310 R[VISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI Lascio stare l'ajuto che i socialisti danno alla domocrazia: è proprio quello che la corda può dare all'impiccato ; e constatato che ora, come pel passato, alcuni socialisti intransigenti facciano da provocatori contro la democrazia, vengo all'osarne di questo brano del Bonomi in cui il vero e il falso sono confusi in modo non compatibile in un interprete della concezione materialista della storia, che dovrebbe essere dotato di una sufficit,nte dose d'infallibilità. Per quanto superfluo avvertirlo si deve ricordare che rivoluzioni senza il concorso del proletariato non possono avvenirne i,iù con le armi perfezionate e colla perfezionatissima disciplina dei numerosi eserciti permanenti, contro i quali occorrono masse sterminate di combattenti, il cui intervento deve demoralizzarli. Si possono raccogliere queste sterminate· falangi senza il concorso del proletariato che in lta-- lia da solo rappresenta oltre 1'800t0 della popolazione totale? La lotta senza il concorso del proletariato non è possibile; ma il proletariato nel settentrione, nel trrreno della rivoluzione, secondo la giusta osservazione di Turati, di repubblica non vuol saperne perché ha appreso che repubblica e monarchia si equi valgono ; che la repubblica, anzi, fa. gl'interessi della bor.;hesia meglio della monarchia; e che non vale la pena, ,1uindi, di versare nè una stilla di sangue, nè una goccia di sudore per una istituzione, che si dovrà combattere appena nata. Siamo dunque in un circolo vizioso : la repubblica deve farla la borghesia; ma la borghesia, anche volendolo non può farla senza il concorso dei lavoratori. Ciò basterebbe a spiegare la paralisi da cui sarebbe colpita la parte della borghesia ch'è repubblicana sincera. Essa sa che se scendesse sul terreno da sola sarebbe maciullata con una spaventevole facilità e rapidita. Questo sa, e si comprende che essa rifugga da un sacrifizio perfettamente inutile, che servirebbe soltanto a procur.i,re ai purissimi socialisti un ghigno di soddisfazione per la disfatta dell'odiato partito affine. Continuiamo nell'esame della situazione reale. Il signor Bonomi per la ignoranza sua della composizione e della qualità della parte della borghesia ch'è coscientemente repubblicana ha attribuito a questa tutti i difetti che vanno alla massa ordinariamente inerte e che merita le accuse, che le vengono scagliate. Sono anche io convinto che quest'ultima è capace di morire d'imbecillità e di pigrizia e credo ami che essa non si dia. neppure la pena di pensare ad una repubblica, che le possa venire da una Sedan qualunque e che non sarebbe quella vagheggiata dai repubblicani coscienti, che seguono gl'insegnamenti di :1Iazzini o di Cattaneo. Questa massa imbecille e pigra pe1· protestare contro un ministro delinquente, che consumava la 1•oyina della patria, ha avuto bisogno di un disastro nazionale cd è tanto vile e smemorata, che potrebbe tra non molto subirlo di nuovo e cantarne le lodi. Non si esclude, infine, che ci sia una parte - non grande, però - perchè la buona coltura politica in Italia è poco diffusa - della borghesia la qualo vedrebbe di buon occhio la repubblica per calcolo bene inteso, ma ohe ha paura che affrettandola aprirebbe una breccia nella organizzazione presente e dalla quale potrebbe passare il socialismo. E nel socialismo per lo appunto vede l'ignoto, che non la rassicura. Ma chi potrebbe darle torto ? Proprio questa paura dell'ignoto alimentata dalla propaganda del socialismo intransigente, ha contribuito per noo poco a far durare per oltre due anni il ministero Crispi. Siffatta propaganda - causa le speciali condizioni intellettuali del nostro paese - ha fatto ·perdere alla causa della moralità. e della libertà gran parte della borghesia intelligente senza farle guadagnare, specialmente nel mezzogiorno, le classi lavoratrici ancora analfabete, che capiscono poco la repubblica e molto meno il collettivismo. * * ll sig. Bonomi, dopo aver seppellito, colla bavarderie solita in alcuni suoi compagni di fede, il cadavere della Lega pe1· la libertà supera se stesso scrivendo : « Io credo che la democrazia in Italia non « saprà mai dai ci nulla di vitale; essa non oserà mai « allearsi al proletariato socialista in una lotta aperta « contro il parassitismo dell'elemento militare capeg- « giato dalla Corte. Forse, so non interverrà qual- « che cosa d'imprevisto noi arriveremo colla mo- « narchia fino alla vigilia della società sooial sta. «: L'ironia della sto1·ia vo1Tà che la 11wnarchia :.i « salvi 11er volontà degli antichi repubblicani ». C:ho la democrazia non dovcebbe allearsi coi socia,listi dello stampo del sig. Bonomi sa1·obbc cosa umana. Per quanto essa abbia fatto la figura di quel buon diavolaccio di Don Abbondio - è il sig. Bonomi che lo assicura - pure non dovrebbe sentirsi lusingata di entrare in un'alleanza con un partito, che apertamente dichiara - almeno per bocca di alcuni suoi capi - di volerla abbracciare per sot~ focarla; con un pa1·tito che si riserborebbe di vituperarla e di apprestarle pedate nel sedere da mane a sera. Ci vorreblie quella rassegnazione cristiana, che per parte mia non saprei mai raccomandare. Pure, la democrazia. ha mostrato di possedere tanta rasscgnaziono ed ha invocato ripetutamente l'alleanza col partito socialista. La rassegnazione forse le sarà venuta dalla convinzione che non bisogna confondere la causa do] pr0letariato socialista con quella di alcuni che papeggiano in suo nome. Chi afferma, adunque, che la democrazia non 03erà allearsi col proletariato socialista mentisce allegramente o è un asino, che ignora la storia del pr.iprio plrtito e non conosce gli articoli del credo formulato nei vari Congressi e le scomuniche minacciate contr.> gli eretici che li dimenticasset•o. Sono precisamente i socialisti puri e intransigenti, che hanno stabilito come caposaldo della loro tattica la guerra a morte contro i 11artiti affini; e se non la guerra a morte la proibizione assoluta di un'.allean7.a con loro (1). Accusare i repubblicani (i) Questa la teoria del socialismo puro ed ortodosso; nella pratica ... elettorale l'alleanzacoi radicali non è stata respinta. Di che non lì biasimo.
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