Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 1 - 15 luglio 1895

RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI 11 collimano con quelle dei secondi come si può rilevare dalla sua Statica sociale, da alcuni dei suoi Saggi e dal 2° e 3° volume della Sociologia (traduzione francese). I tre problemi sono quelli dello Stato della fam,iglia e della p1·op1·ieta. Into1·no allo Stato le teorie dello Spencer augu1·ano e intravvedono un momento in cui sarà. abolito ogni potere ereditario e che sarà. completa la indipendenza clell' individuo. « Invece di una uniformità artificiale, secondo un modello artificiale, l'umanità ci presenterà, come la natura, una rass.omiglianza gen"erale e variata da differenze infinitesimali. » Non mancai cli osservare piit volte - ad esempio a p. 330 e a p. 335 - che in quanto alla quistione politica lo Spencer più che socialista mostrava una spiccata tendenza anarchica. Relativamente alla famiglia egli constatava la tendenza alla disintegrazione della medesima, poichè la società va sostituendosi alla famiglia nelle sue funzioni. C' è la tendenza alla diminuzione dei legami di parentela per essere sostituiti da legami sociali. Il divorzio, soggiungeva, prevarrà. « e mentre oggi il legame della legge è ritenuto il pii1 importante, verrà giorno in cui si terrà in poco conto e verrà sqstituito dal legame dell'amore. L'altruismo prevarrà e spariranno le dissenzioni domestiche.» Importanza maggiore, e veramente decisiva, ha la sua opinione sul passato e sull'avvenire della proprie la. Anzitutto lo Spencer stabilisce - e ciò mi serviva di risposta a coloro che combattevano il socialismo come un regresso vei·so forme arcaiche di organizzazione sociale - essere falsa la credenza cl i coloro che dicono che la pi·oprieta individuale era sconosciuta tra gli uomini primitivi. La propi·ietà pi·i-vata no11 vi era che mal delimitata. (Sociologie, Voi. 3, p. 717 e 718). ll ·uolo, però, era proprietà comune, ed egli pensava che fosse divenuto proprietà privata coi mezzi, che rnngono additati dai socialisti. «L'induzione e Ja « deduzione concorrendo a dimostrare che in prin- « cipio Ja proprieta del sitolo è una p1·op1·ietà co- « mune, si deve dimandare come questa proprietà « ha potuto divenire individuale. La {ona sotto « una forma o sotto un 'altra è stata la sola causa « capace di obbligare i memb1·i di una ~ociefa a <' cedere il loro diritto al godimento in comune « ciel territorio, che essi abitano.» (p. 728). Pensano diversamente i socialisti sull·origine della proprietà Pri rata del .:uolo? In quanto al futuro, continuava lo Spencer « a « pt"ima vista sembra che si possa conchiudere, che « la proprietà privata as~oluta del suolo deliba es- « se1·e lo stato definitivo che l'industrialismo è de- « stinato a realizzare. Intanto quantunque l' indu- « strialismo abbia arnto fin qui pei· effetto d'incli- « vidualizzare il possesso del suolo, nello stesso « tempo che individualizzare ogni altro possesso, si « puo contestare che sia 1·aggiunto al presente « lo stato clefi.nitivo. La proprietà creata dalla « forza non riposa sulla stessa base che la p1·0- « prietà creata dal contratto; e quantunque la mol- « tiplicazione delle compre e delle vendite assimili « i due generi di proprietà trattandoli nello stesso « modo, si può negare in definitivo l'assimilazione. « Si 1·iconoscevanoclei diritti cli proprietà sugli « esseri umani ecl oggi non si riconoscono più. « Infatti i prigionieri di guerra presi per forza e e conservati come una proprietà - proprietà poco « netta senza dubbio - i11 principio erano nella fa- « miglia presso a poco sullo stes~o piede degli altri « membri della famiglia, e son passati pil'.1tardi in « modo pii'1 reciso allo stato di proprietà, quando « l'uso di comprarli e di venderli è divenuto ge- « nerale. Alcuni secoli or sono si potè credere, « che il principio della proprietà. dell'uomo sul- « l'uomo era in via di stabilirsi definitivamente. Ciò « nondimeno, in un' epoca più avanzata ciel suo « corso, la civilizzazione, rovesciando questa pr·oce- « dura, ha distrutto la proprietà dell'uomo sul- « l'uomo. Similmente in un'epoca ancora più « avan::sata, potra avvenfre che la p1•op1·ieta « privata clel suolo sconipaia. Allo stesso modo « che la libertà p1·imitiva dell' individuo, che esi- « steva prima che la guerra istiuisse le regole coe1·- « citive e la schiavitù individuale, si trova restau- « rata a misura che il militarismo decresce; pari- « menti si può credere che la proprietà primitiva « ciel suolo nella società , che lo sviluppo delle isti- « tuzioni coercitive ha fatto passa1·e in gran pa1·te « o in totalità allo stato cli propriefa p1·ivata, si « ristabilirà co11 un nuovo sviluppo dell'industria- « lismo. Il regime del contratto al gio1·no cl' oggi è « si avanzato che non si riconosce più alcun cli- « ritto di proprietà sugli oggetti mobili che in con- « seguenza a scambi di servizi o di prodotti dopo « accordi o in seguito a dono eia parte di persone « che li hanno acquistati in queste condizioni; « questo regime pita estenclei·si ancoi·a in modo « che non si possa 1·iconosce1·ela proprietà dei « prodotti ciel suolo che in consegiten:;a di ac- « comoclamenti stabiliti pe1· gl' individui come « locatari e la società come propi·ietar-ia. Anche « ai nm,t1,i giorni, i11 Inghilterra, Ja propriet,i pri- « Yata ciel suolo non è assoluta. In diritto i pro- « 1wietarì non sono che censuari diretti o indiretti « della Co,·ona (ciò che oggi niol dirn dello Stato « o in altri te,·mini della societci) e la società 1·i- « p1·ende di tempo in tempo posses~o del suolo, « p1·erio pagamento di una conreniente indenniUt. « For·~e an-e1·r,i, che il di1·itto della societit .·ulla « ten·a tacitamente r-iconosciuto in que;::fa teo1·ia I « dalla legg·e, sar~1 rico1iosci11to apertamente e

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