Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 3 - 15 agosto 1895

RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCfALI 47 Forse ò lt·oppo ottimista nel giudical'o sullo correnti della, pubblica opinione, che p1·evalgono in Gorma.nia; ma, so udi fossero q11ali lo immagina l'A. si deYo constatare con dolol'C che la rifiori111ra di chrwvii1Ì811te che c'è sutt,, in Fntncift in occ,Lsiono della inaug1m,zione del canale del ::-iord non ò la piit adatta tt calmare gli animi e ad ottenere lo soluzioni pacifiche desidernte e che produr1·ebbe1·0 effetti benefici pe1· tutti i popoli del vecchio continente. Prof. J. DE JOHANNIS: Sui rappo1·ti tra capitale e laVOl'O. - Nota letta alla Regia accademia dei Oeorgofili di Firenze il 7 luglio 1895. Quest:i notci del Prof. De Johannis è importante come indizio del mutamento che si prod11ce negli economisti ortodossi nel giudicare le cause che generano il socialismo e i rimedi che si propongono per guarire i mali sociali. Le premesse sulla genesi del capitalo o sulle così dette leggi economiche naturali sono quelle della antica economia ortodossa; ma il De Johannis crode che date tali leggi la organizzazione economica, politica sociale e tale da non aver ridotto al minimo d'intensità, di estensione o di tempo le anomalie che vi sono nella distribuzione delle ricchezze : e riconosce che la economia non debba stare colle b1·accia al sen co,iserte di fronte ai mali constatati. Di viù : mentre scompare la rassegnazione antica nei lavoratori, questi vengono assunti a funzioni politiche o sociali che prima non esercitavano; lo Stato assicw·a, si, la loro posizione preponde1·ante ai capitalisti ma soltanto 1Jromette ai primi dei rnntaggi indiretti mediante gli aborti economici, che si conoscono col nome di legislazione sociale; sicché lo Stato in questi ultimi cinquant'anni ha accresciuto sotto mille forme la preponderanza del capitale e della sua funzione, ma non ha. altrettanto ageYolato ht funzione del lavoro ed il modo con cui questo la esercita: poco o nulla si è fatto per la tuteh, e difesa del lavoro eh' e la sola JJro111·ielci. individuale del proleta.riato. 11 De Johannis biasima gli economisti, che se no stanno inerti e indifferenti di fronte a quesh, situazione eh' è ingiusta o pericolosa ad un tempo; e sin qui egli dà causa vinta a. LJUCllieconomisti che combatte da pl'incipio perché senza rnlerlo si sono alleati ai socialisti. Torna economista ortodosso puro quando manifesta le sue diflidenze o iI suo scetticismo sullo intervento dello Stato e sulla efficacia delle leggi. ~fa come e con quali mezzi vorrebbe correggere i difetti esistenti e riconosciuti dolla or,;anizzazione sociale e che sono il prodotto della secolare azione dello Stato e delle leggi? Ecco quanto desideriamo conoscere dtdl'e;regio Prof. De Johannis che si mostra in questa brern pubblicazione, come nelle altre, avversario leale del socialismo e scrittore di non comune Yalore. EGISTO ROSSI: L'Agricoltura e i debiti i1iotecari ,wgli Stati Uniti cl".1,nerica. Bologna, 1893. li sig. Egisto Rossi e conosciuto poi suoi pregiatissimi studi sugli Stati Uniti d'America. li poderoso lavoro s111la co,1corren;;a america,ui, che fu come un grido di allarmo pc1· l'ag1·icoltura Eu1·ope,L parecchi ,urni or sono lo fece salire in grande fama; non ismentita, poi dall'altro sulla, htru::ione w:gli Stati U,iiti minore pc1· molo al p1·ecedente, ma non pe1· importanza. l~ impossibile riassumere questo nuovo studio sull'Agricoltura e i debiti ipoteca, .. i perché esso stesso è l'iassunto del gr.wdc censimento americano del 1890 e di parecchie altre recenti pubblicazioni. Esso vide la luce la prima ,·olta nell'ottimo Oiomale degli economisti diretto con tanta intelligenza ed amore dal Prof. :Maffeo Pantaleone, dal De Viti de Marco e dal Pareto, che difendono valorosa.mento, senza intransigenza il liberismo economico. Questo nuovo scritto del Rossi è ricco di cifre, di fatti e di sintetiche osservazioni e dallo insieme si è indotti a formarci un grande concetto dello sviluppo e della prosperità economica della grande repubblica americana. Questo concetto non nascondiamo ch'è in contrasto con notizie e con scritti recentissimi che dicono già intaccata e travagliata dalla crisi agraria la stessa repubblica; sicchè al nostro A. si sarebbe tentati di rimproverare un soverchio ottimismo. PAUL DE RousIERS. - La question Ouvrièi'e en A11glete1·1·e. - Pa1·is. 1895. L'Autore con un inchiesta per-,onale, studia l'evoluzione industi·iall• e comrne1•ci:ile modo!'na, in [nghiltcr1·a, pL•rmetto1·nc in rilievo l' impo1·tanza sociall'. Il lib1·0 è di Yiso in ti-e parti : La p1,ima consido1•a la quistionc operaia nel piccolo labo1·atorio, i mostic1·i che àn serbato l'antico l'antico Lipo in p1·osenza della ernl11zione industrialo <' commo1·ciale model'na, pc1•ché se è 1111 fatto che il macchinismo tende sompl'o di pi(1 a sostituire nella fab1·icazione lo sfol'Zo manuale dell'uomo. ò pu1• ve1•0 che alcune indusu·it' resistono a off1•i1•eun campione Yivente doll'o1·ganizzazion<' antica: si trova anco1•a do' fabb1·i ferrai, dei fabb1·icanti di coltelli, ecc., i quali la rn1·ano scnz.l alcun aiuto di fo1•zamotrice. La sc•c·onda pa1·to rigua1·da la quostione operaia nelle minit•t·c. do,·0 si può vedo1·0 un caso pa1·ticola1·0 dell'eYoluzionc: il g1·ande opificio moderno delle minio1·e Sl'l'Yito da operai dell'antico tipo. Infatti, alcune industri,,, corno le• minernl'Ìe, pu1· essendo la1·gamenLO sYiluppatc secondo le contlizioni oconomicho attuali conservano in ce1·ti casi gli strumenti di produziono a11tichi: il piccone• por esempio, compie l'abbattimento d,•1 ca1·bon fossile con uno dei p1·ocodimenti pii1 p1·imiLi,·i, 1111.llltlllHJHClo sviluppo dcli' industria si colleghi sti-ottamentc al p1·og1·csso tlcll,\ g1·andc indusLria e dc' tr·aspo1·ti a vapo1·e. L'nlLima pano del valnme, mostra la qnistione operaiti nella g1·ande industria: nei mcstie1·i che ànno compiuto la 101·0 ornluzionc, cioè quelli che constiUliLi in g1·andi opifici serYono 11na clientela estesa con metodi di la,·01·0 ne' quali la macchina i1, una parte semp1•e pi/1 larga, come nelle industl'ic tessili. La g1•ande industl'ia dice l'A. - e la i'ol'ma cqe

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==