44 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI essere anzi tutto una religione sociale. li loi:o principale scopo è la riforma della società secondo giustizia. I prediletti di Iahvè per i profetisti e i messianisti sono i poveri, gli umili, gli oppressi, tutti co101·0 che patiscono ingiustizie. In questa concezione obionitica della sccietà i ricchi sono i reprobi, i duri, gli empi, i violenti, che saranno distrutti dal fuoco. Le ricchezze, la civiltà materiale, la potenza costituiscono altrettante ribellioni contro il Signore, considerato un principe d'Israele. L'ideale sociale dei profeti utopisti sta nel passato patriarcale della primitiva tribù, del clan anarchico, . m cui non vi erano nè aristocrazia nè principato, µè sacerdozio, nò leggi; in cui non eranvi nè ricchi nè poveri, in cui tutto era pace, uguaglianza, fratellanza. Nell'originale letteratura detta profetica vibra la nota potente dell'emancipazione sociale, della giustizia, del diritto a favore dei poveri. I profeti, veri tribuni sacri del popolo, si pongono come interpreti delle asvirazioni vopolari contro le ingiustizie e la corruzione dei votenti. Isaia, Geremia, b'zechiele, per ricordare i massimi, hanno parole severissime ed aspre su questo tema sociale. Amos è il più radicale, il più democratico, il più socialista dei profeti d' faraeJe. Tutta la sua profezia è una terribile esplosione,_di collera contro i grandi e i ricchi « che schiacciano nella polvere della terra le teste dei poveri e schivano di trattare coi piccoli » « che presso i loro altari profani si adagiano sopra le vestimenta dei poveri che hanno ricevuto in pegno, e bevono il vino di quelli che hanno spogliato». (Capo II, 7-8). E questi ricchi, questi potenti, contro i quali tuona il profeta, « hanno adunato tesoro d'iniquità e di rapine perché non han saputo quel che si fosso il far giustizia, nu~ ando1•a,nno a rnvina. sotto la collera di lahvè le loro case di avorio>>. (G,tpo Hf, 10-lt:,). « Siccome voi spogliavate il pove1·Oe gli toglieYate il meglio, voi edificherete dello c,tso di picka, qu,tdrata, ma non le abiterete, e pianterete vigne deliziosissime, ma non ùeYeretc il rino; perocchò sono ,t me note le molto vostre scelleraggini, o i fo1·ti peccttti vostri, o nemici della giustil.ia, ttmanti dei doni e oppressori dei pornri ». (C,tpo V, 11-12). « Ascoltttte voi che stra,ziatc i I porn1·O, e struggete i miserabili del pa,esc; o dite: qua,ndo vassc1·,t il mese e venderemo le merci e il gl'ano fa1·cm più piccola ltt misura, o ricresceremo il peso del siclo, e adopercl'emo bilancitt falsa, e ci farom pt1d1·oni dei miserabili col danal'O e dei poveri con un paio di scapo?» (Capo VIII, 4, 5, O). .\la il giorno VCl'r:'t, secondo .\.1nos, in cui « il diritto scor1·eni. come acqutt, e l,t giustizia, come impetuoso torrente». Kon posso pc1· ,tmorc di brevità tenei' dictl'o a.Ile fu1·il,onde p1·otost,c del pl'ofotit israelita contro lo classi 1·icci1e, 111,1questi brnvi trnUi d,t nic ricordati bastano a convincere il lottol'O che Amos e in generalo tutti i più g1·andi JJI'Ofcti cl' hrnelc propug1mno la giustizi,t socittlo a, favore degli oppressi e dei poveri. La tl'adiziono 1·oligiosa d' lsn,clo in .VIosè, nei prnfeti, nei messianisti assume uno spiccato ca1·atterc sociale e tenono. La giustizia, il benessere, l'eguaglianza tra i figli d'Israele debbono realizzarsi in questo mondo, su questa terra, nella Gerusalemme terrestre in cui tutti i popoli della terra fraternizzeranno all'ombra della giustizia, non nel mondo di là, nella Gerusalemme celeste, nella città di Dio. Linguaggio moderno, osserverà qualcuno. Ko ! È linguaggio veramente antico, parlato e ripetuto sino ttlla monotonia dai profeti e dai messianisti d'lsntelc più di 2000 anni addietro. Questo linguaggio che appare moderno, è un linguaggio estraneo al genio del cristianesimo . Giuda di Kerioth, che potrebb'essere magari Giuda di Gamala, detto il Gaulanita, o qualche altro zelante giudeo insorto contro il dominio di Roma, rappresenta l'eterna opposizione dello spirito puramente ebraico, attaccato alla terra, imprigionato entro le istituzioni sue, e le sue tradizioni sociali contro il misticismo trascendentale del martire galileo e dei suoi insegnamenti religiosi e morali, che tendono tt staccare l'umanità dalla terra, dal di qua di Giuda, per riporre il destino umano nella funebre visione di un mondo celeste. Infatti al cristianesimo, fondato sopra un concetto mistico della vita, trascinato dalla corrente spiritualistica che invadov;1, le coscienze, assorbito nella visione apocalittica e lugubre della prossima fin del mondo, manctt un contenuto politico e sociale. « li giudeo, osserva il Renan in una pagina splendida di psicologia sociale in cui con mano maestra e con tocchi sicuri volle tracciare i limiti che septtrano il giudeo dttl cristiano, non è rassegnato 001110 il cristiano. Pel cristiano ltt povertà, l'umiltà sono virtt1; pel giudeo sono sventure dalle quali bisogna difendersi. Gli aùusi, le violenze che trovano il c1·istiano c,tlmo, 1·ivoltttno il Giudeo, od è in quo.sto modo che l'elemento isrnclita è divenuto, ai nostri tempi, in tutti i paesi che lo possiedono un grnntlc elemento di l'iforma e di vrogrcsso. li sansimonismo o il misticismo industrittle e fina1Hitu·io dei nosti-i giol'lli sono usciti per una metà dal giudaismo. ì\el movimento 1·ivol11ziona1·iofrancese l'elemento giudaico ha urm missione principale. » ì\el mondo moderno gli b1·acliti sono stati quasi dovunque i lJl'Opttgatori o i fondatori del souialis1no contempontnco. Lassa.Ile e .\fal'x· sori o' d' 0Hgi11c israelitica. Se il socialismo raJJ_pt·osonta la JJrotest,L energica contl'o l'ordine attualo fond,~to sull'iniquità, sulle ineguaglianze, sul dominio dell11classe capitali ·tica sulle classi lavorntrici; l',tspirazio11c costante verso una 111igliorc orgttnizzaziono sociale ,L bttsc di giustizi,t per tutti, ha comune il fondo delle suo dottl'ine e delle sue ,i;;pirnzioni ideali col giudaismo, come si 1na.11ifcstanoi profeti e in tutta la concezione mcssi,tnica, d'o11dc ò uscito il cristianesimo. Ed ò prccis,1n10nto da lsr;1clc che ci ò stat,1 trn- :s11toss,tquesta fede in 1111 ,tv\·eniro soci.,do miglio1·0. 1~ d,t Israele elio ci ò sl,tt11 data ltt foùo nell,t rcalil.z,izione delltt giusfoia quaggii1. \ .. Gli 11.n-cnimonU futuri in fatto di una possibi lo trasformazione soci,tlc del regime modemo, dirno-
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