RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI 101 e si limitò a votare, pure ad unanimità, e senza discussione, un ordine del giorno esprimente il desiderio che si addivenga ad una conciliazione fra i due indirizzi in cui sono divisi i coove1·atori inglesi, ed invitante l'ufficio centrale a convocare i rappresentanti di tali indirizzi, per addivenire ad una intesa. Ma tale intesa ci sembra davvero tutt'attro che prossima; tanto piit che la quistione, c11cciata dalla porta, ritornò subito per la finestra, sotto nuova forma, e più vivace che mai. Fu l'onorevole Plimltett, deputato irlandese al parlamento britannico, che venne a raccontare, con tinte efficaci, un episodio singolare del movimento cooperativo in Irlanda. In quella sventurata isola, in pochi anni, per impulso in parte dato dalla federazione cooperati va inglese, si è sviluppata la cooperazione agricola, specialmente mediante latterie sociali, costituite fra quei poveri fittabili, le quali alla produzione del burro uniscono anche altre utili funzioni, quali l'acquisto di sementi e concimi pei soci. In sei anni il resultato della propaganda cooperativa vi è stato tale, che 45 latterie già funzionano, ed altre 3Li sono ornai pronte per funzionare. Ora, fra tante, una sola andò male: la H'l,olesctle inglese disse di aiutarla, ma la mano che le porse, come osservò un cooperatore al congresso, fu la zampa del leone, che l'afferrò per divorarla: chè la Wholesale acquistò la latteria, ed i fittabili, di soci di questa, divennero semplici venditori di latte. Ma la Wholesale inglese non pare voglia limitrasi a questo: essa ha bisogno di enormi quantità di burro, da distribuire alle società di consumo: la latteria da lei acquistata ha preso, nelle sue mani, un grande sviluppo: ed essa già pensa di impiantarne delle altre ; ed anzi ha divisato di istituirne in località dove già funzionano le latterie cooperative dei fittabili. Che cosa avverrà in tal caso, è facilmente prevedibile: entro un certo raggio non è possibile - per la natura stessa dell'industria - l'esistenza di più latterie: l'una ucciderà l'altra; ed è facile prevedere di chi sarà la vittoria, fra la colossale e potente TVholesale, che dispone di milioni e di una perfetta organizzazione commerciale, e le piccole latterie dei lìttabili, a gran pena impiantate. Se la vVholesale seguita in una tale attitudine, concluse il Plunkett, il movimento cooperativo irlandese - che pure può essere prezioso mezzo di miglioramento alle miserrime condizioni dell'isola - sarà in brev'ora totalmente distrutto ! Fa pena sino a dirlo: alla comunicazione del Plunlwtt seguì, nel congresso, una lunga discussione: e se parecchi, e vivamente, appoggiarono le considerazioni suesposte, parecchi altri, con pari energia, sostennero le ragioni della TVholesale, sebbene i fatti e più ancora le intenzioni di questa, non fossero in alcun modo smentite. Vi fu chi fece voti perchè li!, Wholesale assorbisse tutte le latterie irlandesi, dichiarando che con ciò essa avrebbe reso un grande servizio ali' Irlanda; e chi, più cinicamente, dichiarò che la vVholesale aveva diritto di impiegare i suoi capitali meglio che poteva ! E la proposta, moderatissima, del Plunkett di far voti perchè la ,vholesale non continuasse su questa via, fu respintci dal congresso! In verità per quanto già anche troppo, e purtroppo, scettici, non avremmo creduto che una grande società cooperativa ed un grande congresso di cooperatori potessero dare di sè spettacolo così rivoltante. ]~ Saturno che divora i suoi figliuoli: è l'egoismo dei consumatori che dilaga, e trasforma delle istituzioni sociali in imprese di sfruttamento dei lavoratori: è la cooperazione che distrugge sè medesima. La Wholesale ha bisogno di burro per il migliaio di cooperative di consumo che la compongono: essa trova in Irlanda dalle piccole latterie sociali che glie lo posson fornire ad ottime condizioni, pure ricavando un compenso pel lavoro dei loro miserrimi soci. Queste lattel'ie sono ancora deboli, poco fornite di mezzi: e la \Vholesale - che è, in sostanza, la cooperazione inglese - 1000 società, su 1600 - potrebbe facilmente aiutarle coi mezzi pot~ntissimi di cui dispone. Niente affatto: la TVholesale non è che una colossale unione di consumatori, che voglion comprare al miglior buon mercato possibile, ed impiegare magari ad usura, i loro capitali. Essa non presterà nulla alle latterie dei lavoratori irlandesi, ma le compret·à; oppure farà loro concorrenza e le farà fallire, per aumentare ancora la cifra, diggià enorme, dei suoi profitti, con parte degli scarsi guadagni dei produttori di latte. Ed i fittabili ir~andesi, già spolpati dai « landlords » assenti, saranno, nei loro modesti tentativi di miglioramento, aiutati « colle zampe del leone » dai cooperatori inglesi, immemori delle loro origini, dimentichi - nel loro egoismo selvaggio di consumatori - che sono essi medesimi, nelle gran maggioranze, semplici lavoratori! L'eloquenza di questi fatti concreti - del resto non nuovi - è tale, che paralizza l'effetto di tutte le più belle e più ideali deliberazioni platoniche dei congressi internazionali. E mentre scriviamo, quasi ci si spezza fra le mani la penna, e ci scappa dalle labbra frementi una bestemmia. Questa è dunque la cooperadone che noi avevamo sognata? Oh no: non neghiamo certo i resultati maravigliosi del movimento cooperativo inglese, nè gli contestiamo le molteplici ed altissime benemerenze: ma se esso seguita su questa via, potrà aumentare bensì il suo grandioso successo commerciale, ma non riuscirà ad altro che ad una grande e disastrosa delusione sociale. Gli è ben vero che una falange di pensatori e di
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