:fd:vis·Ar DIPOLI'i'IGA È SCIENZsEòctAti si 1'iferisce a casi noti, a procedimenti disonesti, a metodi e criteri di governo abbietti dei quali in Italia nessuno si meraviglia come di una novità, La gravità straordinaria del caso Guy deriva da una circostanza, per così dire, esteriore ed apparente di mediocee importanza; e la circostanza è questa: il caso G~ii è stato portato alla tribuna wi.rlameniare con tanto lusso di particolari, con tanta pn,~~;0ne di nomi e di cifre da dargli la impronta assoluta Ut-U., verità; impronta resa pii1 luminosa dalla stessa ingenuw,_".olla quale l'on. Gui ha narrato gli episodi che a lui mede:,ì,...0 facevano il maggior torto e che fece accogliere con uni) scoppio di clamorosa ilarità, significante incondizionato assentimento, l'apostrofe finale d' Imbriani: per un p1·esidente dz Corte cli Assise siete t1·oppo ingenuo! Cio che i sostenitori del gommo fingevano di ignora1·e, cio che essi ignoravano uflìcial?nente ora ufficialmente conoscono e non possono ignorarlo. La ipocrisia - e in Italia siamo a questo, che anche della sua scomparsa dobbiamo addolorarci - non è più possibile. Non vogliamo esaminare ciò che sarebbe .avvenuto nel Parlamento Francese, Inglese o Austriaco in seguito al caso Gui; possiamo affermare che Rossini risuscitando piangerebbe amaramente - egli il grande epicureo - vedendo che non potrebbe trovare conforto nella inferiorità della Spagna nel confronto coll'Italia. ln l~pagna infatti, qranii sono onesti si sono levati indignati alle denunzie del i\Iarchese di Cabrinana e il :Municipio cli Ìl1ad1·id venne sciolto. In Italia un ribaldo, in cui la senilità recente é superata soltanto dal cinismo a.ntico, rimane Presidente del Consiglio sostenuto ancora da una forte maggio1'anza pal'lamentare. In Italia il pudore della maggioranza si limita a farle rinunziare alla parte di figlio pietoso che ricopre le yergognose nudità di ~oè ed a lasciaee che ~Iatteo Henato lmbriani, fiero ciel proprio patriottismo di buona lega e della immacolata sua onestà possa dire a Francesco Crispi: 1:oi siete un bugia1·a1·do calunniatore! Così disse il gio1'nO27 novembre il rap; resentanie di Corato a chi sta a caro del govemo; e l'offeso non potè trornre una frase che suonasse sdegnosa e cosciente prote ta, il Presidente della Camera non sentì il bisogno di ordinare agli stenografi di non registrare le terribili rarole, la maggiaranza non si ribellò. La maggioranza non si 1·ibellò contro Matteo Irnbriani e continuò a \'Olare per Francesco Crispi. . Si precipita e non ce ne l'allegriamo; anzi non sappiame nascondere il nostro rammarico. Coloro che prendono alla lettera il putrescat ut resurgat e sperano che dall'eccesso del male debba e possa sorgere il rimedio guardano con gioia alla dissoluzione della presente organizzazione sociale perchè sinceramente convinti, che ad essa altra migliore se ne sostituirà. Essi non si preoccupano della mancanza di uomini nuoYi che dovrebbero sostituire i Yecchi infraciditi ; essi non si lasciano imporre dalla deficiente preparazione politica ccl economica delle masse, che dowebbero prendere il posto delle attuali classi dirigenti; essi disprezzano i pericoli e gli ostacoli da superare ed animati dall'alito purificatore dell'ideale affrettano coi voti, se non colle opere, la caduta del presente regi 100. Noi che avversiamo la costituzione politica ed economica presente non siamo di questo parere. Non ci lasciamo imporre dalla mancanza degli uomini nuovi, che dovrebbero figurare sulla scena riYOluzionaria ben conoscendo che questi so1'gono colle occasioni : il 1789 in proposito elimina i dubbi; ma sinceramente convinti che la rinnovazione sociale debba iniziarsi colla trasformazione degli ordinamenti politici, scorgiamo un ostacolo materiale quasi insuperabile nella compagine della forza armata a disposizione dei poteri costituiti: la scorgiamo nel perfezionamento delle armi e nella disciplina delle truppe; pii1 nella disciplina che nelle armi. Noi abbiamo visto l'esercito italiano cento volte alla prova; e la prova è stata decisiva in Sicilia. lvi i soldati e la maggior parte degli ufficiali simpatizzavano coi contadini e cogli oppressi; eppure spararono sempre addosso ai contadini ed a beneficio degli oppressori e poche diecine di soldati da Caltavuturo a Santa Caterina bastarono col terrore dei massacri a sgominare le migliaia dei tumultuanti. Le armi perfezionate e la disciplina fecero miracoli! Federico Engels non si nascose menomamente la realtà delle condizioni disastrose pel popolo in una lotta cruenta contro unesercito moderno e saYiamente sconsigliò ogni intempestiva ribellione materiale. Concediamo pure ciò che non è: che gli uomini sorgano dalle nuove ci1·costanze, che nelle masse il malcontento sospinga, anche incoscientemente a rivoluzione, che l'esercito accomuni le sue sorti a quelle del popolo o che dal popolo sia vinto e domo; e dopo ? Dopo gl' inconven:enti e le conseguenze della .deficiente preparazione saranno più disastrosi di una sconfitta e la reazione prenderà il sopravYento alternata colle convulsioni e colle ebbrezze effimere delle sommosse Yittoriose. La storia del popolo francese dovrebbe ammaestrare: dal I 789 al 1870 la sua non è che una serie continuata di rivoluzioni alternate colle reazioni; la evoluzione proficua e preparatrice di un migliore anenire
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