RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI . 173 zioni industriali: 147 sono tenute da 445 associazioni. Fl'a le instituzioni che la legge industriale indica come desiderabili, senza imporre la loro creazione come un dovere assoluto, si citano i refugi per gli operai senza lavoro, le scuole professionali, i depositi di materie prime, magazzini di vendita, associazioni di credito, casse di soccorso mutuo, macchine comuni. L'Assicurazionseocialein Germania. L' Amtliche Nachrchten publica un riassunto storico dello sviluppo dell'assicurazione in Germania, contenuto in una circolare dell'Ufficio Imperiale dell'assicurazioni eh' è stata diretta ai comitati direttori delle corporazioni. Al 1 ° di ottobre del 1895 - dice la circolare - si compirono 10 anni dal vigore della legge 6 agosto '84 che concerne l'assicurazione contro gli infortuni, la prima in ordine di data delle leggi sociali dell'Impero, per la quale gli assicurati ànno diritto a una rendita di lunga durata. Durante i dieci anni trascorsi, la legislazione sociale si è estesa e perfezionata. Alla leg 6 e fondamenlale del 6 luglio 1884 si aggiunse la legge del 28 maggio '85 che riguarda l'estensione dell'assicurazione agli operai industriali entrata in vigore parzialmente al l O ottobre 189 i e poi completamente al 1 ° luglio '86. In seguito furono successivamente promulgate: la legge del 5 maggio '86 sull'assicurazione degli operai agricoli e forestali entrata in vigore nei diversi stati della confederazione gerruanica e nell'Alsazia-Lorena tra il 1° ottobre '88 e il 1° maggio '89; la legge dell'll luglio '87 sull'assicurazione degli operai costruttori entrata in vigore il 1 ° gennaio '88; la legge del 13 luglio '87 sull'assicurazione de' marini impiegati alla navigazione marittima, entrata pure in vigore al 1 ° di gennaio; infine la legge del 22 giugno '80 concernente l'assicurazione contro l'invalidità e la vecchiaia, entrata comiiletamente in vigore il 1 ° gennaio '91. Con l'estensione delle sue funzioni l'Ufficio Impe- , riale à accresciuto progressivamente il suo personale: da prima. installato in uffici presi in affitto, l' Ufficio ora possiede un palazzo particolare. Il numero delle corporazioni è a.sceso a 112, (64 industria.li e 48 agricole). A questa cifra si aggiungono 385 amministrazioni pulJbliche dell' Impero, di Stato, delle Provincie e dei Comuni. Si ànno 31 stabilimenti regionali istituiti con la legge d'assicurazione contro l'invalidità e la vecchiaia, e 9 casse speciali. Dal cominciamento dell'Assicurazione, le corporazioni le amministrazioni publiche e le casse di assicurazione annesse a.Ile corporazioni dei costruttori ànno pagato a titolo di indennità ai feriti e agli aventi diritto delle vittime una somma di 230.000.000 di marchi, ciò è circa 287.500.000 lire. Il numero degli infortuni indennizzati si eleva a 420.000. Il numero degli assicurati è annualmente di 18.000.000 in media. li fondo di riserva di previdenza delle corpo razioni è oggi di 126.000.000 di marchi, ossia di lire 157.500.000. Gli stabilimenti di assicurazione contro l'invalidità e la vecchiaia, e le casse speciali ànno dalla loro creazione (1° gennaio '91) pagato circa 106.625.000 di lire. A questa somma si aggiungono 68.750.000 di supplementi di pensioni a carico dell'Impero. Il num.ero delle rendite accordate fin oggi (1895) si eleva. circa a 440.000; il numero delle persone assicurate contro l'invalidità e la vecchiaia a 11.500.000. I capitali che formano la. sostanza attuale degli stabilimenti di assicurazione raggiungono, comprendendovi i fondi di riserva e di previdenza, la cifra di 350.000.000 di marchi, ossia 437.500.000 di lii'e. L'Ufficio Imp.eriale, dalla sua fondazione, à reso in materia di conflitti sull'assicurazione-infortuni 1.448 decisioni, e 458 riguardo i conflitti relativi all'assicurazione-invalidi e vecchiaia. RECENSIONI Prof. RODOLFOCALAMANDREI: Logica del radicalismo italiano. Firenze 1895. Prezzo L. 2. FRANCESCOMORMINA: Mazzinianismo e socialismo. Firenze, Prezzo Cent. 30. Sono due scritti, diversi di mole, e che hanno un punto comune: la difesa della dottrina mazziniana contro gli attacchi e più ancora contro il disprezzo, che ostenta verso di essa il partito marxista specialmente in Italia. I due egregi autori differiscono in quanto al giudizio fondamentale sul mazzinianismo. Entrambi dimostrano ad esuberanza non essere vero che il grande apostolo genovese abbia trascurato la qui$tione economica. Potevano a.ggiungere che dati i temiii e data la preminenza della quistione nazionale che giustamente, anzi necessariamente s'impose come compito precipuo a G. Mazzini, questi accordò al problema economico una importanza tale che costituisce la migliore prova in favore della grandezza della sua mente e dell'acutezza del suo sguardo. In Ma.zzini, si può dire che c'era tutto lo spirito del socialismo della sua epoca e che male lo giudicano coloro, che lo pongono ad avversario del socialismo solo per la scomunica da lui lanciata contro la Comune di Parigi. Per il Prof. Calamandrei il mazzinianismo rappresenta un momento nella evoluzione della dottrina socialista; epperò pur dichiarandosi sociàlista non sente il bisogno di rinnegare il primo particolarmente perchè il socialismo evolutivo per programma minimo di possibile ed immediata realizzazione addita. una serie di riforme politiche ed economiche che
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