RlVISTA DI POLl'l'ICA E SCIENZE SOCIALI sconfisse1·0. C. Petronio per punire la scorreria in Egitto tentata ùal loro Re Candace, l'insegui sino in casa sua e gl' impose la. vace; ma dopo la 1·itto1·ia. tornossene indieti-o perché, na1Ta Dione Cassio, 11è ,ioteva marciw·e CtJ1i Ittite te ~ue genti ci causa de/lei ~abbia e dell'eccessivo calore, né comodai,wnte colà ri,nanere. l romani antichi pervenuti in Etiopia non pronunziarono il fatidico : hic manebimus optime. l degeneri bizantini, dicianno,·e secoli dopo, lo balbettano l Dr. NAPOLEONE CoLAJANNI. L'EVOLUZIONE DELLE CREDENZE E D LLE DOTTRiNE POLITICHE Fra le differenti classi di fenomeni di vita col- • lettiva, l'insieme de' quali costituisce il dominio della Sociologia, una delle piit interessanti è certo quella ch'è relativa alle Credenze Sociali. A. Bain e James Sully ànno analizzato la Credenza riguardo alla psicologia individuale; la scuola sòrta dall'Herbart, e specialmente il Lazarus il Lotze lo Steinthal, àn fatto della Credenza la base della loro psicologia - o VolKerspsychlogie - sulla quale àn tentato di edificare la scienza delle Società. Nè la psicologia individuale, nè la psicologia collettiva esplicano completamente la struttura e la Yita degli organismi Sociali; ma pure i fattori psichici vi intenengono in gran parte pel fatto stesso che le unità umane, di cui l'aggregato forma uno dei due elementi che costituiscono la materia sociale, sono in generale dotati di sen ibilità e d'intelligenza. Le Credenze delle società sono una delle forme coordinate e relativamente stabili della unità loro consciente o inco11sciente; es e concorrono all'e pressione della loro continuità nel tempo e nello spazio; e se comprendono le emozioni e le idee delle società; sopratutto esse sono in stretto rapporto con le loro attività volontarie. Le ri,·oluzioni collettive come le decisioni individuali, sono difatti determinate in un modo regolare dalle nostre credenze, cioè da alcuni stati di conscienza consolidati por ripetizione, imitazione e eredità, relativamente all'ordine dei fenomeni fisici, fisiologici, psichici e sociali. La politica è precisamente - come abbiamo esposto altrove - la parte della sociologia che à per oggetto le manifestazioni della rnlontà collettiva. A tutti gli stad'ì della esistenza, le società possiedono un capitale relativamente fisso di credenze intorno alla loro condotta e al loro governo volontario nel senso pit1 largo di queste, parole, comprendendoci anche le loro attività riflesse e instintive. Questo fondo stabile, quantunque variahilC', concorro alla formaz·iono del loro camtlcre e della loro personalità, mC'ntre si dissolYe e si sposta quando la loro por-sonalitù e il loro carattere si fraziona o ,_j r1 isorganizza, sia per 1·egrosso verso forme inferiori di stabilit.it, sia por· ernlYor·e verso forme più alt.e e piì1 larghe. Come non lo è la volontà indiYidualo, cosi la rnlontà -collettiva non è una entità indipendente: essa è un modo superiore e finale di adattamento degli organismi sociali al loro ambiente; non è un principio, è una fine; è il risultato di un processo di fasi successive e multiple. La sua origine sta nei bisogni e nei desideri sociali, nel piacere e nel dolore che accompagnano il non adattamento dell'Essere al suo ambiente. Siano questi bisogni armonici o discordanti, convergenti o divergenti, in tutti i casi finiscono per imporsi come credenze: Se sono armonizzanti si fondono, se ostili si eliminano a vantaggio del più forte, per selezione naturale. Appunto conforme alle credenze, e specialmente alle credenze politiche certi scopi sono perseguiti più che altri; taluni movimenti o taluni mezzi sono creduti meglio appropriati a quei tali scopi. I mezzi e gli scopi possono essere relativi alle necessità pii1 ordinarie benchè le più essenziali della vita, a soddisfacimenti immediati e egoisti, o alla ricerca dell'ideale pii1 lontano e pit1 elevato, co' i mezzi piì1 disinteressati; non importa: in tutti i casi il meccanismo della volontà individuale e collettiva è lo stesso. Se non c'è conflitto nella coscienza, e perciò nella credenza, la Risoluzione sarà rapida e l'E ecuzione seguirà Yicina. Sarà così tanto nelle società inferiori, nelle quali domina l'attività riflessa, quanto nelle società complesse e superiori. In questo caso la rapidità e la sicurezza della esecuzione risulteranno dall'integrarsi degli stati di conscienza - essi stessi complessi in questa Società complessa - in forma di credenze; la quale integrazione, rendendo quelli stati Yeramente organici, li riconduce gradatamente alla semplicità dell'atto riflesso. Se, al contrario, le necessità dell'adattamento provocano dei conflitti nella conscienza collettirn, il dubbio, l'esitazione, si sostituiranno alla credenza; bisogne1;anno allora, e si formeranno, degli organi di Deliberazione per regolare la scelta tra i bisogni e i desideri, cioè: tra i moventi. Una risoluzione an-errà dopo una discussione, dopo una lotta violenta o pacifica, sanguinosa o semplicemente oratoria. I partiti che rappresentano i bisogni e i desideri di,·ergenti delle nostre società non sono forse quasi vere armate, co' i loro capi i loro centri, e loro ali, e la destra e la sinistra, e l'avanquardia, e la disciplina? In tutti i casi la forma 1·elativa11iente più influente, cioè il desiderio e il bisogno più irresistibile, trionfa.
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