118 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI propri servizi i famosi campieri, scelti qu(1Si sempre tr3i i pii1 coraggiosi contadini e pastori; coraggiosi non solo, ma anche facinorosi. Se hanno sulla coscienza qualche reato di sangue, non importa: saranno più temuti e più rispettati; del resto i compiacenti Prefetti, se i padroni sono grandi elettori ed amici di deputati governativi, non negheranno il permesso per portare stocco rivoltella e carabina, non quella santa dell'on. Galli. Se tengono il sacco agli abigeatari, per non distaccarsi del tutto dall'abitudine dei f(!rtarelli, è poco il male; ciò che importa si è che non vengano toccati i bovi e le giumente del padrone. Tutti i torti, poi, non sono dei Baroni e dei grossi gabellotti se si cii·condono di bravi; ma del governo, che li rende necessari (1). La quistione della Polizia oggi è divenuta di tristissima attualità dal punto di vista della libertà e dello esercizio dei diritti garantiti dallo Statuto del regno. Oramai non i volgari malfattori devono avere un salutare timore della Polizia; ma devono premunirsi contro lo sue violenze e contro i suoi inauditi arbitri quanti onesti e pacifici cittadini hanno la fisima di partecipare ad una legalissima manifestazione, di passeggiare in ore e in luoghi insoliti, od anche d( lasciarsi crescere ... i baffi: atto giudicato sedizioso dai sapienti italici - e non borbonici - delegati di P. S. in Piana di Greci. Il meno che possa capitare ai cittadini è di subire un arresto arbitrario; più probabilmente saranno bastonati, feriti ed anche ammazzati se crederanno di vivere e potere agi1·e come si vive e si agisce in un paese retto a libero reg-ime. In Italia gli attentati della Polizia non salvano più nemmeno la medaglia di San Venanzio; e Andrea Costa può esser bastonato all'uscire dalh commemorazione di Oberdank. ed esserlo altri in Piazza di S. Croce in Gerusalemme. Oggi c'è un prog-resso: la bastonatura non è riserbata ai soli deputati socialisti o repubblicani: il caso Peroni fa conoscere ohe uguale trattamento può essere riserbato ai deputati governativi. Sia lodato Crispi I * * Della Polizia in Italia, dei suoi mali e dei suoi rimedi, si è occupato da recente un uomo ohe dovrebbe conoscerla bene: il Codronchi, che fu sottosegretario di Stato all'Interno sotto l'ultimo ministero di Destra, e fu Prefetto di combattimento sotto il primo ministero Crispi, nel momento in cui il ministro senti il bisogno di neutralizzare con questa scelta la impressione suscitata dall'avvento al potere di A. Fortis. L'on. Crispi colla sua riposta sa.pienza si mise (I) Chi credesse fantastico questo fugace accenno ai campieri e al mantenimento della pubblica sicu1·czza legga il libro di Franchctti: Le eondizioni politiche della Sieilia (edito nel 18i6 e sempre di attualità) e La Ala/la del Delegato Alongi. In un libl'O (La delinquenza della Sicilia e le su~ cause. Palermo 1S85) e in vari giornali e 1·ivistc mi sono occupato più a lungo di <Juestaquistione. Qui mi piace ricordare che un intelligente maggiore dei Carabinieri comprendeva - spiegava senza saperlo h'iasimarc -il metodo dei gl'andi prop,·ietari d<,dl'Isola, di prendere ai lorç> sc,vi,d ~ Qra1Ji più temuti. ai lati quali collaboratori Fortis e Codronchi: l' arrestato cli Villa, Ruffi o chi lo arresto aveva ordinato. Il Senatore Codronclii, il tante volte preconizzato Direttol'e generale della Pubblica Sicurezza, adunque, la propria competenza nella materia ha Yoluto mostrare come scrittore con un articolo pubblicato nella Nuovci A>itologia (15 Settembre 18):5). Egli ci apprendo cose non nuove: che i mali della polizia sono antichi e che sono altrettanto antiche le proposte di rimedi; ed espone quali erano venti anni or sono i criteri, che informavano il progetto di 1·io1·- dinamento della pubblica sicurezza studiato da una commissione, di cui egli faceva parte. In quel vecchio progetto e' era una parte tecnica, per così dire, suffragata da buone osservazioni, che può sottosc1·ivere ed approvare qualunque buon democratico. Nota il Codronchi, anzi tutto, la insufficienta numerica del personale di Pubblica Sicurezza: in tutta Italia non ci sono che 5000 guardie di città, mentre nella sola Parigi i guardiani della pace ammontano a 9199 e nella sola Londra i sergeants e cons:ables arrivano a 14421 con 31 sovraintendenti e 047 ispettori. Tralasciando la quistione dell' unità tattica non sì può che approvare quanto l'ex Pl'cfctto dico sul 1·eclutamento delle guardie di città: loda pol coraggio e per la fedeltà le gual'die nati ve del mezzogiorno, che prevalgono in tutto il corpo (l); ma, deplora che a Milano e a Torino, o a Kapoli e Palermo si mandi un personale di altre lontane regioni, che non intende il dia.letto e che come fores:iere è circondato dalla diffidenza e della o ·tilità dalle popolazioni. Vorrebbe che le gua,rclie prestassero servizio dove sono nate. \' orrebbe altresì, che si abolisse l'attualo ordinamento militare, si permettesse alle guardie il matrimonio e si fondessero le gual'die di città collo guardie municipali : fusione r.he non potrebbe essere consentita dalla parte democratica se non quando la polizia passasse alla dipendanza dei municipi come nel Belgio e nella maggior parte del!' Inghilterra. Invece non ci può esse1·e dissenso sulla inutilità dei carabinieri nelle città, dove generasi un pericoloso dualismo colle guardie di polizia, e sulla conrnnienz;i di destinare i primi alle campagne. L'ordinamento attuale della nostra Polizia, conclude il Codronchi, ha un solo merito, quello della originalità: fu inventato in Italia e non venne imitato da nessun altro Stato dell'Europa. Sfido io! :td imitare le istituzioni e le cose cattive degli altri, specialmente dei francesi pel passato e dei tedeschi pel pl'esente, non ci sono che gl' Italiani. (}) Non senza rammarico appresi, <iuando visitai Buenos Ayres nel 1 'il, che i Sereno.~ cl'ano ')ua:si tutti del mezzogiorno cl' Italia: e nunwros~ sono pur troppo negli odia.ti Pinckeiton degli Stati Uniti,
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