RIVISTADI POLITICAE SCIENZESOCIALE 223 Ma sono veri i reati comuni di cui viene accusato Fr..1ncesco Crispi? Chi ne dubitasse leggci il volume di Cavallotti e, se onesto e sincero, rimarrà completamente convinto della loro realtà. Del resto gli amici, gli adoratori, i servitori di Crispi, a quattrocchi forse li negano? No l Essi obbiettano soltanto che sono cose vecchie! E l'ultimo dei reati non rimonta che al processo della Banca Romana: .al 1893. Non è trascorso nemmeno il tempo assegnato dal Codice penale perchè l'accusato possa invocare in proprio favore, la' prescrizione. Ed altri più dimessamente soggiungono: i reati del Crispi vengono cancellati delle sue gr·andi qualità. Quali? Indiscusse non ci sono che la megalomania e la Violenza giacobina: l'una ammiserisce l' Italia; l'altra le ha dato la fucilazione dei contadini, i tribunali militari, le leggi eccezionali, la violazione sistematica dello Statuto, delle leggi, della libertà. Epperò, concludiamo col -Chiesi: nel momento attuale questo voluine ..ha· scopo essenzialmente civile e morale. z. SALVATORE ROMANO: L'istruzione professionale artigiana. Palermo, Sandron, 1895. L'A., giurato nella sezione didattica nella Mostra Nazionale di Palermo e in quella Italo-Americana di Genova, à avuto occasione assai favorevole di studiare l'ordinamento e i risultati delle scuole industriali e professionali. Il suo esame e i suoi studi ànno convinto il chiaro Autore che una istruzione professionale operaia ben diretta è utilità grande e necessità urgente. Il tema è trattato ampiamente. Si parla degli operai de' tempi antichi in Italia e specialmente in Sicilia; si vede come nei vecchi tempi, e finchè sussistettero le corporazioni artigiane s'abbia provveduto alla istruzione e alla tecnica de' giovani operai; è narrata poi l'origine e l'ordinamento delle scuole industriali e professionali del medioevo. Dopo ciò l'A. viene nel vivo della quistione e parla delle operaie ; della cultura e delle professioni delle donne ai giorni nostri; dell'istruzione industriale e professionale femminile; dell'istruzione professionale nei pii Istituti femminili. Il lavoro del prof. Romano è denso di studio, ricco di osservazioni e fa desiderare una più ampia trattazione dell'importante argomento. B. S. PROF. FELICE CATTANEO: L'attuale momento dell'e- . voluzione sociale in r·elazione con la Filosofia e la Storia del Diritto. Pavia, 1895. È que:.to un discorso assai erudito, che l'egregio , Prof. Cattaneo lesse nell'Università di Pavia, inaugurandosi l'anno accademico 1894-95. L' A. comincia col notar.i che un ordinamento sociale, di mano in mano più equo e consentaneo ai bisogni ed alle tendenze dell'umanità è, nelle sue linee generali, un fatto naturale; onde la ci viltà percor,·a le sue fasi ascendenti. Antica e di tutti i popoli è l'aspirazione all'uguaglianza, all'ideale, cioè, che conti•asta e reagisce contro le disuguaglianze indotte dallo sviluppo storico: e di quest'aspil'azione l'A. tr.i.ccia brevemente la storia, e viene e s'indugia ad espori·e lo svolgimento del socialismo contempo,•aneo, di cui delinea le varie scuole, le scissm•e e le discordie facendo opportune considerazioni sulla necessa1·ia varietà dei programmi; e rilevando l'importanza dell'Internazionale e degli annui c:mgressi, e l' importanza dell'accordo de' socialisti nel riconoscere e dimostrare la. necessità di riordinare 1~ funzione economica della nostra società. Ed egli insiste poi a mostrare che l'individualismo contradice al fatto biologico assoluto ed universale che tutto ciò che vive è un compl~sso organico.... e che tutto ciò che nell'individuo v 'ha di più altamente umano i frutto dell'opera labor·iosa d'una lenta evoluzione ·sociale. Se nonchè come l'individualismo conduce alla tirannide de' forti, così il social\tmo, dalh'a parte, aggiunge !'A., approderebbe anch' eilso-à:d 'uria -n·uove.J t:h·annia'é;·-se,-'-rmpr{gionanao entro le strettoie di forma 'inff,essibile le spontaneità individuali, ne disconoscessel'infinita varietà e ricchezza, e sagrificasse al mfrag-lio d'un 'eguaglianza astratta quella libertà che è un sentimento indomabile dell'umanità e il p,·ecipuo fattore del suo progresso. Ma da siffatto pericolo sfugge ora il socialismo, il qua.le non disconosce le varietà fisiche e morali degli uomini, e chiede soltanto e vuole rinnovare l' a.mbiente economico, perchè ciascun uomo possa liberamente svolgere le sue facoltà ed attitudini, non più inceppate da sociali disuguaglianze. Il socialismo non si perde a faN vani disegni di futuri edifici so.:iali ; ed alle dottrine socialistiche i popoli debbono, sin d'ora, una. coscienza più chiara de' vizii dell' attuale struttura economica, e de' danni morali e materiali che ne deI'ivano; debbono la coscienza delle loro forze, le quali ricevono nuovò vigoN dalla solidarietà umana, e devono pure l'avviamento a riforme che pochi anni or sono, erano qualificate eresie scientifiche ed utopie. La scienza adempie pertanto il suo ufficio studiando e chiar..indo le leggi che governano il processo sto1•;codell'organismo soci,ale, e gli elementi che lo costituiscono. Fatta così, per dirla con l'A., cosciente' la quistione sociale potl'à 1 rJcederd a spontanea e pacifica soluzione senza grJ.vi contrasti e violenti scosse. La rep~bblic'a romana·• ci"/J.à"lì'•esèni'pi'oc' t'zhe essa nella prima fase della lotta, tra il patriziato e la plebe, procedette conscia dell'opera sua e pervenne ad un assetto sociale lungamente durevole ; mentre nella seconda fase della lotta, tra popolo e nobiltà, procedette inconscia e fu incapace a più esercitare le funzioni d'un regolare governo e finì nell'Impero. Ora la quistione soci~le non può svolgersi inconsapevole de' suoi fattori materiali e morali, nè disconoscere il Diritto che sor 6 e da questi, e che deve pr·ecedere come organo della convivenza sociale a' consorzi umani. Posto ciò l'A. si volge a discorrere del Diritto. Il quale imm·,,tabile nella sua essenza, pe1·chè emanazione immediata della natw·a fisica e razionale dell'uomo, muta e si perfeziona nel suo processo storico, seguendo le varie fasi evolutive del-
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