Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 1 - 15 luglio 1895

RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI 5 al suo Re e alla patria. Accusato di peculato Yenne sottoposto a processo. All' espiazione di una pena non si giunse e neppure alla condanna; ma egli privato di ogni carica,' ritirossi in campagna ed ivi terminò gli ultimi suoi giorni nell'oscurità. Qui la pieti ebbe ultima la parola ma senza offendere il senso morale. Bacone, il grande filosofo che la scienza e la storia sono costrette tuttora a ricordare con ammirazione, era accusa,to di un solo 1·eato ed in tempi meno civili e meno liberi dei nosti·i! ìVfa può ispi,·arc pietà chi ha avuto sempre il cuore chiuso alla pietà? Procediamo all'analisi dcli' ultima attenuante: « i danni morali, che possono venire dalla presenza di Crispi al potere vengono compensati dalla sua esperienza e sapienza, politic,t; chi potrebbe sostituirlo nel reggimento della nave dello Stato senza che questa desse nelle secche?» Tanto si osa giudica1·e d,ti M.acchiavelli lilliputtiani del nostro pa,ese; i quali dim'énticano che si potrebbe ammettere per buo11t, la ragione, se essi, proprio essi, non l'avessero sfatata mettendola innanzi in favore della inamovibilità dal potere prima per Depretis e dopo per Giolitti. E una nazione che spera in un solo uomo è perduta; un Parlamento, che si condanna all'i·nerzia e all'osse- !JUio verso un solo uomo distrugge l'essenza del regime rappresentativo e nega b. sua ragione di essere. ìVla la sua scomp«rsa dalla scen« del mondo è prossima per le inesorabili esigenze de lii, natum ; che «vverrà mcti qu«ndo t«le evento non sarà pi(1 un pericolo temuto, ma un fatto? li naufrngio non dovra mancare e il: finis ltaliae dovrnbbe scriversi come cpitallio solla tomln di chi fu ritenuto indispensabile ..... L'ironia sgretol« e ferisce gli uon11m e i paruu; non spiega gli aYrnnimcnti mentre di spiegazione h,t bisogno l'aberrnzione mornle di cui ci si«n10 int1·attenuti. Llt più gener«lc, la più ttl'(lit,t, b pii1 conq,rensiYa ,·enne tentata d,dl'on. Andrea Costa, sotto fol'lna di quintes:;enz« di dott1·ina urn1·xista applicat,t alla politica e ali« morale. Egli, infatti, trn gli urli della Camern, su poi· giù disse nelht seduttt del 23 giugno: « Fntncesco Crispi « e il gerente rcsponsalJile di una classe, egli rap- « present,t ht borghesia, bt quale difendendolo, di- « fende i propri interessi. » lllust1·ando cd accettando questa spiegazione un gio1·mde socialista ctll'indomani del YOto con cui si pl'Ctese - invano! - seppellire l,1 1p1istio.1e mora,ic soggiunge: « la corruzione della borghcsi,l e giunt,t « a t,dc che non le 1·cpugna il di ·potisn,o di un Grispi « 11011 solo, 11m che ne riconosce l,t necessità pCI' l'a- « gioni di smt esistenza.» Affcl'miamolo subito: 11uest,1 spiegazione ò monca cd inesatta; essa si 1'isc11tc del sistcn1atisrno di l'Cl'- tuni, che rn1·1·cbbe1·0 costringere gli 11omini a pensa1·e e .ttl ,lgil'C secondo l'arcl1etipo, che co1Tisponde al sistem,t e clic gli a1·yeni111enti di conseg11enz,t Yor1·ebbero rigichunente s,·olti i11 1111dato Ol'dine e con dati carnttcri. L,l 1·c,dtit e diYCl'sa; ne,5li ,tUriti socictli, nel conflitto fra gl'interossi e le passioni, coli' intervento, spesso