Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 5 - 15 settembre 1895

I RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI 70 4. La precedente rivoluzione è una delle cause che produce la susseguente: la Riforma colla libertà di esame ha preparato la rivoluzione politica e civile del 1789, la quale ha pre1>arato la futura rivoluzione economica e s ocialo. 11 libro dello Scarabelli non pretende alla originaJità ,e. mira alla volgarizzazione delle dottrine marxiste, che l' a. professa con sincerità, ma senza in_ transigenza. Egli segue il buon metodo di servirsi nelle sue dimostrazioni della autorità e delle confes_ :.ioni dei piu eminenti avversari del socialismo e sulle dimostrazioni mette tanta vivacità che il libro si legge rapidamente e con crescente interesse. I suoi pregi vennero rilevati da riviste e da giornali, che non militano nelle filo del partito in cui milita lo Scarabelli ; questo fatto costituisco il migliore elogio pel libro e pe1· l'autore. Prof. MARIOCERMENATI: Roma e il pensiero moderno. Roma, E. Loescher, 1895. li prof. M. Cermenati, chiudendo il secondo corso di conferenze scientifiche tenute in Roma dal Circolo dei Natw·alisti s'intrattenne in un elevato discorso, dato ora alle stampo dal Loescher, di : Romei e del 11ensie1·0moderno. ·L'al'gomento nell'anno in cui si deve commemorare il 25° annivel'sario di Porta Pia non poteva essere posto con maggioro opportunità e l'autore Io ha trat tato con sobrietà, con chiarezza e con eleganza. « La Jnissione della Roma moderna, egli disse, è sovra ogn cosa una missione di scienza. » Ed è questo il pen-. siero di due grandi scienziati, ta,nto diversi per la vita e pel partito politico in cui militavano, ma perfettamente concordi sulla missione della terza Roma; di Carlo Cattaneo o di Quintino Sella. Di Cattaneo ricorda il Cermenati che il suo pro_ gramma politico si riassumeva nella formola: Italia e Roma. A pa1·ere del grande lombardo poi, l'alma città non si doveva semplicemente conquistare : bisogna va assorbirla; prendendola si doveva immediatamente, sulle rovine del passato, erigere lo splendido edifizio del pensiero moderno. L' edifizio del pensiero moderno doveva essere l'università, sulle cui porte si doveva scrivere: libe1·tà e verità. Non pensava diversamente Quintino Sella. Egli rispondendo all'on. Toscanelli esclamava: « Io credo che il miglior contrapposto al papato sia proprio la scienza come scienza... e se vi è nna necessità a Roma gli (; p1·oprio quella di un contrapposto scientifico al papato ... l\on è soltanto per portarci de i travet che siamo rnnnti in Roma ... » E lo stesso Sella altra volta la importanza della missione scientifica di Roma significava con queste splendide pa1·olc: « La lotta della verità contro l'ignoranza, contro il pregiudizio e contro l'errore, suscita la stessa unanimità che si trova nei giorni di combattimento per la difesa della patria.» J L'Italia è entrata in Roma da venticinque anni ; non l'ha assorbita, come voleva Cattaneo : i clericali domina.no in Campidoglio. Libertà verità non sono state scritte sulla. porta della sua università, dovo si legge ancora il versetto dell'Ecclesiaste: lllitium saJ>ientiae timor Domini. E se qell'edifizio della scienza fossero state scritte, sarebbe~o una. brutta menzo1rna perché lo spirito che dovrebbero rappresentare 0 no~ è quello che vivifica la vita della città e della nazione. A Roma sinora l'Italia non ha portato cho i Travets. P. GUARINO: Sole a scacchi. Napoli 1895. Prezzo Cent. 50. Pasquale Gua1·ino, il mito e simpatico bohemien do giornalismo italiano fu una delle vittime della reazione sfrenata del governo dell'on. Crispi nell'anno 1894. Egli fu arrestato e trasportato in Sicilia per essere coinvolto in uno dei tanti balordi processi politici imbastiti da una magistratura, che dimentica di sè e dello sua alta missione, divenne strumento di una polizia senza pudore e senza timore. Il Guarino, fine osservatore e tempra di artista, non perdette il suo tempo nelle grandi prigioni di Palermo e descrisse con brio, semplicità o verismo di buona lega i tipi dei suoi compagni di sventura della Sala N. 4. Sono tanti liozzetti delicati, che non si possono riassumere, ma che si leggono con vivo piacere. li libricino nitidamente stampato è dedicato a quanti soffrono, moralmente, nelle prigioni d'Italia. La dedica è commovente nella sua semplicità. Cav. LINO FERRIANI: Fanciulli abbandonati. Storie tristi. (A beneficio degli istituti pei Fi~li della Provvidenza di Milano). Milano, 1895, pr~zzo L. 2. li Cav. Lino Ferriani è un magistrato che studia la delinquenza nella sua genesi sociale. È noto per un volume sui 1"\finorenni delinquenti (Milano Max Kantorowicz) di cui questo volumetto edito dal Cogliati di Milano si può dire la. continuazione e la illustrazione. Egli sotto forma di novelle, scritte in buono stile, narra le storie tristi dei fanciulli abbandonati, che finiscono colla degenerazione morale o intellettuale. In questo come in altri libri del Ferriani c'è il difetto delle soverchie citazioni. Chi lo legge e lo compra fa opera utile a sè e buona per l'istituto Pio, a cui beneficio va il prodotto della vendita. FuNcK BRENTANO.- L 'homme et sa destinée. Paris l~~ ' L'uomo - dice l'A. - è un essere perfettibile per mezzo dell'accordo co' i suoi simili. Infatti nessun,\ specie animale vivente in società, vertebrati, insetti o molluschi, si perfeziona pel fatto dell'esistenza in comune. E come i sordo muti sarebbero rimasti idioti senza. il linguaggio de' segni, cosi non è dalla nascita ma· bensì da quando l'uomo comincia a intendersi

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