Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 1 - 15 luglio 1895

12 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE :SOCIALI « messo in pratica dopo pagamento integrale del « valore artificialmente aggiunto al suolo. « Vi ha luogo a pensare, infine, che se il pos- « sesso prirnto clelle cose prodotte dal laYOro di- « viene più netto o pii1 sacro cli quel che sia al « presente, la terra abitata, che non può essere « prodotta,finirà per distinguersidalle altre cose « comeun oggettoche nonpotrebbeessereposse- « dutoa titolo privato. » (Sociologia, Voi. 3. pa- « gine 737, 738 e 741). Sin qui testualmente lo Spencer, che almeno sulla proprietà della terra annunziò delle idee, che sono .perfettamente identiche a quelle, che costituiscono il fondo della teoria del Georg-e. li quale fu ritenuto come un socialista, sebbene non ortodosso e nel senso rigido marxista. Questo socialismo incosciente dello Spencer del resto venne constatato da altri fuori d'Italia, tanto che il suo autore in una sua opera pii1 recente con minore Yiolenza di linguaggio e senza indignarsi sentì il bisogno di spiegarsi meglio su questo ritorno della propriet~l della terra alla comunità. Si può conchiuderne che l'illustre filosofo inglese si sia aneduto di essere andato troppo innanzi in certe affermazioni e su certe previsioni, e quando prese una più decisa attitudine contro il socialismo cercò di ritornare sui suoi passi. Queste contraddizioni non sono nuove nè isolate; chi non ricorda il caso cl i Schaflle, che dopo avere tanto contribuito in Germania alla diffusione del collettivismo colla sua popolarissima Quintessenza clel socialisino, tornò indieti-o a tutta macchina. quando si anide dello SYiluppo e della potenza acquistata dalla democrazia sociale? A dimostrare, infine, in quale misura e in quale senso attribuii allo Spenccr un ideale sociali,;ta mi pat'e oppoetuno ripl'odurre ancora oggi le conclusioni che trassi dai b1'ani del ~istcmatore della teo1·ia dc!Ja ernluzionc - che arnYo riprodotti nella lol'O integritil -che sono le seguenti:« Himane « così dimostrato relatirnmcnte alla futura or·ga- « nizzazione dello Stato e della famiglia che l'i- « deale e le JWeYisioni di Spenccr, pii1 che con- « ti-addil'C, collimano ed armonizzano con quelli dei « socialisti piL1an1.nzati e pii1 perseguitali, che YO- « gliono l'ana1·cliia e l'amoi·e libei·o. « In quanto alla p1·op1·ietà, nella ;;ocioiogia spcn- « cc1.·iana in,·oce di ti-OYat'Yisila condanna del col- « leltirismo, come con t1·oppa fretta e lcggel'ezrn « asseril'ono Siciliani, Fc1Ti e Boccar·do e ta11lialtl'i « dal'winiani cd cnJluzionisli, Yi si tr·onl la. sua « pcwfcLlagiuslificazione. E Spence1· accetta i Cl'i- « tc1·i eridcnlis:;imi dei socialisli nel giudica1·e .ml/e « m·igini della p1·op1·ielri p1·iwta del s110/(), .rn//c « 1·auio1ii che le legitti111ano, sn/le analogie e « sni p1·el·cdenli sto,·ici che anto1·i::;::,rlllOa u·ej< cle1·ee a spC)"(l/'C in tali trasfb1·111.a;:,ioni. « Queste ullin10 deduzioni di Spenco1· non sono « d'altronde che la conseguenza logica della teoria « della evoluzione; ed erano perciò facilmente pre_ « Yedibili. Se l'attuale forma di proprietà indir i- « duale dovesse essere l'ultima, la definitirn, il moto « della storia douebbe cessare, arrestarsi l' eYolu- « zione. Non sarebbe possibile che la crislallizazione « della presente società e la mummificazione del I' tL « manità. Ora piuttosto che l'una e l'altra cosa. « che riuscirebbero alla negazione della vita, eh' è « continua tra formazione, si deve indurre,. che « possano e debbano prernlere dei ricorsi - dato « che la proprietà primitirn sia stata collelliva « e Spence1· lo nega; - ricorsi apparenti, este- « 1·iori e con un contenuto sostanziale profonda- « mente diverso e differente. « Laonde tra lo Spencer e i socialisti più spinti « non vi sarebbero differenze essenziali nelle aspi- « razioni. I secondi non s'ingannerebbero che sul « tem,po necessario per vederle attuate. Ma da « un altro canto, se i problemi non vengon posti « e discussi, si possono forse risolvere quando che «sia? « Non Yi ha neppure differenza sostanziale ti-a « l'uno e gli altri, in quanto al m,ezzo per 1'ag- « giungere i dati fini; ed è ciò che si vedrà nel « seguente ed ultimo capitolo. (Evoluzione e ri- « voluzione). « A che, dunque, gli anatemi scagliati in nome « cli Spencer e eletta teoria eletta evolitzione « contro i socialisti? « Perchè parlare di a1·caismo, di atavismo di « 1·egresso ver-so la barbarie a proposito dei pr·o- « grammi e dell'ideale del socialismo? :'-lemmeno oggi mi pento di arnre scritto tutlo ciò nel 1884, poichè quei mie~ modesti apprezzamenti credo che conlribuit'Ono un poco a condul"l·e Enrico Fe1-ri verso la Yia di Dama~co del socialismo; ed oggi non me lo troYo pit1 contraddittore ma compagno nel propugnare le teorie, che ad enlrambi proctmrno gli asp1'i rimp1'0Ycri di El'IJct·lo Spencer. D1•. NAPOLEONE COLAJANNIILPROBLEMA AGRARIO INITALIA(!) 1. Nel ml. I., fase. I., p. IO degli .Alti della Giunta per l'J11cbiesl11 agraria ( 2) si legge : « E poich<'.:tra gli :ippunti dei pessjmisti e'<'.a:nche quello che il nostro paese non produce abbastanza grano per alimentare l:1 propria popo!azione, ma <'.c: ostretto ad importarne, gioverà qui fare u·n'osservazione, a scanso d'equivoci. L'ideale della (1) Dobbia1110 alla cortesia dell'editore Rc1110 Sa11dro11di Palermo questo scritto ddl'cgrcgio Pro!: \'irgilii che costituisce la Introduzione ad un suo libro di prossima pubbliGtzionc su : li Problema agncolo e l',i•z,veuir~sociale. (2) Roma, tip. del Senato, 1881.

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