I r I RIVISTA DI POLI'l'ICA E SCIENZE SOCIALl darle ». Anche S. E. l'on. Crispi ha detto: « La questione sociale, se non venga rtsolta come dovere verrà imposta come necessità ». Anche la Nuova Antologia, a proposito dei recenti tumulti in Sicilia, dopo avere accennato alle tristi condizioni dei contadini, più che mai angaria,ti e tormentati dai proprietari e dalle ci viche amministrazioni, seri ve nel fascicolo del 1 ° settembre: « .... è chiaro per tutti eh.e laggiù, in Sicilia, non si arriverà a nessuna conclusione senza un piano determinato che si svolga a grado a grado e che persuada le moltitudini che non già si parla, ma si fa (l) ». Nè più lusinghiere parole seri ve della Sardegna: « Che se in Sicilia la situazione non è lieta, lo è anche meno in Sardegna. Quivi, in alcune provincie. è rifiorito il brigantaggio nella sua forma più cruda. Come cinquant'a·nni fa, si assaltano le corriere postali, si spogliano i viaggiatori, e si accetta il combattimento con la truppa ». Dunque finora (è la Nuova Antologia, che lo dice, sig. procuratore del re) si è sempre parlato, turlupinando la credulità e la buona fede delle .r,overe moltitudini (2). Tale, in breve, è la storia sconfortante e dolorJsa dell' egoismo di classe e di quel che non si è fatto o, meglio, di quel che si è fatto (stati d'assedio, fucilazioni in massa, tribunali militari, processi e condanne) pe1• il bene degli umili, storia che fatalmente si ripeterà contro anche la volontà e le migliori intenzioni della borghesia. E dopo tutte queste confessioni, dal '75 ad oggi, l'eriodicamente da mille uomini in mille forme ripetute; dopo le innumerevoli e colossali inchieste fatte in tutto questo tempo, cominciando da quella che Stefano !acini condusse nel '53-'54 (La proprietà fondiaria e le popolazfoni agricole in Lombardia) e venendo giù giù fino a quella monumentale compiuta dalla Giunta nominata dal Parlamento ; dopo tanti studi e tante lunghe promesse con l' attender corto, esige la borghesia che le classi diseredate continuino a provveder da sè al loro miglioramento ? Tra i socialisti e la borghesia chi è, di grazia, che prepara la rivoluzione sociale ; chi è che, in questo grandioso e complesso dramma umano, fa la parte di provocatore o di sobillatore ? Lo ha già confessato la borghesia stessa per bocca di uno dei suoi più fedeli e valorosi interpreti e rappresentanti, l'on. Villari. Eppure, per i socialisti, che, cercando di riparare all'opera insana e provocatrice delle così dette classi dirigenti, intendono ad educare ed organizzare le masse proletarie, affinchè ai conflitti odierni tra capitale e lavoro almeno sia tolto quel carattere di violenza, che pur troppo non di rado assumono ; per i socialisti, che dal disordine presente, con intuiz_ione scientifica e positiva., prevedono la fase, per la r1uale passerà prossimamente il mondo economico-sociale, (I) Anche il gene,al Corsi, citato d• 1'0.1.Colaianni nel suo lib1·0 Avvenimenti di SicWa e le loro cause, scrive : « i più moderati dei sommovitori non potev&no fare a meno dì pensare: il governo e i gaudenti promettono e· dormono ». (2) Anche S. E. !'on. C1·ispi disse; « Bisogna una vclta uscire da codesto egoismo borghese, che ha già sconv, lto altre nazioni. e CJUel che più monta, ha soffocato nel sangue i reclami del popolo volta a volta blandito e tradito ,., e, animati da questa nuova fede, quasi pregustano la reale• fratellanza che unirà i nostri non lontani posteri ; per i socialisti, che gridano : abbasso l'ozio e le armi. avanti il lavoro e le industrie; per essi ci sono sequestri, leggi eccezionali, domicilio coatto, stati d'assedio, tribunali militari, processi e condanne di venti e più anni cc-n segregazione cellulare. E.MILIO BE.RTI. RECENSIONI ~ TITO ZANARDELLI: De la nature des noms abstraits. Estratto del « Bullettin de la Scciété d'Antropologie de Bruxelles » Vol. XI. - Contribution à l'etude de la toponymie belge. Ibidem. Vol XIV. È con soddisfazione che noi segnaliamo al pubblico italiano questi due recenti lovori di Tito · Zanardelli, professore nella Università di Bruxelles. Nel primo di essi l'A. indaga come si formino i nomi astratt.i e pone una legge di progressiva tendenza a togliere ai nomi quel che essi hanno di vago e di asiratto, per concretizzarli. A tale idea fondamentale del lavoro soccorre un cumulo di prove, scelte con diligenza e lungo studio nel materiale lìngui::.tico, di cui il prof. ZanarJelli, valente 1,ìlosofo, dispone. Lo studio riguardante la toponimia belga ha una importanza anche maggiore, sopratutto se si pon mente come questa giovane scienza, che ·segna ora col piede incerto le prime orme, sia la sola capace di porgerd valido aiuto alla etnografia e alla storia, per ciò che ha attinenza colle origini dei vari popoli, quasi sempre avvolte nel più tenebroso mistero. Il saggio a cui accenniamo non è che una mi:i,ima parte di più vasta opera, alla quale il prof. Zanardelli attende da anni. Per ora egli, cedendo alle insistenze della società d'Antropologia di Bruxelles, si è limitato ad otrr;rJ agli studiosi una specie di metodologia della scienza che coltiva, le regole, cioè, indispensabili per fare opera sicura o non fallace, come spesso è avvenuto ai più. Singolermente l'A. ha avuto cura di porrd i principii d'una toponimia fluviale del Belgio, poichè ai fiumi si debbono molti nomi di luogo. Sintetizzando i giudizi relativi ai due raggi; si può affermare che essi sono due studi brevi, ma succosi, ma nuovi e, assolutamente, ben fatti. G. P. A vv. CA v AGNARI CA.MILLO : La responsabilità civile nella giurisprudenza. Firenze 1896. È una breve memoria di questo magistrato, raro per la dottrina e per lo spirito nuovo cui informa gli sçritti e le sentenze, che illustra un responso della Cassazione di Torino in materia di responsabilità civile in caso d'infortuni sul lavoro. Non è la mole dell'opuscolo che e' induce a farne menzione, ma la sua importanza e sopratutto la sua opportunità. Alla vigilia della discussione del disegno di legge sugli infortuni nel lavoro sarebbe bene che i deputati più ignoranti o più timidi apprendessero che la giuris.[>rudenza - quantunque la magistratura
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