332 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI nè meno, quanto hanno fatto i borghesi degli altri paesi. Dunque il carattere italiano, machiavellico per quanto si voglia, qui non ci ha che ,·edere, la questione essendo d'indole purJ.mcnte economioa .. Malgrado però la maturità del tempo e dd clero, di un pai•tito cattolico vero e proprio_ in Italia non si potrà parlare finchè non sarà tolto H papale non expedit. Qiò potrà avvenire da un giorno all'altro, ed avverrà più presto che non si creda, per scansare uno scisma che si fa sempre più minaccioso. Ecco perché abbiamo creduto l'attuale risveglio un principio di organizza.zione politica ; ritardi pure, peggio per essa se nascerà vecchia e quindi mostruosa. Ma solo a tal patto la nebulosa clei•icale potrà concentrarsi e mettere su ossa e muscoli di partito politico; solo allora. - lasciando il retroscena dove si c01·rode - potrà scendere aperta.mente in campo colla bandiera. del passato clerico-feudale contro l'altra. dell'avvenire socialista. Noi, quantunque minoranza, più dei clericali invo• chiamo quel giorno, perché allora la questione sociale in Italia avrà fatto un gran passo verso la sua logica soluzione; noi ne saremo lieti perchè ogni principio di giustizia e di verità nelle lotte non può che rifulgera o diffondersi nelle masse. 1t questo il motivo segreto - malgra.do la forza indiscutibile - che dissuade il papato dal togliere il non expedit: sa che ad una momentanea prevalenza succederebbe l'opposto. Ma pure, quando che sia, per evitare un male maggiore, il papato a tale risoluzione dovrà venirci per necessità di cose. Chi non potrà invocare quel giorno:e la borghesia imperante, che alla. feroce persecuzione contro il socialismo ha accoppiato il vile favoreggia.monto verso il clericalismo, sperando di averlo sempre alleato contro di quello. Essa si è ingannata grossolanamente e presto si troverà fra due fuochi, se non passerà - come si p1evede - in armi e bagaglio nel seno della chiesa, e se il partito clericale - -anche questo si prevede - smetterà Ja sua pusHlanime ipocrisia, per tentare la. conquista de' suoi vecchi ideali. La borghesia dev'essere ben umiliata qud giorno di essersi sobbar.::ata ne' suoi ultimi tempi agli uomini di governo più tristi e pili violenti, nella speranza di vedere domina.ti da costoro gli eventi della storia ; sotto le pretese mani di ferro gli eventi rea• giscono od affrettano la 101°0marcia fatale. Che veng-a presto dunque il partito c.1.ttolico ancho in Italia.; i socialisti sono forse i soli che gli daranno il benvenuto I 0. Bm;AGJUSO. In questo momento in cui si parla tanto del- !'Africa, il volume del· Dr. Napoleone Colajanni - POLITICA AFRICANA - è di grandissima attualità. Gli abbonati lo avranno al prezzo di L. 1,50. Biblioteca Gino Bianco Il Primo -Maggio 1896 Della festa d~l 1° Maggio si è ormai tanto parlafo e spesso con tanta. inconsapevolezza delta sua significazione e del suo scopo, che a noi parve meglio non concedere nulla nè al nostro augurante desiderio d'una affermazione grandiosa del proletariato internazionale, nè alla nostra })revisione giustificata.mente piena di sconforto. Prefdimmo dunque a.spettare il fatto, come quello che contro al desiderio avrebbe detto la possibilità, conseguente dalle condizioni politico economiche delle nazioni e sociali dei lavoratori; e contro la pi•evisione - che può aver sempre qualcosa. di soggettivo che la renda Yuota come una bolla di sapone - avrebbe posto la. realtà, come tale lreziosa. di indicazioni e di ammaesiramento. La cronaca è presto fatta : gran parte dei lavoratori non si astenne dal lavoro; i fedeli celebrarono con conferenze e qualche bicchierata la festa internazionale che, nello stesso giorno, in tutti i paesi a. produzione capitalistica, devo affermare la solidarietà d'interesse fra coloro che del capitalismo sono le creature economiche: i prvletari. L'ordine fu dovunque serbato, e gli incidenti avvenuti nel Belgio e al Prater di Vienna furono dovuti a circostanze speciali, occasionali, che C-.)n l' intento e le manifestazioni del 1 ° Maggio non ànno prorio nulla da vedere. Quest'anno mancarono anche le colos ;ali manifestazioni di Londra. • Non possiamo, è evidente, in un articolo di rivista muovere dallo studio della situazione di ogni paese p3r vedere cosi la ragione e il valore diverso dello stesso fatto, come pure ciò che v' à di analogico. Ci domandiamo soltanto: Fose è diip.inuita l'azione di quelle cause che àn fatto sin oggi sperare e chiedere la modificazione de' rapporti esistenti, iniquamente grJ.vosi sui lavoratori? O non più tosto è diminuita in questi lavorato~; la. fede nell'agitazione del l O Maggio dopo la vanità della prova? Nè l'uno nè l'altro, crediamo. Certo, si sperò troppo fin ora da questa manifestazione la quale non poteva e non può ancora significard o mostrare altro che, dopo 40 anni da quel Manifesto che esortava i proletari di tutti i paesi ad unirsi, il proletariato rag,;iunge la po:;sibilità dell'unione e dcll' intesa. Ciò è dire che d,dlo sviluppo complessivamente unitario dei mezzi di produzione e di scambio, sorse o viene maturando l'unità potenziale della classe nata da i nuovi ra.pporti. Significazione alta di nuova fase storica., dimostrazione ·sufficiente della conscienza di essa. Invece si cambiò il mezzo col fine, e ciò cho do• veva opportunamente e adattamento essere il motivo,
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