Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 16 - 29 febbraio 1896

246 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI giuridico alla evoluvione economica e a dare per ciò al diritto in quanto è legge o sanzione, una ùase po- · sitiva anche più tangibile di quella che la ~cuoia storica gli assegna. (Carie, La vita del diritto nei suoi rapporti con la vita sociale, Torino, fratelli Bocca, 1890, pag. 360). Cotesta base positiva è fornita da quella espressione dinamica della vita che si chiama bisogno, onde scaturisce la legge dello sviluppo del fenomeno economico, cioè la tendenza al migliore adattamento seguendo la linea di minore resistenza, alla stessa guisa che la legge dello sviluppo dei fenomeni naturali è la tendenza all'equilibrio sulla linea di minore resbtenza. Questa è legge meccanica di adat• fa.mento vitale, quella è legge psicologica di adattamento bio-sociale. (Vaccaro, Le basi del diritto e dello Stato, Torino, fratelli Bocca, 1893, c.1po IIL0 ). Sicché, il fenomeno econom'co presuppone l' uomo sociale e trova la propria espressione nelle azioni dovute al desiderio di liberarsi da un dolore, o di s~emarlo e di evitarlo con coscienza del fine ( donde il feno:neno etico). La legge per la quale si est,lica.no coteste applicazioni dell'attività umana è la legge d'el minimo mezzo limitata e temperat:i. dalle necessità sodali. • L'orlino di queste necessità sociali for.na il pl'imo nucleo dei fenomeni giuridici; cioè di quegli atti o fatti umani che all'uomo, in arplicazi0ne della lt-g ;e del minimo mc:::zo, è necess:1riamento imposto di tare o di non fare, e non può fare o non fare clte in 1111 determinato molo o non diversamente. Nasce cosi il diritto corno una n<ce~sità reale e razionale che si impone così ali' indi viduo come alla collettività, c:oè corno forza specifica dell'organismo saciale (ArJigò, Vaccaro, Op. cit. p..1g. 359). Esso ha per caus:1 intrinsec(i il bisogno, per cau,a estrinseca la limitazione delle cose e delle persone; una causa subbiettiva est,·inseca del pari economica, perchè finito il potere del suo soggetto, ed infine, ha economico lo scopo, che è la soJdisfazione del bisogno. - Di qui la economicità de!Li base del diritto. È la funzione del diritto è sociale, perché sociologico è il fenomeno economico, in quanto questo si attua per raggiungere scopi rappres3ntanti ne,:essitàsociali o esigenze relati ve al benessere generale di tutte le unità scciali o dell' intiero aggregato. Di qui il suo carattere di edonismo sociale, di edonismo storico caratterizzato dall'altruismo, ada ttantesi alla legge della selezione. Dalla correlazione di sviluppo contcm1,or.rneo di alLività omogenee, si srnlgo una serie di fenomeni esclusivamente sociali: l'associazione delle forze organiche - degli strumen!i da lavoro - delle armi di lotta - la divisione naturale delle industrie - la divisione tecnicci del lavoro - l'accentramento dei capitali - la coopera:::ione - il mutualismo. « Sorgono dap, rima come mozzi di adattamento di una coppia, poi tra gruppi semplici, poi tra. gruppo e gruppo e quindi tra. gruppi composti. « Con l'allargarcii del rappor:o dell'individuo alla coppia, al grnppo somplice, al gruppo composto, si allarga. la funzione del 'fenomeno economico, il quale c1 llargandosi a sua volta, assume carattere etico e funzione etic,t, c::in,tter.J 0iuridico e funzione giuridica, fin tant::> che, r.conosciuto indispensabile ptr il funzionamento dell'organis:no sociale, assume carattere e funzione sociale, e di viene quindi so;,ti-ato determinatore di fenomeni influenti su tutto l'o1din e dei fenomeni sociali; diviene, cioè, fenomeno giuridico con funzione sociale ». Avv. VITTORIO OLIVIERI. ~/'-./ /~'-./"-/'~'-../'-../'\.../"' Laclientdeleallbeancphoepoliatariliane D()po aver fatto della teoria ( l ), veniamo ora ad un arg0mento palpitante di attualità: all'ultima e rcicent.i St ..tistica delle Banche Popolari italiane. Riproduciamo qui i dati presentati dal Luzzatti, il quale continua ad ingegnarsi d'es 1lta·re gli utili effetti dd!e nostre banche, pur mettendole in confronto colle tedes~he. Il Luzzatti presenta il pro,petto di queste in rapporti percentuali abbastanza espliciti e ciò non fa in modo esatto e sufficiente per quelle italiane. Giova osserva.re che di 405,341 so !i d..iti nell'ultima statistic:1, pé'r sole 368,199 si conosce la professione. Pcevalgono i piccoli agricoltori che sono 88,803, e i piccoli industriali e commercianti: 92,!:\63; s3guono gl' impiegati e professionisti: 69,423; gli operai gi(\rualieri: 29,864; i contadini giornalieri 17,165. Anzitutto siffatta statistica è insufficio1,te o manca delle necessarie distinzioni a concludere con esattezza I soci dati d:J-lla differenza: 405,3H-308,199=J7,l42 non si sa a qual categoria appartengano; ma poiché manca quella dei grandi e mediocri proprietari e capitalisti, tutto far.: bb_e sospettare che di questi sia stata omrssa la rJgistrazione. Ma poiché ciò non sarebbe sincero, non vogliamo credn'.o. Lasciamo quindi do1·:niN questi 37,142 soci d'ignota provenienza, e occupiamoci degli altri. I piccoli agr:coltori (88,803) così caratterizzati, non è d itto su quali dati e criteri, per l'esperienza da noi fatta delle Banche Popolari dobbiamo proprio ritenerli in massima parte appartene'lti ad una media e aùbastanza agiata condizione. In oltre rimane pur qui ignoto in quali proporzioni e con quale frequenza, essi siano stati sovvenuti, nella duplic3 qualità loro di azionisti e clienti. La stessa cosa può ripetersi al riguardo dei piccoli industriali e commercianti (92,963) e degli impiegati e professionisti (69,423), per i quali è chiaro che in gran parte sono da ascriversi alla mezzana borgh,-sia, che pur in parte a modo suo lavorando ha fruito e fruisce per fas o per nefas di tutti i Yantaggi della classe, cui ben a ragione si considera d'appartenere, giovandosi delle influenze dirette o indirette del ca.pitale, che reca i suoi floridi e sicuri effetti a tutte e quattro lo dette categorie di industriali, commercianti e professionisti. Ma veniamo ai prospetti. (1) Veggasi l'articolo nostro - Coopera~ione e collettivismo - N. !•I di questa Rivista.

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