Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 6 - 30 settembre 1895

RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI 83 cuore che le condizioni morali, economiche e politiche future sieno tali che le nozze d'oro traRoma e l'Italia possano celebrarsi con la sincerità, con la dignità e con l'entusiasmo che mancarono alle feste delle nozze di argento. La festa del 20 Settembre 1895 fu la festa della retorica, della slealtà della menzogna, della ipocrisia del mondo politico ufficiale. Verrà la festa del popolo e sarà festa della scienza e del vero, della libertà e della uguaglianza, che potrà essere celebrata quando sull'orizzonte sarà spuntato l'astro nuovo dell' ideale sociale. Non pu6 mancare, e ci auguriamo che non tardi. LA RIVISTA. IL RISVEGLIO CLERICALE Il periodo non breve dei prepa1•ativi per le feste di Roma è stato contrassegnato da un fenomeno non nuovo, ma che in detti giorni assunse le proporzioni dell'avvenimento cnlminantc: il risveglio del clericalismo. Il fenomeno forma l'antitesi dolorosa dei festeggiamenti e delle solennità pe1• la cosidetta liberazione del caput mundi dal giogo papale, colla restituzione della capitale ali' Italia; ne costituisce l'epigramma. Il risveglio clericale non data da ieri: si prepara e matura da anni nel silenzio; ieri, però, alla vigilia della commemorazione, che avrebbe dovuto essere .grandiosamente italiana ed umana, tempestivamente esplose e si affermò minaccioso con manifestazioni dive1·se ma tutte significanti. I fedeli che pendono dalla bocca d.il successore di Pieti•o nella lotta amministrativa conqui:,;t,wo gran numero di municipi perchè non trattenuti dal non expedit e hanno fatto intendere che se lo spirito clericale ò stato cacciato ufficialmente da Roma, s1 e aperta la strada per invadere le cento citttà della penisola. Quando lo crederà apJiort,uno il suo moto potrà divenire concentrico e muover·e alla riconqui- ,. 1 . sta del Campidoglio mettendo in imba1•azzo grave il governo, che da Roma comanderà l'Italia, mentre la _rappresentanza di Roma sarà avversa ali' Italia nuova. · E dire che nello assalto dato ai municipi della penisola il clericalismo ebbe complice o gran protettore il patriottico governo dell'on. Crispi, cui premeva maggiormente che Zanardelli cadesse a Brescia, o che i radicali fossero sconfitti a Milano, perchè essi erano avversari suoi personali quantunque fossero per animo essenzialmente italiani! Il clericalismo divenuto ardimentoso per la buona prova fatta nella lotta elettorale amministrativa - complice e coadiuvante, giova ripeterlo, il governo d'Italia - ha voluto darsi il lusso di più clamorose manifestazioni, che ne facessero meglio conoscere la forza e .impressionassero vivamente la immaginazione delle masse; esso ha perciò organizzato con forme teatrali i congressi eucaristici, nei quali - a dimostrazione solenne della decadenza del carattere italiano - il sindaco framassone di qualche grande città non ha esitato a dare il saluto della ospitalità, come avvenne a Milano. Non contento dei congressi eucaristici e dei pellegrinaggi (1), e convinto che non basta più promettere ai sofferenti la uguaglianza e la felicità nell'altro mondo si è intrattenuto dei bisogni terreni cd ha organizzato le casse rurali intese a diminuire il malessere economie o; e nuovo Pietro l'Eremita, infine, Don Albertario da un pergamo di Torino, poco manca che non predichi la crociata contro i buzzw-ri, che hanno spossessato il Papa del Dominio temporale. A lui, intanto, i sinceri liberali devono essere grati del focoso sermone, che - come in teatro - strappò l'applauso agli uditori, poiché lo scoppio dcli' entusiamo diede occasione ad un deputato al Parlamento di far mostra della propria intolleranza, ed alla polizia di fargli assaggiare le sue carezze notissime a tutti gli altri miseri mortali e negate sempre dalla maggioranza parlamentare, nella quale milita il bastonato deputato torinese. I congressi eucaristici ,ed economici, le vittorie amministrative e le prediche focose dicono forse che i vinti di ieri si apparecchiano ad essere i vincitori di domani e che il clericalismo debellato in Roma invade, più pericoloso, tutta la penisola? Si, questo spirito tetro che da Roma mai fu scacciato, pervade il regno e parla per bocca del Commendator Paganuzzi per annunziare nel congresso di Padova ( presieduto dal Patriarca di Venezia e da sei vescovi e coll'assistenza di settemila persone) che: « coi clericali e' è Dio e che l'Italia sta diventando « una potenza cattolica». Il fatto nella superficie è vero; dev'essere, però, rettamente interpretato. Questa indirizzo nuovo dell'Italia non è la espressione di un risveglio del sentimento religioso ; se così fosse ci sarebbe da guardarlo con maggiore rispetto. Esso non riuscirà al cattolicismo, che del resto ufficialmente è la religione dello .Stato ; ma al clericalismo eh' è una particolare modificazione degenerati va del primo. No, non è il risultato del risveglio del sentimento religioso, questa rapida e vittoriosa invasione del clericalismo; in questi tempi e in questa terra di atei il fenomeno rappresenterebbe una reversione atavica singolarissima, che dovrebbe formare materia di lungo studio per gli storici na- (I) Al pellegrinaggio alla Madonna di Montene1·0 (Livorno) presero parte circa 1~000 persone. Vi fece atto di presenza l'aristocrazia e l'a:ta bm•ghesia e vi si fecero notare alcune car1•ozze con stullenti dai classici berretli. · · ·

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