eflìc«ce, dei caratteri anon1a.li si hanno 1·bultati Yct1·1e complessi, che sono ir'l'iclncibili ai previsti schematici di una dottrimt, di una scuola. Qnesta Ycrit,\ resa inconcnss« dalla sociologia. l'Cnde pl'ndenti snlle soluzioni probctbili dei più intricati problemi e sulle p1·e1·isioni del futuro prossimo e 1·cmoto ed ,,!lontana dalla intl-ansigenza e dal dognmtismo. Egli è co.;ì, che la spiegazione chtt,t d«ll'on. Costa e che fu ,tbbozzata nella p«ss,tta legislatlu·:t, !{Uttndo si rntò sull'inchiesta bancai·ia, chdl'on. P1·ampolini, renne testè dimostrnt« errone« da chi non può essere sospetto cli poc« tenerezza pel socialismo noli« SLnt fo1•m3,ortodoss« marxista. li Turati in un vigo1·oso e brillante articolo sulla Critica Sociale (L0 luglio 1895) con un solo dato di fatto ha ridotto alle sue gi11ste proporzioni la tesi sostenuta dal rnpp1·esentante per lmol,,: la Lomb«1·dia, egli ha detto, e la 1·egione d'Italia dove la bol'ghesin e il regime bo1·ghesc sono meglio e più sviluppati, secondo il tipo che dell'una e dell'altro, hanno dato il i\farx e l'Engels; ebbene, i deputati che rappresentano la Lombardi« ( e non solo legalmente ma realmente, perché la sincerità delle elezionima è magggiore in Lombardia che altroYe) con grnndissima prnv«lenza hanno votato contro !'on. Grispi e sono i suoi più convinti ed acel'l'imi oppositori. Hanno i lombardi tradito gl'interessi della, classe, che rappresent«no o sono essi in errore? \'celiamolo. Essi hanno agito bene nel senso della monde preY«lentc e dell'interesse della cl«ssc che rnppl'esentano. Invero c'è una mol'ale borghese clre rappresenta un progresso sulle mor«lità precedenti; r1uest,t mornle borghese de,·'essere l'ispettata dalla classe che l'ha prodotta, nel suo stesso internsse: h, smt i1Hpune violazione scà1·dina la ron1pctgine sociale, non se1·1·cche ad atri·cttarne lo sgretol,,mcnto, la. dissoluzione; costituisce l'al'll1a i,iù pe1·icolosa in m,tno agli aYvcrsari che YOgliono da1·c l'ltss,,lto ctll« fortezza della classe domimtnte. L,t corrnzionc trionfante tra la. bò1·ghesi,t, infatti oggi se1·1·c ,t fa1·l,t clisc1·cdita,1·edcti ,;oci.alisti che l'additano come ca.rogn« che ,tm111orba la societit e che u1·ge seppcrli1·e sotto uno strato spesso di c,dce impa.sta.t« coi pii1 potenti di:;infctt,tnti. li bisogno di l'ispcttare i,01· necessitit cli esistenza, ht morale impcra,nte in un da,to momento storico si e scnipre sentito; pc1·ciò giudic,tto alla, strngua della mo,·,dikt lH'eY,tlente Pompeo cm di tanto supc1·iol'e a, GesMe e .\h\lcshe1·bes al .\farchese cli .\lirnbcau. .\la i deputati e i giol'llalisti, che si dichiararono solidali con l'on. C1·ispi e gli fecero scudo dei loro Yoti coscientemente Ja,·ornno ali« ro,·in« dell,t prop1·ia cl,tssc? O forse, come taluni osservano, essi ,;0110 tutti suoi complici diretti? Glie ,t .\lontecito1·io e nell,t starnp,t e nclht lrnl'Ocrnzi,t e nel p,tese con1plici intere,; ·,tti ,·i siano, non i' dulJl,io; 111asi etT l ,tffel'll1<t11doche tutti dil'Ctla111ente co111plici e in!e1·essati si;u10 eolul'O che 1·olle1·u e ,·oglio110 mantenuto al p<,lCl'C l'u11. Grispi. ~u: tra i de1,utati e nel paese molti pursunal1t1entc i11cal'aci

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