\ .. RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI 287 i quali il Pantaleoni e il Pareto - combattono il vigente ultra govemamentalismo. Non è vero che i socialisti vogliono distrurre la famiglia; desiderano trasformarla e migliorarla pe1~ chè qual' è attualmente è pessimamente organizzata. Ne conviene l'individualista Spencel', aggiungiamo noi. Il socialismo è poi una semplice quistione di stomaco? E se lo fosse? Dalla buona alimentazione dipendono la salute, l'energia, la produttività del lavoro, il carattere. La statistica, contro Garofalo, prova che l'alimentazione è deficiente tra i lavoratori. Questa pretesa quistione dello stomaco è in intimo rapporto coll'istruzione, colla educazione, colla sincerità del voto elettorale, colla civiltà. E non è lo Spencer che proclama che l'avvenire è del popolo meglio nutrito ? Intanto è innegabile che i maggiori mali attuali, prostituzione e delinquenza, sono il prodotto del presente ordinamento .economico sociale. Potranno estirparli totalmente la equa ripartizione dei beni e la buona educazione del popolo ? Lo nega Garofalo - come lo neg:1va E. Ferri - ; è basato, però, sulla esperienza e sulle statistiche il teorema formulato da N. Colajanni nella Soc-iologiaCriminale: « in una ·« data società la minima delinquenza si ottiene con « la sicurezza del possesso dei mezzi di sussistenza « con la stabilità nella condizione economica e· colla « massima uguaglianza nella distribuzione della rie- « chezza ». In quanto alla pro3perità il socialismo vuole che essa sia il prodotto del!' onesto lavoro e non del losco aggiotaggio che produce i miliarqari lasciando nella indigenza i veri lavoratori. La fase della proprietà C)!lettiva è co!'llinciata coi servizi pubblici e col socialismo cJmunale e coli' incremento della proprietà sociale; farà altri passi innanzi colla sostituzione del monopolio a benefizio collettivo al monopolismo a benefizio dei privati. Il divenire ddla proprietà collettiva è fatale; il lavoro diviso rende necessaria la cooperazione; la cooperazione e i grandi magazzini sociali preludiano alla grande trasforn;iazione, e in suo favore sta la legge del minimo mezzo. Lo Stato sarà lo strumento di tale grande trasformazione, avvenuta la quale ci sarà aumento sensibile nella produzione della ricchezza. Il socialismo infine non è nemico della patria vera; lo è di quella falsi patria c di quel falso patriottismo che condusse1•0 e conducono : ad ojiare la patria degli altri, a conquistare i popoli deboli ed opprimerli, ad onorare i grandi massacri di migliaia di creature innocenti. * * * Ed ora ci permetteremo poche osseryazioni. Lodiamo nell'autore il rispetto verso il socialismo di Stato, di cui non nega la utilità; ed alcuni ccipitoli interi - ad, e3e:npio quello sulla questio:i.e dello stomaco. Dissentiamo dallo Scarabelli là dove afferma che la miseria è la causa del m:i.g;iore an:1lfabetismo della Sicilia e avremmo desiderato maggiore chiarezza e precisione nel discutere sulla proprietà come pr.idotto di lavoro onesto in vista. regime .... collettiL'A. si volle intrattenere sulla distinzione tra socialismo e anarc'.1ia denunziando la deplorevole confusione fatta da Fiorentino, Garofalo, Nobili-Vitelleschi - alla cui compagnia poteva unil'\3 il grande ignorante, F. Crispi -- ; ma non ci pare felice l'affermazione che tra anarchici e socialisti ci potè essere unione sinchè il socialismo non fu altro che critica, perchè allora l'unione dovrebbe ancora durare, se altra ragione di divisione non esistesse : infatti il socialismo non è altro anco1•.i, che critica. Questa la verità. Gumo P0MPILJ: · Leone Tols!oi - Discorso - Milano, 1895. Leone Tolstoi, singolare figura d'uomo, d'artista e di teosofo umanitario, è, forse. fra, gli scrittori viventi quegli che meritamente godtl ora nel mondo la piÌI grande rinomanza. Il suo nome venerato da molti nella sua patria e specialmente dagli umili contadini, è noto ad ogni persona colta di qualsiasi ·paese. Ma l'indole del suo ingegno è cosi variata e complessa, e cosi ricca di contraddizioni organicamente congiunte fra di loro; sono in lui tante e diverse le natur,di attitudini e doti pur mentre appare rigidamente austero, è sempre amorosamente buono; nei suoi scritti, cui l'arte irradia quasi sempre, le osservazioni es1tte e le più semplici ed evidenti verità sono cosi legate con inflessibile logica a mistiche stranezze, ed, a volte, a p1r..1do3si, che non è facile cos.i, ritrarlo completamente ed in poche pagine mostr<-1rnegli opposti aspetti, i contrasti e spiegarli. Pure il Pompilj volle, in questo discorso, provarvisi, e vi riuscì in buona p:trte. Dalle condizioni fisiche, morali e sociali della sterminata Rus,ia; dal pop Jlo che vi abita e componesi di varie razze, 110:1 ben fuse insieme; dal mistico panteismo orientale che vi domina; dai diversi elementi di nuova civiltà che d'.t più lati vi s'infiltrano e penetrano insieme al nascente sviluppo letterario; dalla organica co3tituzione del 'l'olstoi ; dall'illustre famiglia onde questi usci ; dalla prima educazione che ebbe, e dalle tendenze artistiche e religiose, che variamente manifesta, il noslr..> A. trae gli elementi necessari e le ragioni a spiegare la complessa natura del grande e geniale romanziere russo, che ora si per.le in un mist_ico panteismo ·umanitario ed a propaga1·e una nuova religione. E nell'insieme il discorso del Pompilj riesce dilettevole ed istruttivo. G. R. C. PAUL BOILLER: Les trois Socialismes - Anarchisme, Collectivisme, Réformisme. - Paris, Felix Alcan, 1893 (p. 477). È questo un libro dove la copia delle utili cognizioni non manca, e neppure l'arté di volgerle al fine, cui mira l'Autore. Se non che questi ha del socialismo un concetto assai vago ed indeterminato ; e quindi /
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==