244 RIVISTA DI t>OLI'i'tcA È SCIENZE SOCIALI catastale già si provvide colla legge del conguaglio 14 luglio 1864, beninteso con tutta quella perfezione che possono avere le cose umane e specialmente fi. nanziarie. Per ria/fermare l'esistenza di questa i,retesa spe• requazione si sono pubblicati testè statini in cui figurano la superficie in ettari dei compartimenti catastali ed i contingenti d'imposta assegnati a eiascuno. Quindi si è diviso il contingente d'imposta per gli ettari facendo poscia il confronto di un quoziente ottenuto in un compartimento con quello di un altro. Ma questo sistema evidentemente è ben lontano dal condurci alla realtà, poichè secondo il medesimo si dovrebbe pretendere tanto d'imposta da un ettaro di terreno roccioso quanto da un ettaro di marcite. Il che è semplicemente assurJo. Non contesto esservi grave sperequazione nella distribuzione dell'imposta fondiaria nell'interno di ciascun compartimento, ma per rimcdiHe a tale ingiustizia non occorre che Governo, Province, Comuni, Privati si caccino in opera così costosa - quanto di remota ultimazione - quale si è la formazione dì un catasto particellare; basterà semplicemente nel- !' interno di ciascun compal'timento (tenuto fermo il contingente generale) stabilire il valore capitale dei terreni per denunzie fatte sul luogo e controllate dalla presenza dei vicini. Con tale procedimento senza speciali aggravii per le provincie, che oggidì si sentono maggiormente aggravate, con molta minore spesa per lo Stato ed in assai più breve tempo si potrà davvero provvedere alla giustamente lamentata sperequazione interna. Sinteticamente esposti quali siano i difrtti della legge l Marzo 1880 quali i giusti de~idcriì in ordine alla perequazione fondiaria, che dovrebbcrsi appagare senza indugio nel modo sovra ricorJato, indich.:lrò quali ritocchi siano nccessarii alla legge del catasto affinchè questo possa rispondere ai suoi fini. 1:; ncce8sar:o anzi tutto che si rinunci ad un catasto particellare e si addivenga alla formazione di un catasto per proprietà, giacchè questo ha il vantaggio di potere essere ultimato cd attivato più speditamente, (in un quinquennio circa) poichè il rilevamento limitasi a soli 4 milioni di appezzamenti mentre nel catasto per coltura queste ammontano a ben 70 milioni, ed anche più economicamente, giacchè per un catasto per p•oprietà il Governo si può servire dell'opera di professionisti privati (compiutasi la triangolazione dagli ingegneri governativi il rilevamento in ogni Comune può venire dato in appalto) i quali lavorano bene più spediti ed a migliori condizioni e per essere sul luogo e per avere di già conoscenza della località. In un catasto per proprietà distribuendosi l'imposta in base al valore capitale non richiedesi nè qualilì· cazione di terreno nè formazione di tariffe, ciò che importa tanto tempo ed origina tanti reclami. Tale metodo richiederà assai minor tempo che non quello particellare; vedasi ora se non importi anche una spesa assai inferiore. Nell'odiarne condizioni della pubblica finanza costai·e poco, un lavoro, significa presentare possibilità di essere condotto a fine; costàre molto invece il contrario. li catasto per prop1•ietà richiedendo meno lavoro del parLicellare necessariamente richiederà minore spesa. Questa fu dall' Ing. Garbarino, uomo pratico sempre e specialista in materia di opc1·azioni catastali, preventivata in 70 milioni; concedasi che ne esiga 100. Quanto costerà il catasto particellare? La Giunta superiore aveva preventivato la spesa del catasto a ex novo in L. 7,40 per Ettaro, ma tale r,rdventivo era superlativamente modesto tanto è vero che i lavori del catasto in passato fattisi in Italia e neanche completi (il catasto lombardo p. e. manca di triangolazione) costarono sempre in media L. 15 per Ettaro ed i lavori, che oggidì si eseguiscono nel compartimento modenese non peranco ultimati costarono di già al solo Stato L. 12,37 per Ettaro. Ciò stante, tutto ben ponderato, stimo tutt'altro che esagerata la cifra di 400 milioni, indicata nell'Economista d'Italia del 20 Giugno '91, come spesa necessaria per finire tale operazione, la quale era stata preventivata dal Governo in 50 milioni e dalla Commissione in circa 60. Ora è da credersi che in questi momenti ben tristi per la finanza si voglia continuare a spendere diecine e diecine di milioni per operazione che si ignora quando possa essere finita, mentre molti contestano che dato l'enorme tempo necessario per la sua attivazione, senza che sia prov.visto alla conservazione dei lavori finiti, possa dare alcun risultato nè tributario nè civile? Quando si parla di catasto molti hanno presente che unico suo fine sia di accertare l'imposta; ma esso può rendere ben maggiori servigi sia nell'ordine civile, sia nell'ordine economico; quindi è necessario nell'interesse della terra che il Paese colla maggiore sollecitudine sia provvisto di un ci.tasto, il quale valga per davvero a dare un assetto regolare alla i,roprictà immob liarc co3Ì che questa possa dar-e una facile sicura dimostrazione del diritto di proprietà. , Pe1• il che è da augurare che si accetti la proposta del Governo di ritoccare la Legge 1 Marzo 1886 per quanto risguarda. l'estimo, aggiungendovi anche queste modificazioni, grazie all'aggiunta delle quali si può ritenere che il catasto risponda ai suoi scopi. a) Il catasto sia fatto per proprietà mediante cot• timo. b) L'imposta fondiaria debba pagarsi in base al valoro venale dei fondi. e) Il catasto sia probatorio ed o 6 ni proprietà sia r.ippresentata da un titolo secondo venne felicemente ideato dall' Ing. Gar'.Jarino. e) In via transitoria: 1°) Che provvisoriamente si provveda nell'interno d'ogni compartimento, fermo il contingente gener<1le, alla perequazione del!' imposta fondiaria, mediante denuncie sul valore capitale dei fondi controllate sul luogo coll' intervento dei vicini.
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