei capitalisti, da un lato e l'industria divenendo libera dall'altro - un raJ_Jido sviluppo ascendente si produrrebbe in ogni caso. L'educazione tecnica che - strano a dirsi - è stata sempN scartata sistematicamente dal governo, si propagherebbe subito e, in grazia alle sue risorse naturali ed alla sua gioventù labor;osa che ora già cerca di combinare la scienza con la conoscenza del mestiere, la Ru~sia vedrebbe decuplicare le sue potenze industriali. E~sa farà da sè in questo campo del lavoro, fabbricherà tutto ciò di cui avrà bisogno e resterà tuttavia una nazione agricola. Oggi un m·lione soltanto di uomini e di donne sugli 80 milioni di abitanti dalla Russia Europea, lavorano nelle manifatture, mentre sette milioni e mezzo associano l'agricoltura ali' industt·ia. Queste cifr<lpossono triplicarsi senza che la Rus3ia cessi di essere una nazione agricola; ma se si triplicano davve1•0 si avrà la fine· dell'importazione, poiché una nazione agricola produce i suoi articoli manifatturati a miglior patto dei popoli che son cos1retti a domandare fuori il loro nutrimento. E ciò è ancora più vero per le altre nazioni euroJ_Jee,wolLO più avanzate nel loro sviluppo industriale e sopratutto per la Germania. Molti articoli di riviste, la corrispondenza scambiata nel Daity '1.'elegraph in Agosto 1886, le relazioni consolari analizzate regolarmente nei principali giornali - ed ancora più concludenti se si consultano gli originali - ed i discor;i politici, in fine, hanno chiarito l'importanza della concorrenza commerciale fatta all' Inghilterra dalla Germania sugli stessi mcl'cati della Gran Bretagna. Si può, del resto, tutto conoscere su questo so1gelto con la sola ispezione dei magazzini di Londra. Io non mi proverò a ricercare le cause del repentino sviluppo della Germania come potere industriale: esse sono molto conosciute, ed i promotori del movimento di cducazione tecnica hanno molto insistito sulla forza che attinge l'industria germanica nell'alta istruzione de' suoi operai, de' suoi ingegneri e de' suoi scienziati. Bisogna va contare per decadi altra volta prima di potere constatare lo sviluppo d'un industria: ora è sufficiente qualche anno. Venticinque anni fa, non s'importavano che 8300 tonnellate metriche di cotone greggio in Germania; se ne esportavano 8:30 di cotonine; la tessitura e la filatura er,;1,nodelle insignificanti industrie locali. Nel 1884 l'importazione del cotone greggio giunse a 180,000 tonnellate e l'esportazione delle cotonine a 25,000 tonnellate. In nove anni, cioè dal 1875 al 1884, il numero dei fusi è raddoppiato nelle filande di lana e, mentre s'importavano nel 1884 100,000 tonnellate metriche di lana greggia, si esportavano 21,000 tonnellate di tessuti di lana. Insistendo francamente su certi difetti della fabbricazione tedesca, il Dr. Francke (1) sostiene che le lane tedesche non sono affatto inferiori alle lane inglesi e che esse fanno loro una seria concorl'enza sui mercati britannici. L'industria del lino progredisco ancora più rapidamente in Germania, poichè dei 2,700,000 fusi che contava l'EuroJ_Janel 1884, questo paese ne aveva 300,000. Per la seta non la cede che alla Francia ed oc0upa 87,000 telai che producono annualmente 225 milioni di lire. L' Inghilterta sola J_Jroduce migliori fili di cotone, ma ìl signor Francke non crede, e noi non lo crediamo nemmeno, che questa inferiorità possa durare a lungo. Si fvndano già delle nuove fabbriche provviste di macchine perfezionate. E si dice che quanto prima le filande tedesche, completamente emancipate dai negozianti di Li vel'pool e dalle coalizioni (rings), importeranno direttamente il cotono greggio dai paesi d'origine. In Iscozia e nel Northumberland, si conoscono abbastanza per ammetterli i progressi del commercio dei profotti chimici in Germania e, quanto alle macchine, se in principio si è commesso l'errore di copiare troppo servilmente la fabbricazione inglese, invece di crea1·e, come gli americani, de' nuovi modelli ad uso _del paese, bisognava riconoscere che sono delle eccellenti imitazioni, le quali lottano vantaggiosamente di buon mercato con i pl'odotti esteri. Ilo bisogno di pal'lare della superiorità degli apparecchi scien- (1) Die neuestc Entwickelung des TaxtilinJusLrie in Dcn• Lschland.
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