Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 7 - 15 ottobre 1895

110 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI dei trasporti le pili basse anche comparativamente alle tariffe per zone adottate in Ungheria, mentre in Inghilterra, dove la popolazione è cosi densa, le tariffe sono più elevate del doppio. Malgrado ciò le strade ferrato inglesi non hanno da.to nel 1892, che un beneficio netto medio di 3,85 0t0, le strade ferrate ciel Belgio, appartenenti allo Stato, hanno riportato, nel 1893, il 4,38 0t0, e in Germania nel 1891, il 4,86 0t0. Le ferrovie della Knova-Galles del Sud raggiunsero nel 1891, ancora 5,31 0t0, ma in seguito alla costruzione di nuove lince o della popolazione rada, i benefici netti sono ribassati nel 1801 a 3,(10010. In questa colonia ove l'esercizio delle strade fe1·ra,te è fatto direttamente dallo Stato, lo tariffe, cosi pei trasporti dei viaggiatori come delle merci, sono J., più basse, mentre i salari dei ferrovieri sono più alti e la durata del lavo1·0 più breve che in tutti gli altri paesi. RECENSIONI GIOVANNI DANDO'LO: Appunti cli filosofia ad uso dei licei (Psicologia, logica e moralo). Padova, 1884. (3.a ediz.). Questa tel'Za edizione completamente rifatta del libro di testo del Dandolo è comparsa mentre più ferveva in Italia, e spccialmer.te in Francia, la discussione in 01·dine all'utilità dell'insegnamento della filosofia nei licei. Noi momento presente si può dire che la quistione nulla ha perduto della sua attualità. Crediamo che la lettura di questo libro varrebbe a conciliare coli' insegnamento della filosofia nei licei piit d'un avversario, e maggiormente contribuirebbe a tal fine l'esperienza didattica, che è già stata tanto favorevole al suddetto la rnro, confermando il successo che si poteva prevedere considerandone i pregi intrinseci, per cui non esitiamo a collocarlo tra i migliori libri di testo per la filosofia, pubblicati in It.ilia e all'estero. L'A. segue l'indirizzo positivista; e ciò influisce pel valore padagogico del libro, per l'importanza accordata allo studio dei fatti, che è la base della cultura moderna. Domina, oltre all'ordine alla chiarezza ed alla cura della precisione, una singola1·e limpidezza e lucidità, quale può trovarsi solo in chi ha profondo e sicuro possesso della materia. L'erudizione è sobria ma scelta e sapientemente eclettica. Non diremo già che il lavoro sia fatto all'·infuori di ogni preoccupazione sistematica; ciò che del resto crediamo nell'attuale stato della filosofia nè possibile, nè utile : ma vi si tl'Ova una notevole finezza di spirito critico ed uno squisito senso di mism·a; per cui dei più gravi problemi filosofici vien colto soltanto l'aspetto più facilmente intelligibile; nè si pl'etende di risolvere ciò che si tratta soltanto di far capire. Ci è giocoforza limitarci a brevissimi cenni, perchè un largo esame del libro non sarebbe consentito dal1' indole della presente riYista. Dopo una breve e opportuna introduzione, l'A. definisce la psicologia come la scienza che studia la. produzione e lo sviluppo di quei fenomeni del cervello, e in generale del sistema nervoso, che si comprendono sotto il nome generico di anima o spirito. Errerebbe chi perciò volesse accusarlo di confondere la psicologia colla fisiologia; poichè l'A. a piil riprese insiste nel considerare i fatti psicologici non solo come distinti dai fisiologici, ma come ad essi irreduttibili, e mostra di rendersi conto del pl'incipio del parallelismo tra i due ordini di fatti (psichici e fisiologici) quale domina nella psicologia moderna, per opera specialmente di Techner e di \.Vundt. Le nozioni sulla fisiologia del sistema nervoso e del cervello, che precedono la teoria delle sensazioni ci sembrano in gene1·alc abbastanza esatte e rispondenti allo stato attuale della scienza salvo, forse in qualche raro punto p. es. quando riporta come opinione particotare di ,vundt la quaJi{jcazione di senso chimico per la vista, che crediamo sia ora universalmente accettata. L'A. non credette di dovere accennare ai risultati della moderna istologia cerebrale, forse perchè troppo recenti, ma che pure tanta importanza hanno per la psicologia, specialmente per quanto concc1·ne la famosa teoria dei. neuroni, svoltasi per opera del Golgi e del Ramon y Cajal. Oltre alle cinque classi di sensazioni (nelle quali l'A. esamina il senso termico assieme a quello del tatto, mentre altri tende ora a disgiungerlo) l'A. studia le sensazioni muscolari e le sensazioni della vita organica, delle quali ultime, che formano la cenestesi, pare incredibile come vi sieno opere recentissime di psicologia, come quella del Boirac (arrivata alla 7.a edizione) che non se ne occupano affatto. Kotevole è il capitolo sull'infinitesimo nelle sensazioni, che precedo la teoria della localizzazione di esse, doYe è esposta elementarmente, con perspicua evidenza la legge che i fisiologi chiamano delle proiezioni eccentriche. Osserviamo pure con quanta chiarezza e precisione è definita la percezione posta a riscontro colla sensazione, sebbene l'A. non si sia giovato dell'analisi fatta dall'Helnohltz. Passando ai capitoli concernenti la rappresentazione e il suo rapporto colla sensazione, l'associazione, l'immaginazione etc., pur ammirando anche qui l'esposizione che ne è fatta, avremmo desiderato che l'A. si fosse intrattenuto a discorrere della natura e delle condizioni fisiche dell'immagine, distinguendo i vari tipi individuali, per cui v'ha chi pensa. prevalentemente con immagini visuali, o uditive, di movimento, e da ciò, come è noto dipendono le varie forme dell'afasia amnestica. Questa teoria delle immagini può servire di base e di punto di partenza per una teoria delle idee generali, che, come dice il Ribot, sono estratti e condensazioni d'immagini. Kel capitolo riguardante l'associazionevolontaria e involontaria, l'attenzione, il sonno e i sogni notiamo una lacuna perchè nulla vi si dice per quanto concerne l'ipnotismo e la suggestione: nè di ciò è fatto cenno in psicologia morale nel Cap. v_ sulla Volontà.

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