Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 5 - 15 settembre 1895

• RIVISTA DLPOLITIC~ E SCIENZE ~0_9IALI 69 com' è organizzata nei paesi civili, dove con le norme opportune ai maestri, con le visite metodiche e irregolari, con l'isolamento dei casi, con le disinfezioni, con tutta insomma una medicina preventiYa si fanno miracoli, impiegando il denaro al 100 per uno. .A Londra, per esempio, l'ufficio medico dell'Associazione della scuola spende annualmente 2,240,675 lire; per lo stesso scopo si spende a Parigi circa un milione. A Roma un solo medico deve fare le Yisite fiscali agli insegnanti che .ammalano e provvedere all'igiene di tutte le scuole della città. Nel resto d'Italia (tranne poche e lodevoli eccezioni) spetterebbe la sorveglianza medica delle scuole della città all'ufficiale sanitario, ch'effettivarnente non può fare nè questo nè altro. E a tutte queste note dolenti si aggiunga che ogni educatore, ed ogni educatrice, dovrebbero avere un nume1·0 proporzionato cli allievi; invece a causa del solito problema economico che incombe sulla scuola, per risparmio di personale e di locali, spesso il numero degli scolari per classe è soverchio. Ancora: dovrebbe esserci a1monia nei programmi e nell'orario fm l'educazione della mente e quella del corpo. Quindi l'educazione fisica dovrebbe entrare come parte integrante e con pieno diritto nelle ore d'insegnamento. Invece si reputa peggio che perduto il tempo da consacrare alla educazione del corpo. E perciò, riassumendo, che educazione fisica si può mai dare nella nostra scuola popolare, se non c'è nè il modo, nè il tempo, nè il luogo di farla? Enunciamo brevissimamente quali sono i mezzi di educazione fisica, e d'ognuno di essi vediamo quel che si fa, e quel che si può fare. Innanzi tutto urge la necessità di nutrire e vestire gli alunni povei·i. Nel 1891 a Londra il Congresso internazionale d'Igiene ha votato questo memorando ordine del giorno: « Il congresso affermando i doveri dello Stato verso i suoi futuri cittadini in materia d'istruzione, dichiara che per renderla efficace è necessario nutrire e vestire gli scolari poveri. Ma fin oggi questo voto fu accolto solo da alcuni dei pochi municipi socialisti. In altre città, come a Londra, a Parigi ed anche a Roma ove recentemente sorsero 6 educatori, privati, le società filantropiche pensano a sfamare e a coprire alcuni dei più poveri scolari. Però specialmente da noi, con la pubblica beneficenza non si puo fare nè di molto nè di durevole. Credo che altrimenti si potrebbe fare di piìt e di meglio. uno dei passati ministri dell' Istruzione avea proposta una legge sul contributo scolastico, cioè \ma piccola _tassaannua di 2, 3 o 5 lire _per ogni classe elementare, a carico soltanto delle famiglie agiate e ~ vantaggi? de_glialunni poveri. Se fra le tante inique e gravose tasse fosse. passata questa e giusta e lieve, si sarebbe compiuta davvero una grande riforma morale nelk scuola, perch·è con l'esempio e coi fatti si sarebbe a quelli che sono agiati insegnato il dovere che hanno cli togliere gli attriti più stridenti della lotta di classe, riconoscendo ai figli del povero il diritto a un'esistenza normale. Soltanto qualora fosse posto in opera questo primo e principalissimo mezzo d'educazione fisica, si potrebbe pensare alla ginnastica. Per rendere questa utile e dilettevole s'era consigliato il ritomo alle italiche tradizioni del Rinascimento, quando l'Italia a Firenze, a Venezia, a Ferrara torno a insegnare al mondo l'educazione fisica per mezzo dei giochi. i\1a i nuovi programmi non trovarono nè il tempo nè l'aree libere per essere eseguiti. La nuova riforma venne strozzata nelle fasce; e nel Regno intero seguitiamo a spendere per la ginnastica la miseria di L. 391,000 in tutto e quasi tutte a vantaggio degli alunni per lo piiLagiati della scuola secondaria. È incredibile quanti mali si possono prevenire, con qualche semplice rimedio nell'età dello sviluppo. E il Belgio, che lo sa bene, esercita nella scuola con poca spesa, per quanto largamente, questa vera e benefica medicina preventiva, somministrando rimedi specialmente ricostituenti. A Roma per opera d'una donna, s'è iniziata questa provvidenza in una scuola di Trastevere, e mirabili se ne son visti prontamente gli effetti. Ma nelle altre scuole della città e nel resto d'Italia ? .-\.tutti è noto quale preziosa medicina preventiva sia il bagno. Splendidi impianti se ne ammirano nelle 4 nostre nuove e grandiose scuole popolari, ma troppo spesso rimangono inoperosi. E poi- altrove, in quanti degli edifici scolastici anche nuovissimi si è pensato al bagno? ..\Itri mezzi d'educazione fisica sono i rici·eatori festivi e le colonie fe1·iali; queste al mare o in montagna, offrono anche ai più grandi figli del proletario quella villeggiatura che rigenera la prole del ricco ; quelli togliendo dalla strada e dalla bettola i giovani operai, li rendono moralmente e fisicamente migliori. L'iniziativa privata, per disgrazia nostra così fiacca, qua e là fece sorgere e man tiene e gli uni e le altre, ma, sempre per la più volte ripetuta ragione economica, in numero sproporzionatamente esiguo in confronto con la necessitit che ce ne sarebbe. Del lavoro manuale e del canto, · che posson anche essere fattori d'educazione fisfoa, ho poco a dire; il primo più che nella scuola popolare sarebbe utile negli Educatori e nei Recreatori suddetti· e il canto oltrechè a raffinare il senso dell'udito, ~uò essere un ottimo esercizio respiratorjo, a condizione che sia fatto all'aria aperta o di libera circolazione

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