RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI 51 tisti, l'indennità al rappresentante della uazione che avrebbe spalaucato le porte legislative ai deputati del laYoro e condaunato i servigi pubblici gratuiti, la sentenza a morte del pluralista che avrebbe soppresso l'elettore superstite di quella legislazione che considera gli individui in ragione degli aYeri, e l'abolizione della Camera dei Lords che avrebbe demolito il ricovero dorato degli i1·- rnsponsabili, che avrebbe tolto dalla costituzione l'anomalia di un corpo oligarchico che mutila, malconcia o schiaccia i bills votati dalla Camera eletti va per ordine del popolo, sono rimasti un sogno. Ecco perchè le masse malcontente, disilluse, irritate Yotarono pei candidati della coalizione che ha Jlel programma « il miglioramento della condizione fisica, morale e intellettuale del popolo. » 11 partito che fece più chiasso durante la strage elettorale fu l'Indipendent Labow· Party, u:cito con questo nome dalla prima conferenza generale dei delegati che si tenne nel gennaio 1893 nell' Istituto del Lavoro di Bradford. La ragione fu che liberali e radicali, inviperiti che i loro candidati cadessero l'uno sull'alti·o senza neppure il conforto dell'indignazione popolare, si scagliarono sul partito del lavoro indipendente con delle boccate di vituperi incandescenti. Hanno avuto torto. Gli indipendenti non l'hanno su nè coi tories, nè coi liberali. Essi sono semplicemente i nemici dei nemici degli eserciti ciel laYOI'O.Se per esempio un C. H. \Vilson, il dcputa10 liberale pc,· Hull, noto nel mondo perchè J'icettarn in una delle sue residenze i baccaristi real i e m·i~tocratici, mette, come mise, alla. poeta dei suoi cantieri gli opc1·ai per la sola r·agionc t;hC non Yogliono, come 11011 Yollel'O, uscire dalla unione dei dockcr~, gli indipendenti lo puniscono mettendo il 101·0ca11clidato ti-a lui e il con~el'rnWl'e. (~ualchc rnlta 1·iescono a. castigare il camliclato rnmpiro con delle ce11tinaia di rnti dati al candidato del larn1·0 e q11akhc Yolta 1·imangono col de~idc,·io in gola: come è 1wo- ]H'iOancnuto qui a Hull. Se pct· c,;cmpio un minisLL-o del gabinetto lih<•1·,dp,t;Ome .J~hn ;\loi-le.,· sostiene ancora, nel 1895, il la~ciate fal'C, lasciale passat•e e nega la protezione lcgislatint ai laY01·atol'i che s<mo diro1·ati dai capitalisti, gli i11dipc11dcnti incominciano una propaganda attint contro il legi~latore idealista e alla pt·ima occa;-ionc clcttontlc diurno l'assalto al suo collegio con un fuoco micidiale di schede contl'arie e ,;e pe1·dcnti non dc- ~istouo che pet· ri pre11dere il po~to di combatti me11 LO con piit accauimento di p1·i111a.Da :-Se,,·castlc !tanno scacciato nel 1801 Giacomo C!'aig. il p1·op1·iC'ta1·idoi una flottiglia di hastimc11ti mc,·canlili, 11npluloc1·ala libet·ale che pe,·si,;tcrn uclla fede dell'indi1·idualis1110, e que:st'anno hanno snidato il ,-uo mae>'tl'O;,[orlo.,·• di fama em·opea, l'ex ,;cg1·elal'io di Sia.lo pc,· 1'11·- lauda, il le:slanlo che non Yolern neppul'C lcgalizzare le otto ore, ed hanno fatto sentire che sono una potenza anche quando rimangono nell'urna coll'avversario. I liberali e i radicali della tredicesima legislatu1'a del Regno cli Vittoria non polernno poi aspettarsi la benerne1·enza degli indipendenti. li l01·0 presidente, Keir Harctie, era in margine al pa1·tito glaclstoniano nella Carnera dei Comuni, come un appestato. Lo :birciavano o lo guarclarnno cli sottecchi col risolino del disprezzo o della commise1·azionc e sussur,,avano che « puzzava come una latrina! » li suo berretto cli uomo che avent laYOrato tutta la Yita fu come la sputacchiera cli tutti gli insulti o di tutte le espettorazioni dei membri del grande pa,·tilo liberale. Si dirertivano a inYiai·gli delle tube o dei cappelli bol'ghesi. Tirarnno sostanti,·i Yillani conti-o la sua camicia di flanella, dicernno corna delle sue sca1·pe, facevano della sua giacca di lana scozzese il bersaglio delle loro inrnUirc e lo popolarizzarnno come uno zoticone ignorante. Per amareggia1·gli l'esistenza p1·opalarono che chi arnrn pagate le sue spese elettorali era stato il suo compatriotLa ..-\ndl'ew Carncgie, il re ciel fel'l'O, il miliardario che aYern negato un aumento di sala1·io ai ]aYoratori cliPittsburgh, in America, - che lo ave_ vano ar1·icchilo e lo a,·ricchiYano - facendo tirat·e su loro dalla « polizia» di Pinke1·ton. Prima il Ca1·- J1egie ent conosciuto come uno dei piit grandi amici delle clas"i laro1·ati·ici . .-\Yern popolato il mondo di biblioteche pubbliche con 30, l 00 o 250,000 dollari. Arern scritto l'lntor·no al 1t1ondo, la Democi·a;;ia 'l'rionfante e un m1me1·0 infinito di articoli pel' le t·iYi:·le che non lascianino dubbio ,-ulla sua simpatia per la gente alla ba:<e della ,-cala ,-ociale. Carnegie arcra i1ffiato spontaneamente al t;Omitato di Kei1' Hardie cento slc1foie e Kei1· Ha,·die pei· 1'ecidere ht gola alla calunia doYeUe 1·e~tituire la somma che disono1'aYa, a sua insapula. la sua elezione. Pii, di una rnlla Kei1' Hat·- dic si è lernlo in piedi, in piena Camera. con una que:;tionc d'urgenza come quella dei disoccupati, e più di una YOlla il 1·appresenta-nf.e di \Vc,-t lfam - un subul'hio all'e:st di Lond,·a - doYette ,·isedere uil uepacuore di non m·e1· ti'oYato un· anima. neppure .John Burns, t;he c1·erlesse all'u1·ge11rn del suo problema! 11 disco1·so reale che inaugu,·arn la legislatu,·a del 08 non arnrn una parola pet· gli e:<erciti che pt'oce~siona,·ano a pancia Yuota pet· le Yie del Regno colla sti-iscia funebl'C sulla c1uale e1'a il « ,·oglia1110il di,·iUo al larn1'0. » Fu un delitto! !'no ~parcnleYole delitto! La gente sg1.·as><atadai digiuni ul'la che muo1·edi fame se non le dalc larnl'o e mi legi~latoi-i e rni miui~(,·i sp1·ofomlati Hclle agiatezze Wt;Cle, ignornte, Yi occupate d'alt1·0 ! \o o sig·J101·i. 11 Yostt'o si,;tema è un in:sulto a chi ~offre. l di,;occupali sono del combustibile sociale. Possouo essere la fa1·illa del g·1·ande incendio. O
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==