24 RIVISTA DI POLITI CA E SCIENZE SOCIALI Lo scoppio può deplol'al'si e può essere contrario alla sana economia Ji nn popolo; ma, di chi la colpa ,;e tanti gas furono accumulati nella 111armitta da mand,ula in frantumi? D1•. Ì'ÌAPOLEONE CoLAJANNJ. CARATTERE E la brnmosia del secolo, è l'a,;pi,·azione di tuUi gli uomini, anche dei degenerati, il caratle1·e, pet·chr da tutti si sente, quando anche non si possegg,1, che il cal'attere è una delle pit't eminenti qualifa umane, su cui riposa la rispettabiliUt indiYiduale, la coerenza nelle azioni, l'immutabilifa dei propositi, la dit·ittura dei fini, I'immancabilità nelle p1·Omesse; pe1·chè si sa, anche dai deboli, che il carattere è il distintiYO più p1·ofondodella pe1·:-ona_ lità, la gua,·entigia più sicura dell'onestà, ò la fo1·- tezza inespugnabile dell'indipendenza e della dignità umana. La storia ci registra come tipi e~1inenti gli uomini forti per carattere, ci dimostra che la grandezza d'una na7.ione e d'un popolo è nata e si è conserYata per un sol uomo, qualche YOlta, che avesse arnto la superio1·ità.del carattere: l'eroe è un carattere. Mal1srado la per:;ecu7.ioneche fa più resistente i caratteri umani, per la Yigliaccheria dei molti che s'inchinano ai potenti, anche i nemici" ammirano il carattere superio,·e, quando lo rndono inflessibile che sfida tutto e tutti soccombendo alla prepotenza della Yile 1110ti1tudine. Quando 1)iÌ1manca e diYicne rrn·o il ca,·attcrc, si 1·icerca con ansia; ma quando 111a11<e.:aYi sia un sol uomo che lo po,;sicde, perche co,;lui è conti·o tutti, benchè innocente, bcnchè solita,·io, ma e un giudice seYe1·Oe terribile di Lutla un'epoca, di tutto un popolo dotto o ignorante, la pc1·sccuzionc e te1·- 1·ibile: si 1·impiange quando e Yiltima. 1 caratteri sono semprn nu·i, ma c,-,;i c1·ca11Oe con,;crnrno il caraUc1·e nel popolo, ment1·0 i degenerati crnano i degenerati e annullano il semimento rlell'indiYidualità. \on è la scienza o l'arte che c1·ea il carattere negli uomini; scienza e_ca1·attei·c .·ono due fatti distinti, come :-cicnza e morale. Sono esempio doloroso, oggi, in Italia due uomini d'ingegno supcrio1·e, due uomini che poternno csse1·edue guide, e pc1·un momento lo so11O ,;lati, del popolo e dell'altezza dei pl'Oposili; questi due uomini hanno ceduto alla co1·rcntc Y01·tico~a della dcgeneraz10Hc del carattere, non sono or che due Yinti della decadenza incliYiduale che annnlla il carattere e col caeatlcrc l'indipendenza. E cont1·0 a. cotesti sapienti decaduti trorcrai ritto, infle:;sibilc, come farinata forse un analfabeta che . fida la miseria e la persecuzione, ma non cede a chi c01rompe o percuote. h i fa p1·opaganda di co1Tuzione specialmente pe1· mezzo della stampa giornaliera, Yenduta a clii domina, doro ;:;isc,•iye spesso come scri,·erebbero Socrate e Platone, mentre· è ipocrisia pagata a lunghezza ed a Hume,·o di linee, dorn si pl'edica la ,·esa a disc,•czione all'uomo, non ai p1'incipi ideali, non alla patria, perchè l'uomo paga, la patt-ia ò una pa1·ola.a:;tratla. E ogHi sc1·ibadi,·enta un .Mai·- cello e s'innalza a legislato1·e mangiando delle mi- ~e1·eent1·ate pubbliche, estorte fe1·ocemente a colui che appena l1a da rnangia1·e, ma che deYCpagal'C lautamente i co1·1·uttoripubblici del ca1·attere, ser_ Yitori, alla 101·0YOlta, infedeli, se il padrone è minacciato di 1·0Yi11a. Chi legge Tacito, trorn quanta co1·ruzio11edi caratte,·e egli desCl'ive sul caclc1·edella 1·epubblicae negli inizi dcll'impe1·0 l'omano; e chi ha appreso quanti ;:;fo1·zei sacrifizi i fondatori della gi-andezza ,·omana p1·odigarono. sente un rammarico indescribibilc a Yedc,·e la roYina e lo sfacelo di tanta grandezza per cor1•uzionee degene1·azione del ca,·attere. La degenerazione del camtterc così largamente estesa è indizio della caduta delle nazioni, come d'un proccs. o morboso ignoto, quasi incosciente, finchè la crisi sia giunta al suo stato acuto. La nazione co,-ì 11011può YiYere, come un uomo non può continuare a Yivere in uno stato mo1·boso acuto. L'Italia è in questo stato di crisi graYe; noi siamo ai giorni in cui tutti gli uomini che axernno (;01\ sagrifizi fatto l'unità della patria, sono spa.l'iti, e sono succeduti loro quelli che sfruitano questa pat,·ia, ipocritamente trm·cstiti di amol' pakio, ma così poco t,·a,·cstiti da lasciarn \'isibilc la 101·0,·e1·a natura. l"na generazione non è ancora passala, cd agli eroi seguono come discendenti i degcncmti nel ca,·attcrc e nella personalità, ai cai·atte,·i inelipendenti ccl alteri seguono i scrYili e i grega,·i più inco,;cicnti. l~ un fenomeno nuo,·o quello che og-\ìiè arrenuto nc•llc elezioni politiche, nelle quali i candidati non hanno a":-unlo un carattere politico, come do,·eyano, ma uno pcesonalc; non si presentarono come conscnato1·i o prog,·essisti, ma come 1,iiniste1·iali, come seguaci. cioè, della politica personale di un mi11ist1·0.Se questo ministro cadrà, quale pai-tito politico scgui1·anno i 1,iùiislel'iali? Fot·se quello d'un altro mi11isl1•0;e ,;e caclrit questo secondo? E"si, come i prcto1·iani d'un impc1·ato1·c 1·omano, soslc1·1·annoil. nuorn. \oi comprendiamo i soste11ito1·idella monarchia, ma 1101c1omprendiamo i sostcnilo1·i d'un ministl'o; comp1·endinmoclic 111(1;011s01·rnl01·oe un progrn,;- sisla so,;lenga un mini,;tl'o, se ci-ede opportuno, ma t1•oyiamo inesplicabile che un candiòato politico ab-
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