RIVISTA Dl POLITICA E SCIENZE SOCIALI 327 * * * La provincia di Sermeuse è molto estesa: comprende ammassata intorno alla città una continuazione di case di fabbriche di officine e di carbonaie come quelle di Charleroi. Le convenzioni amministrative distinguono cinque cantoni; i capo luoghi de' quali sono Sermeuse, Trimet dove ci sono delle vetriere, Source-au-Prince piccola città circondata di grandi villaggi carboniferi, Castillon e Ronelis. Questi due ultimi cantoni sono in parte agricoli; assi formano a nord e a sud al circondario delle contrade di un carattere speciale, con popolazione sparsa, con grandi orizzonti calmi, senza fumaiole e senza rumori di fucine; la vita politica v'è meno intensa e le opinioni più conservair-ici. Pur continuando la propaganda abituale con le riunioni ne' centri industriali, i democratici-sociali ebbero molta cura di non abbandonare quei distretti rurali. E il tempo pai,sava in questo lavoro febbrile, allorquando i liberali e i clericali composero le liste dei loro condidati: deputati uscenti, nomi incolori, e nell'una e nell'altra lista un operaio. La malizia era troppo grossolana per essere efficace ! Dopo un tale sforzo eccessivo, le due associazioni borghesi ricaddero nella calma, lasciando a' loro membri ·1a cura di adoperarsi astutamente, come sempre, alle combinazioni complicate di pressioni e di influern:e. Per la domenica che .precedern le elezioni si volle tentare uno sforzo di propaganda tale, cbe il solo annuncio doveva fare un' impressione considerevule; nei cinquantadue comuni della provincia si doveva tenere un meeting socialista. Dopo infinite difficoltà si riesci quasi completamente. L'ordine di queste riunioni comparve nel giornale di Sermeuse; tutto il personale delle leghe operaie, delle associazioni democratiche era stato mobilizzato; si era fatto appello a tnt.ti gli :imi(\i r1Al1A (\it.t~ vicine e, benchè occupati dalle campagne simultaneamente combattute, ne vennero da Bruxèlles, da Mons e Charleroi : mai una tale furia di eloquenza s'era sc.atenata sul paese. Gli antichi partiti sentendosi seriamente minacciati, la qual cosa da prima non avevan creduto possibile, cercarono di attenuare la propaganda socialista, e organizzarono alla loro volte rneetings numerosi, avendo cura di far padare un protagonista qualunque- invece dei candidati, la qual cosa evitava lo dichiarazioni compromettenti. La stampa borghese gareggiava di diatribe violenti ; inondò la provincia di numeri supplementari gratuiti messi di sera sotto le poi-Le, disti·ibuiti agli angoli delle strade da uomini pagati, mentre migliaia di opuscoli rossi erano stati lanciati, ali' inizio della campagna, da gli operai, gratuitamente, per la gioia di lavorare pel partito. · li fervore dei lavoranti era così grande che i libe1·ali e i clericali stentavano a trovare i distributori. L'abbondanza dllgli stampati negli ultimi giorni fu tale c11'essi rimasero senza effetto, mentre i rossi placm·ds erano sempre letti e discussi. I democratici-sociali ebbero innumerevoli domande di 111,eetings. La riuscita di tutte queste • riunioni elettorali era per i bettolieri una promessa di facili guadagni, e tutti offrivano le loro sale, e insistevano sull'importanza speci~le della conferenza che domandavano. Là bisognarn convertire degli ostili, altroYe bisognava far decidere degli esitanti ... Ci s'avvicinava alla fine. A ciascuno dei meetings degli avversari i socialisti inviarono qualcuno incaricato di contradire, o almeno di dar spiegazioni: tutte le domande furono sodisfatte, anzi di più si tennero meetings al mattino per gli operai notturni, e altri in vallese per tutti coloro che non comprendono che qu!lsta lingua. L'agitazione popolare era estrema. Allora la borghesia di Sermeuse sentì definitiYamente che qualche cosa era cambiata nella vita politica del paese, e che una forza nuova, sconosciuta, insospettata stava per intervenire. 1 giornali borghesi presero un tono esasperato. Tutlavia non s'ebbero quelle villanie personali alle quali le lotte politiche servono spesso di pretesto: da una parte e dall'altra la discussione restò corretta e relativamente cortese. Soltanto la piccola stampa clericale perdette ogni scrupolo nel combattere la dottrina socialista: 1·iprodusse citazioni mutilate snaturate, a proposito di famiglia di proprietà di religione di patria, che fecel'O fremere gli ignoranti e i timidi. E il gran giorno arrivò. Si sapeva che nessun risultato sarebbe stato noto prim~ rii ~Ar~. _ Ma il successo s'annunziava, si avevano relazioni •di maggioranze considerevoli: i socialisti avevano, in media, più voti che i cattolici e i liberali insieme. Agli uffici del Journal de Sermeuse le noti7.ie erano insperate, i telegrammi delle altre città dicevano il trionfo dei socialisti. A Mons, a Char-leroi, a Liègi, tutta la Yallonia sembrava conquistata. I grandi capi della politica dottrinaria erano abbattuti, quasi tutta la vecchia gente faceva posto a uomini nuovi. I candidati anelarono alla Casa del Popolo, ed ebbero un'ovazione passionata e parlarono celebrando l'avrento della nuova idea, l' auro1·a che sfolgorante si levaYa. Destabel rammentò gli scomparsi, uomini di scienza e di azione, che a malgrado gli oltraggi e i sarcasmi e il disprezzo avevano
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