Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 1 - 15 luglio 1895

8 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI Il quoziente di Hare, col suffragio uniYersale, di cui è il coefficieute necessario, dev'essere, secondo me, pe1· la democra.zia radicale nel paese e nel parlamento, una bandiera, il grido audace e sapiente di una· gran battaglia civile. 11. i\1 IRABELLI. SOt]AlL]SMCOO:MtUIALE 1 •> ln quei paesi dell'estero ovo il movimento socia,lc opera.io h,1 fatto notevoli e costt.nti progressi, l:t vianttt del sociltlismo municipale si é bene ,tbbarbicata e germoglia rigogliosa; ed anche in molti comuni che sono ancora nelle mani della borghesia, sotto la pressione del partito 0JJCrnio si sono fa,tti esperimenti e introdotte riforme nel senso di fare intervenire la società nei rapporti economici che l'e- . sistenza della provricta ha creato fra gli uomini e in quello di a,vocare al Comune stesso l'esercizio dei servizii pnbblici aventi c,tra,ttere industl'iale. Gli stessi avversarii hanno dovuto riconoscere che tali esperimenti sono sJ_Jlendidamente riusciti. La dottrina economica liberista aveva formulato come assioma indiscusso che i Comuni, le Pl'Ovincie e lo Stato ;ono pessimi amministratori, incapaci di ottenere un fine utile col minimo dispendio; e questa dottrina nelle sue applicazioni apparve fatta a uso e consumo della speculazione che prosperò avviticchiata ai bilanci delle pubbliche amministrazioni che oberò di debiti e dissanguò in tutte le forme: pc1· essa le popolazioni furono messe alla mercé di tutte le cuJ_Jidigie del cavitale il quale - organizzMo in grandi società per ht conduttura delle acque votabili o del gaz, della luce eletkica o dei tn1,n1s, pe1· le ferrorie o la navig,tzionc, - riscuote i suoi t,·ibuti dalla collcttiYita, fa la legge, cornn1ctte 11s,pese del pubblico delle svoglhtzioni rnolto JJi(1 considcreroli e ['Cl' gli auto,·i di esse molto meno dannose di tiuellc che nel modio evo ,1,·cntno fatto qu,tlifica1·c certi b,1,1•onidel nonio di e.xcoricitore:, rusticorwn. ln pane pe1· 1·0,tzione, dopo le esverienze subite, ma lllOlto piit sotto l'inlluenza dcll'ide,1, socialist,t- che don,i,rn 01·1n,1,siu tutto e :si insinua on111t1ue o vittoriosa penetnt e co11t1uista la nostra socicta - prim,t in lnghilterrn, poi in Belgio, in F1·,1,ncia e in Germania, non solo quei Co111uniche sono st,,ti conquistati dai ~ocialisti, n,a anche altri (.) Nel momento ht cui in.Italia si fanno le elezioni amn1inist1·a• th·c raccornandia,no oll'attcnzionc dei lavuta~ori <Juesto al'ticolo dd Prof. Salvioli. Esso servil'à a convincerli della 1;tiJ.tà della loro co• sciente partecipazione alla lotta e dello intc1·cssc diretto che hanno di fare IJl'cvalcre nei Comuni e nelle P1·ov1nciè un indil'iao a11zichè un altro. H.icordiarno rltresì ai lavor ...tori che nella Francia repul>bli• cana e col suffragio uni,·crsale molti rnunici, i sono in mano dei Socialisti con gronde va11t:1ggiodella loro classe. J consiglieri municipali socialisti tlella Francia intcm si 1"uniranno a cvngyesso 3, Parigi il 1,1luglio e discuteranno u:1 prog,·amrna red .tto da Hodolfo Si,non di cui fanno parte i s,•gucnti importanti aq;omcnti: trasformazione ilei monopoli in servizi pubblici: costruzioni cl!onorniclic cd igieniche so,·vcnzionatc; sovvcn:-ioni ni sindacati ctl. alle 1>01-sc del l..1.voro; panetterie e fJ.rm::icie municipali; vecchi e i11valid1 del Ja,·oro a carico tlci municipi; gestione in senso socialista dtj beni comunali; attitu- (tint~ Qci municipi in caso c)i sciopero# ccc. ccc. J,A HlVI$TA. centri importanti ove la popolazione operaia organizzata e cosciente prevale ed ha influenza, si sono subito messi all'opera per restituire all'amministrazione municipale cpiei pubblici servigi e quelle funzioni lucrose che erano passate nel dominio privato quale appannaggio naturale degli affaristi e speculatori dominanti nei municipii e nello Stato. In Inghilterra specialmente il socialismo municipale ha fatto in questi ultimi anni molti e importanti progressi; e Sidney \Vcbb può con ragione const,ttare come ormai in molte città oltre la :\fanica il servizio dell'acqua, del gaz, dei trams, della luce elettrica sia disimpegnato dai municipii co:-i grande risparmio di spesa, utile del pubblico e vantaggio del bilancio cittadino. li socialb1;10 municipale ò nel J_Jrogramma delle 'l'rades U,dons, del partito democratico, del vartito radicale e socialbkt in.;lese. Contl'O di esso non si elevano qnellc giuste diffidenze che si muovono contro il socialismo di Stato e che Bcbel formulò chiaramente nella sua polemica con \Vollmar. Fra i due concetti vi è un abi.s::;o. li socialismo municipale é il governo della citta liber,t nello stato libero. Come dice Tocqueville: Nel Comune soltanto risiede la forza d'una 11.,zione. li socialismo di Stato è la centralizzazione, il despotismo per mantenere il predo-· minio di una classe sull'altra: il socialismo municipale ò il decentramento, la libertà, perché si possano esplicare e preparare le nuove forme di ordinamento industrialc o sociale. È il caso di giustificare ancora una volta questa politica che propugna il passaggio al Comu~ dei servizi pubblici, e chiede una riforma delle imposte locali che ora, col pretesto di dovere c-ssere a largha base, taglieggiano esclusivamente le classi non abbienti e lasciano tranquilli i proprietari e gli indust,fali? Senza dubbio non havvi alcuno ·che osi sostenere che il nostro sistema tributario sia s11pc1-io1·e ad ogni ccnSlt1·a e che i servizi pubblici debbono essere affidati a società prin,tc sotto fo1·111adi monopolii per fa1·le meglio ,trricchire. Ora l'evidenza del JJl'Ogramma minimo amministrativo che intende all'applicazione del socialismo municip,tle nei nostl'i Comnni ò cosi chiara che non sono nccess,tric illustrazioni di sorta, ed esso non dovrebbe essere proprio di alcnn partito, ma.di tutte le persone di buon senso e che t"Lmano l,t giustizia. L'abolizione di tutte le spese di lusso, l'ag 0iudicazionc dei ht\'Ol'i pubblici alle cooperati ve di htvol'O, l'istituzione delle Camcl'c di lavoro, 1,t trasformazione cicli,~ J_Jubblica lJCneficcnz,t, in lll0do cli rcndel'ia più risvondente alla dignità e ,dl,t solidarietà unrnn,t, l'esenzione dei redditi 111ini111lii.t giornata 1101·111,tldei otto 0l'e poi ht- \'Ontt0l'i di['endcnti d,tl Comune, il l'i]'oso do111cnic,de, sono p1·opostc cosi ['0C0 sonc1•sj 1·e, cosi poco i-i,·oluzion,u·ic, che si può stentMe a c1·ellc1·e che in- ,·ecc non siano incinse nc;,li stessi progrnm111i elci conscl'rnto1·i. E difatti chi si clcra ]tiù ,1,difendcrn le dot,~zioni tcat1·,tli e consilllili spese di lus~o, le aste p1·ivatc e tutte le ,dtrn forn1c di utonopolio che gcn~ralmc:lte hanno 11n'o1·igine int['llr,t e che J'oncstiL pubblica come l'utilitiL gcnernle ~i acco1·dano colla JJOlitica socialista nel combattel'e?

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